sabato 30 agosto 2014

ALL'APPELLO MANCAVANO I SINDACATI: ECCOLI!!!!!

SCOPERTA MAXI TRUFFA dei sindacati all’INPS!!!!Usano anche i morti......RUBATI 2 milioni di euro

sindacati
Ebbene si,i sindacati,coloro che dovrebbero tutelarci,truffano l’Italia e gli italiani! Attraverso dichiarazioni di redditi di defunti hanno sottratto 2mln all’INPS.
Ci sono 20.992 fantasmi che hanno inviato all’Inps – debitamente firmato – il riassunto della propria condizione reddituale e patrimoniale. Sono 20.922 fantasmi perché tutti erano deceduti da tempo. Eppure dalle pratiche arrivate all’Inps sono risultati tutti improvvisamente risuscitati, hanno fatto due conti in casa e si sono recati al proprio Caf del sindacato di fiducia per firmare le dichiarazioni Ise e Isee. Per ognuno di quei moduli falsi il Caaf del sindacato di turno ha ricevuto un rimborso statale che oscillava fra 10 e 16,50 euro.
È accaduto in Campania, Calabria e Sicilia. Per un po’ tutto è passato in cavalleria. Poi gli 007 dell’istituto di previdenza pubblica guidato da Antonio Mastrapasqua si sono accorti che qualcosa non quadrava. E hanno scoperto che non c’erano solo i 20.992 morti resuscitati giusto per fare quadrare i bilanci dei sindacati truffando l’Inps. I falsi dei Caaf sindacali erano decine di migliaia di più, dai morti viventi agli indigenti che cambiavano reddito (e quindi dovevano fare una nuova dichiarazione Isee) sette volte in un mese, a quelli che cambiavano residenza venti volte in un anno, trasferendosi dalla Campania alla Sicilia o alla Calabria e viceversa, a quelli che presentavano la stessa dichiarazione lo stesso giorno in due regioni diverse. Una maxi truffa, che ha costretto gli ispettori dell’Inps a rivolgersi alla procura della Repubblica di Roma presentando regolare denuncia. Lo rivela Stefano Livadiotti sul numero dell’Espresso in edicola oggi. Anche Libero è riuscito a trovare in procura le carte dello scandalo che sta facendo tremare le organizzazioni sindacali nel Mezzogiorno di Italia. Perché – chi più, chi meno – nella truffa sono coinvolti praticamente tutte le sigle dei centri di assistenza fiscale italiani: da quelle dei sindacati tradizionali come Uil, Cgil, Cisl, Ugl e Confsal, alle varie federazioni dei pensionati, a quelle artigianali, dal mondo social comunista a quello cattolico.
I falsi più rilevanti sono stati commessi dal Caaf Acai dipendenti e pensionati srl (13.705). L’Acai è l’associazione cristiana artigiani italiani, che costituì nel 1998 il suo centro di assistenza fiscale. L’altro campione di falsi è invece il Caaf dipendenti e pensionati Usppidap srl, e qui in imbarazzo finisce anche il sistema politico. Perché il Caaf Usppidap nasce nel 2001dalla fusione delle federazioni pensionati Fe.n.p.i. e F.n.ua., ex Usppi Pensionati e Agricoltura e il protagonista di quella fusione fu il sindacalista che aveva guidato come segretario generale entrambe le federazioni: Vincenzo Iovine. Dal 2009 fa l’europarlamentare, dopo essere stato candidato da Antonio Di Pietro nell’Italia dei Valori. Una volta ottenuto il seggio Iovine però ha cambiato bandiera, ed è passato armi e bagagli nell’Api di Francesco Rutelli. Ora la clamorosa truffa del Caaf da lui fondato all’Inps rischia di creare nuovo imbarazzo politico. 
Lo scandalo della maxi truffa sindacale all’Inps secondo i magistrati che hanno iniziato le loro indagini potrebbe essere di proporzioni ancora più ampie rispetto a quanto finora emerso. Gli ispettori dell’istituto si sono messi a controllare le dichiarazioni Ise e Isee (che servono ai cittadini per ottenere prestazioni sociali di vario tipo) in solo tre regioni, perché da lì erano emerse singole irregolarità. È  vero che in Campania, Sicilia e Calabria i Caaf dei sindacati presentano il 42% delle dichiarazioni Isee compilate in Italia, ma non è affatto escluso che  la truffa sia presente in altre regioni. Perché ad avere i vantaggi è soprattutto il Caaf, più che il cittadino associato alla dichiarazione reddituale e patrimoniale. Questo è lampante nel caso delle dichiarazioni dei 20.992 morti viventi, ma anche nelle altre tipologie irregolari, perché il cittadino più di una prestazione sociale non può ottenere. Mentre il Caaf ingrassa i propri bilanci con dichiarazioni multiple e false, che riescano a passare i controlli informatici dell’Inps (che prendono subito dichiarazioni multiple con lo stesso importo, ma non quelle false dello stesso soggetto per importi diversi). Solo con le dichiarazioni multiple false il Caaf Acai ha truffato all’Inps 215 mila euro, quello dell’europarlamentare dipietrista passato con Rutelli 136 mila euro, quello Ugl 133 mila euro, quello della Uil 117 mila euro, quello della Cisl 64 mila euro. I Caaf Cgil hanno truffato 27 mila euro in Campania, 26 mila in Sicilia e più di 8 mila euro in Calabria. Le false denunce ipotizzate solo a questa voce avrebbero causato all’Inps un danno di oltre 2 milioni di euro.
ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO..........L'Italia dei Ridolini

                                                                                                            Max

mercoledì 20 agosto 2014

ANCORA INTERVENTI BELLICI......."LA FARSA DEI BUONISTI"


                                                                       

Dare armi ai curdi è un'operazione militare, parliamone senza ipocrisia


Le decisioni che l'Europa e l'Italia stanno maturando in queste ore contengono un passaggio tremendamente nuovo e definitorio: dare armi ai curdi significa infatti oggi rientrare appieno, sia pur indirettamente per ora, nel conflitto iracheno e mediorientale in generale. Spero che le nostre classi dirigenti vorranno parlarcene senza veli.
Nell'attesa, provo a elencare le ragioni per cui inviare armi ai curdi è di fatto una operazione con vaste implicazioni militari.
Partiamo intanto dall'intervento umanitario, che è la principale ragione addotta, e da cosa significa la difesa degli uomini, donne e bambini sotto attacco dell'Isis. Formare un "corridoio umanitario", se è questo che si vuole fare, implica il dispiegamento di uomini armati, e disposti a usare le armi, per aprire un varco sicuro. Nel caso specifico, trattandosi di territorio montano, il corridoio implica evacuazione via elicotteri (come detto pochi giorni fa dall'incaricato Onu), che a sua volta implica una copertura aerea, cioè eventuale bombardamenti d'appoggio. Chi farà cosa? Saranno i peshmerga da soli a difendere le persone in fuga, e noi forniremo loro cosa? Armi di che tipo, copertura aerea, advisor come già fanno gli Americani?
La ragione per cui, nonostante siano spesso evocati, di corridoi umanitari se ne fanno pochi, è esattamente questa: aprirli significa mettere in atto un'azione militare, che spesso poi nella storia recente è diventata la preparazione per un impegno di truppe permanente in una determinata area, dal momento che la "sicurezza" non si ottiene con un solo intervento. Occorrerà dunque essere ben precisi su modi e tempi e le forze di queste operazioni.
In Iraq, tuttavia, nel particolare momento della eterna guerra in corso, le armi ai curdi sono già state inviate, insieme a un centinaio di "advisor" militari, dagli Stati Uniti, e lo scopo di questi aiuti si è già dimostrato ben più strategico del doveroso aiuto umanitario ai cristiani. I curdi sono, come ben si sa, una parte rilevante dell'equilibrio Iracheno e non solo, dal momento che la loro presenza si estende a fascia su quattro stati, Iraq, Iran, Siria, Turchia.
Hanno petrolio, una identità e una rivendicazione nazionale, ed hanno la peculiarità geopolitica di costituire un elemento "terzo" nella contesa che sta stangolando il Medioriente tra Sunniti e Sciiti.
Aiutarli e' stato negli ultimi anni un utile modo per mantenere l'equilibrio interno al governo dell'Iraq. Senza mai aiutarli troppo, però perché una eventuale loro crescita militare è sempre stata osteggiata dai paesi in cui si trovano. In particolare, non aiutare troppo i curdi a crescere militarmente è sempre stata "noblesse oblige", specie da parte degli Usa, nei confronti dell'utilissimo alleato turco.
L'espansione dell'IS ha aperto tuttavia un nuovo capitolo in tutta la regione.
Il successo del Califfato ha fatto saltare in Iraq il governo sciita di Bagdad, e in Siria ha svelato l'alto prezzo che gli Usa e l'Europa hanno pagato accettando nei fatti che fosse il radicalismo islamico a condurre per noi la battaglia contro Assad. La Turchia, nel frattempo, con la deriva autoritaria del Presidente Erdogan, è diventata un alleato non più così accettabile, né più così efficiente.
Insomma, il successo delle forze radicali dello Stato Islamico ha svelato tutta la fragilità e il pericolo del sistema di alleanze che gli Usa, e l'Europa al seguito, hanno costruito in luogo.
La carta curda era così sul tavolo della Casa Bianca da tempo. La persecuzione dei Cristiani è stata la buona occasione per calarla, ma le ragioni sono tutte di natura militare.
Armare i curdi è una scelta facile, certo più facile che sostenere sciiti o sunniti, in Iraq. Armarli significa rafforzare un esercito pro occidentale, una sorta di armata nostra ma senza i nostri, con cui intervenire nel disastroso panorama locale. Una classica "war by proxy", uno scontro delegato a terzi che combattono per nostro conto. E l'arrivo degli advisor americani in Kurdistan ha riproposto infatti idee, immagini e tattiche di molti conflitti dell'ultimo mezzo secolo, dal Vietnam, al Centro America, all'Afghanistan.
I cristiani, come molte altre popolazioni, sono una piccola, anche se dolorosissima, drammatica, pedina di questo grande gioco.
Aiutarli è assolutamente necessario, ma qualunque cosa noi faremo per loro, e per i curdi, ci fa sbarcare dentro l'inferno mediorientale.
Penso che questa verità sia ben chiara a tutti - altrimenti non mi spiegherei la drammatica evocazione di una terza guerra mondiale da parte del Papa, la improvvisa e rilevante visita del Premier nel cuore del conflitto, a Bagdad e in Kurdistan; o la decisione dei leader europei che molto raramente hanno prima deciso invio di "armi" a gruppi in zone di Guerra.
Ma ci diranno tutti loro questa verità? Intervenire in Medio Oriente (e sulla Russia, e in Libia, dove operiamo già con nostre operazioni "segrete") è più che mai urgente, e forse l'azione militare, in una forma o l'altra, non è più rimandabile.
Ma sicuramente non rimandabile è un chiarimento con le nostre opinioni pubbliche sulle conseguenze delle decisioni che la classe dirigente sta prendendo.

                                                                                                                                    Max

                                                                                 

domenica 3 agosto 2014

NUOVO PACCO ITALIANO IN ARRIVO !!!!! SVEGLIAMOCI

                                               


DOPOLAVORO
Quando entravi in una qualunque stazione ferroviaria, trovavi un circolo ricreativo con una targa in bella vista: “Dopolavoro ferroviario”.
I ferrovieri e le loro famiglie organizzavano attività sportive, culturali, ricreative, e la sede del dopolavoro contribuiva a rendere capillare la rete di conoscenze e socializzazioni tra i ferrovieri.
Poi sono sorti in ogni posto di lavoro i circoli aziendali del dopolavoro.......troppo bello, si poteva persino fare la spesa e pagare a rate.
Oggi invece il Senato della Repubblica ha approvato un importante riforma delle proprie funzioni: il “Dopolavoro di Sindaci e Consiglieri Regionali”.
I nuovi Senatori della Repubblica italiana infatti, saranno scelti tra Sindaci e Consiglieri Regionali.
Saranno privati della rappresentatività elettiva perché, come in un talk show, saranno nominati; saranno privati del potere di esprimere la fiducia al Governo; sarà decapitato il loro potere legislativo se non per materie da amministrazione di condominio, ma in compenso godranno delle stesse tutele dei Deputati della Camera.
I Sindaci nominati Senatori, dopo aver amministrato le loro città, nel tempo libero potranno organizzare delle interessanti ramificazioni, più o meno clientelari, tra il Governo centrale e le realtà locali.
Il Dopolavoro ferroviario organizzava delle indimenticabili “Befane” per i bambini dei ferrovieri.
Il Dopolavoro dei Sindaci non sarà da meno e sicuramente ci riserverà dei fantastici “pacchi”........ma siamo abituati e ora come ora accettiamo tutto nessuna reazione.
Vabbe' tiriamo a campare



                                                                                  Max