RICEVIAMO
E PUBBLICHIAMO
SCISSIONE
UNICA SOLUZIONE, MANCA SOLO UFFICIALITA' DI UN FATTO GIA' COMPIUTO.
HO UN SOGNO NEL CUORE...
Buongiorno
direttore
sono
Luca Ronchi, gestore della pagina Facebook
httpswww.facebook.com/Liberaldemocraticicon Renzi/notifications/.
“Per un nuovo partito di Matteo Renzi”, idea nata per caso una
mattina di aprile che sta riscuotento tantissime adesioni
giornaliere.
Sono
sempre stato “renziano” fin dalla comparsa di Matteo sulla scena
politica nazionale, vedendo in lui quell’idea liberale democratica
eruopeista che mancava in Italia dopo le prove generali fatte da
Berlusconi, miseramente fallite. Ho visto in lui
quell’intraprendenza, grinta politica, convinzione di poter
cambiare le cose senza più guardare in faccia a nessuno o rendere
conto ai corpi intermedi, burocrati, funzionari e lobby che per anni
hanno ingessato il nostro paese. Conosciamo tutti gli eventi politici
degli ultimi 4 anni, culminati con la bocciatura folle del
referendum, per antipatia nei confronti di Matteo Renzi. Cioè,
capito? Un Referendum fondamentale per la nostra Repubblica, bocciato
per antipatia. Solo noi riusciamo a farci del male così.
Probabilmente, se avessimo lasciato fare la campagna referendaria a
Checco Zaolne, oggi avremmo un’Italia diversa a livello
istituzionale.
In
40 anni di politica, dove è cambiato poco o nulla, mi sono sempre
chiesto se fossero tutti degli incompetenti quelli che ci hanno
governato, o fosse invece un problema di istituzioni, di macchina
statale, dove ci sono mille teste che vogliono comandare, enti da cui
passare e una burocrazia elefantiaca con lobby e corpi intermedi che
hanno condannato il paese all’immobilismo. La risposta è di facile
intuizione.
Renzi
l’aveva capito, ma fin dall’inizio più che il fuoco dei nemici,
è stato quello amico ad impallinarlo, fino a portarlo alla pesante
sconfitta del 4 marzo. Colpe di RENZI? Si, una ce l’ha: quella di
aver tenuto in vita certi dirigenti di partito cattocomunisti senza
dargli il colpo di grazia quando poteva farlo, dandogli la
possibilità di curarsi le ferite e di attaccarlo in massa,
remandogli contro sia in occasione del referendum del 4 dicembre che
alle elezioni del 4 marzo. Pace, errori di gioventù.
E’
da anni che nel PD ci sono correnti tribali cariche d’odio che
vogliono far passare come dibattito interno democratico, ma che sono
a tutti gli effetti scontri e tatticismi al fine di conquistare la
guida del partito e il comando sulla composizione delle liste
elettorali. Chi volete prendere in giro? C’è un comun denominatore
che unisce il PD: far fuori Renzi senza che lui se ne accorga, perchè
gli servono i suoi voti per tenere a galla il Titanic PD. Un Renzi
portatore d’acqua, ma che non incida più sulla linea del partito,
innocuo, dincendo che “Il renzismo è finito, ma Renzi è una
risorsa”. Il perfetto politichese di chi vorrebbe
dire:”Preferiamo un una mucca in corridoio piuttosto che Renzi, ma
ci porti voti”. Ormai tutti i big del partito gli sono contro e
altri, sono in attesa di vedere l’evoluzione degli eventi, senza
fare nomi… Delrio, Orfini, Richetti, Rosato etc etc
E’
chiaro che la scissione tanto paventata, è un dato di fatto da anni,
serve solo renderla ufficiale. Dopo la prima scissione fatta da LeU,
ne serve una seconda di assestamento come avviene nei terremoti.
Il
giorno dopo tornerebbe il sereno, ognuno per la sua strada: Renzi con
un suo partito snello, compatto, con nuove sezioni, elettori, ridando
animo al ceto medio spazzato via dalla crisi economica globale,
partendo umilmente dai comuni, per radicarci sul territorio in vista
delle europee e le comunali del 2019. Mentre dall’altra il PD che
potrà tornare con LeU con l’obiettivo di andare a riprendere i
fuoriusciti della sinistra radicale, andati verso il M5S e con il
sogno mai sopito di ritornare a parlare con il M5S, facendo saltare
il duopolio Di Maio-Salvini corteggiando Fico.
Avremmo
due partiti che poi potrebbero coalizzarsi come lo sono la Lega e FI
Italia nel centrodestra, ma le conte finalmente non si faranno più
al nazareno o nei caminetti, ma nelle urne.
E’
sotto gli occhi di tutti che nel PD non possono più coesistere due
visioni politiche nettamente contrapposte, non si può più andare
avanti a suonare sul Titanic uno spartito ormai anacronistico e
sfinente, in attesa di affogare tutti. Solo con una scissione
consensuale, si potranno risolvere in un lampo tutte le
lotte intestine diventate ormai intollerabili, perchè
continuare a dire che bisogna restare uniti per poi dividersi pure
sul colore delle sedie, è una grande presa in giro che la gente ha
capito da tempo e ha giù girato le spalle al PD. Personalmente non
ho mai votato il partito democratico, nemmeno alle elezioni del 4
marzo, perché 2 giorni prima, avevo saputo di giochi molto sporchi
alle spalle di Matteo Renzi e non volevo essere complice del
“Renzicidio” politico.
Renzi
finalmente sembra di averlo capito, da tempo nei suoi interventi
Facebook non nomina più il PD e da bergamasco, ho un
sogno nel cuore fin dal 4 marzo. Creare un nostro movimento liberale
democratico che richiami tutti i liberali del ceto medio moderato
sotto lo stesso tetto e battere con un nostro candidato sindaco,
Giorgio Gori, quello che senza Renzi, oggi starebbe ancora
organizzando la 383938 edizione del Grande Fratello. Gori è un altro
personaggio che è passato sul carro Martina come quasi tutto il PD
orobico. Non c’è problema, sarà come giocare fuori casa, ma
proprio per questo la sfida sarà ancora più emozionante e
stimolante fino all’ultimo giorno.
Renzi
sbaglia ad aver paura dei sondaggi che lo danno al minimo storico del
consenso, perché io, ho segnali diversi, un sacco di piccoli e medi
imprenditori, liberi professionisti, partite Iva, commercianti che
ogni giorno mi dicono:”Siamo delusi da FI e dall’estremismo della
Lega, se Renzi si stacca dal Pd lo votiamo subito”. Ecco, caro
Matteo, devi rivolgerti a un altro elettorato, portarti dietro i tuoi
sostenitori della sinistra liberale e andare a parlare a tutti quelli
che ti stanno aspettando nel centro destra moderato liberale.
Sogno
un partito che avvia una vera rivoluzione liberale, culturale,
istituzionale, rimettendo al centro il federalismo riposto nel
cassetto da tutti, rispolverare la tesi di Ginafranco Miglio che
parlava di Stati Uniti federali d’Europa, in un paese nettamente
spaccato in due a livello politico, con domande diverse tra nord e
sud, servono due risposte diverse, senza fare un mischiotto con
redditi di vacanza e Flat Tax ingiuste.
Giusto
e doveroso abbassare le tasse, riformare la giustizia, semplificare
veramente la burocrazia e la macchina statale, dando piena libertà a
quelle piccole e medie imprese che creano lavoro vero, non con
l’assistenzialismo. E poi lotta durissima alla corruzione e alla
criminalità organizzata che ci porta via ogni anno almeno il 4% del
PIL nazionale. Pensate dove saremmo solo con una rivoluzione
culturale che eliminasse la corruzione che imperversa nel paese a
tutti i i livelli. Pensate quanto potremmo guadagnarci solo con il
turismo e la cultura oggi in mano alla criminalità
Sono
convinto che Renzi sia l’unico leader ancora in grado di dare una
risposta alternativa a quella della Lega e M5S che non mi sono mai
permesso di attaccare ne tanto meno di insultare, come fa il PD,
perché le loro sconfitte non devono essere le nostre vittorie, ci
vuole un cambio culturale anche in queste cose, la nostra forza delle
idee contro gli insulti, la nostra tranquillità contro l’agitarsi
di chi non sa dove appigliarsi.
Bisogna
saper ascoltare, leggere, analizzare, mettersi sempre nei panni degli
altri per giudicare a 360° le cose e solo in seguito presentare
delle proposte alternative credibili, perché la verità
ti rende libero! Nella speranza in tutto ciò che sia dia un
cambiamento radicale anche a livello comunicativo, perché saper
vendere zerbini come tappeti persiani è un’abilità enorme di chi
ha vinto le elezioni, ma non è un delitto “urlare” la verità.
Renzi
anche in questo, è avanti anni luce al reverendo Martina o al
maggiordomo Gentiloni, per non parlare dell’incesto che vogliono
fare di Calenda e Zingaretti. Serve una linea unica, compatta, un
leader che ascolti la sua base, si confronti con una segreteria
fedele e compatta, ma poi una volta scelta la linea, è quella e
tutti si devono allineare. Punto! I partiti collegiali sono destinati
a esplodere dopo 3 giorni.
Oltre
a Renzi, ho trovato scandaloso il trattamento riservato all’onorevole
Maria Elena Boschi, persona che hanno massacrato per una cosa di poco
conto rispetto a quello commesso da altri politicanti.
Ritengo l’ex ministra delle riforme, una persona molto intelligente
e competente e spero potrà far parte insieme a Gozi, Faraone,
Marattin, Ascani, Morani, e altri dirigenti che rischiano
di saltare con il nuovo corso del PD, alla nascita del nuovo
movimento.
Non
c’è più tempo da perdere, la Leopolda “Prova del 9”, dovrà
solo ufficializzare la nascita del nuovo movimento, ma fin da dopo
Ferragosto, bisogna cominciare a girare comune per comune,
organizzare convegni per divulgare la nostra visione politica,
formando nuove sezioni, coinvolgendo nuovi potenziali
elettori perché nel PD, moltissimi ex renziani, sono passati a
martina, unico pbergamasco che conosco senza attributi, Calenda
o Zingaretti
Invito
Matteo Renzi di non fare l’errore di voler restare nel PD pensando
di riprendersi in mano il partito tramite un segretario ombra, oppure
sfruttare il partito per candidarsi alle europee. Gli dico fin da ora
che tutti i “renziani”, sono disposti a seguirlo solo in caso di
un nuovo partito con lui segretario, in caso contrario, mi
spiace dirlo, ma dovrò guardarmi altrove e come me, la stragrande
maggioranza di suoi sostenitori. NOI CON IL PD ABBIAMO CHIUSO DA
MESI!
Caro
direttore, ne approfitto per lanciare un appello a Matteo: vorrei
poter incontrarlo di persona per portargli direttamente la nostra
voce, i nostri sogni, le nostre proposte. Non ascolti solo chi lo
insulta, chi gli rema contro, chi lo vuole tenere nel PD per portare
i secchi d’acqua al loro mulino. Abbandoniamo una vecchia casa
ammuffita, per andare in una nuova, magari più piccola, ma moderna,
con aria nuova, idee nuove, gente nuova, con l’ambizione di
ampliarla negli anni.
Noi
siamo pronti a scrivere una nuova storia della politica italiana, con
Renzi o anche da soli, oppure dobbiamo aspettare che arrivi una
figura nuova?
Concludendo,
nei prossimi mesi, ci saranno alte guerre nel PD sulla composizione
delle liste e soprattutto sula scelta della casa europea in cui
stare. Il PD vuole restare nel PSE, mentre Renzi con Gozi, trattano
con Macron per un En Marche europeista. Caro Matteo, vogliamo
andarcene da questa gabbia di affamati di poltrone che si sono
coalizzati contro la Boschi prima e Renzi ora.
GRAZIE
DIRETTORE, UNA NUOVA ITALIA CON MATTEO RENZI!
#SCISSIONEUNICASOLUZIONE #ADDIOPD
Luca
Ronchi Bergamo
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dott.
LUCA RONCHI scrive correttamente, istruito intelligente con
soddisfazione ammiro la sua voglia di cambiamento per un futuro
migliore, la politica fa per Lei.......per Renzi.....per i
fedelissimi.......ma per favore nel rispetto della
decenza........FINISCA questo pietoso insegnamento liturgico per
l'uomo del Messia.......basta.....troppo pedulanti....!!!!
Max