domenica 20 dicembre 2020

FAR FINTA DI ESSERE DI SINISTRA.........

                                                   

A un amico mio vero il maledetto Covid ha fatto lo sgambetto, senza però per fortuna fargli danni seri. Lui, che già ce l’aveva coi “negazionisti” ora se la prende giustamente con loro e con “i minimizzatori”, che, sostiene a ragione, “sono (comunque) tutti di destra”. Tutti, dice, e come dargli torto? “novelli beoti suprematisti della salute. ”.

Poiché da un po’ non me la passo bene – niente di grave, ma scrivere così, tanto per farlo non è terapeutico e lui non se lo merita – m’è venuto di buttar giù comunque queste due parole, senza preoccuparmi troppo della forma e della rispondenza tra testo e commento. Perdonate perciò se scivolo un po’ sul “personale” e me ne vengo fuori con un commento che non si aspetta i like, ed è più che altro un parlare a me stesso, fingendo di non sapere che qualcuno sta a sentire.
C’è stato un tempo in cui ho creduto davvero che “essere di sinistra” significasse automaticamente stare dalla parte della povera gente. Ho imparato a mie spese che non è così. Per molti, quando la sinistra contava e spartiva potere, significava carriera. Non mancavano poi quelli che erano “di sinistra” perché questo significava essere nel filo di una corrente che ti faceva sembrare una persona ricca di grandi valori. Non costava nulla ed era gratificante. In ogni caso non era una cambiale firmata e al momento giusto potevi sempre fare una piroetta e passare dall’altra parte.
Oggi, che la sinistra non c’è più, molti si dicono di sinistra per sembrare coerenti e irriducibili. Sono quelli che ti fanno l’analisi del sangue e puoi stare sicuro, loro ce l’hanno sempre più rosso del tuo. È facile, ancora una volta non costa nulla e spesso poi, nella vita quotidiana, si comportano come e peggio dei fascisti.
Ciò detto, compagni, tutti potranno dire di me peste e corna e potrebbero avere ragione. Errori ne ho fatti tanti e – salute permettendo – ancora ne farò. Posso dire, però, che non ho mai sbagliato sapendo di sbagliare; quando mi hanno dimostrato che stavo facendo una cazzata, ho ringraziato e mi sono scusato.
Io “sono di sinistra” e ho sempre dato quello che avevo senza chiedere nulla per me.

                                                                           Max

domenica 11 ottobre 2020

MOVIMENTO5STELLE.......NON VI HO MAI CREDUTO!!

                                                                        


Credo non sia fantapolitica pensare che fin quando è nato il M5S è sempre stato l'espressione di una destra, più destra della sinistra. Questo nonostante tutti i medi e gli opinionisti ci abbiano raccontato che il movimento dei vaffa altro non era che un agglomerato di sinistra pentito che con la barzelletta del post-ideologico voleva entrare nel palazzo per scardinare il potere politico e consorterie varie. In sostanza negli anni attuavano sotto sotto una sottile strategia che era quella di confondere le idee. Altro che la fronda delusa all'interno del movimento; la sceneggiata era ed è da copione. Il temporeggiare con il PD sul Mes, i decreti sicurezza e compagnia bella.....il movimento, pardon, il partito sovranista dei Cinquestelle, altro non è che una destra che piano piano sta tornando a casa. Gli Stati generali e tutto il resto sono solo fumo negli occhi per chi assiste allo spettacolo. E ho il sospetto, anzi la certezza , che il furbetto Alessandro Di Battista stia facendo il compare delle tre carte. Altro che il PICCONATORE!!!! personalmente non mi sei mai piaciuto, anzi dal giorno che hai pure detto che avevi votato PD, peggio ancora.


                                                                                       Max

lunedì 31 agosto 2020

CHE FINE.........DALLE PIAZZE ALLE OSTERIE

                                                           


                                         


NON NASCONDO DI ESSERE DELUSO AL MASSIMO......QUESTA SINISTRA MASOCHISTA  HA VERAMENTE LASCIATO LA GENTE, LE REALTA' QUOTIDIANE, IL POPOLO I LAVORATORI I PENSIONATI ....OGNUNO CON IL PROPRIO GIARDINO DA CURARE SENZA NEPPURE IL GAROFANO ......IL NOSTRO VECCHIO AMATO FIORE PREFERITO.....ORA QUESTI PERSONAGGETTI SONO SEMPRE ALLA RICERCA DI NUOVI NOMIGNOLI PER IDENTIFICARSI....DEMOCRATICI PROGRESSISTI LIBERI RIFONDATI....,SEMPRE QUESTE BANALITA' INFANTILI..........LENINISTI, TROTSKISTI, STALINISTI, BOLIVARISTI DI CHAVEZ, BARBUDOS DI FIDEL............ECC ECC IN QUESTO PAESE ABBIAMO PIU' PARTITI COMUNISTI CHE IN TUTTA L'EUROPA.

AVEVAMO UN LIBERALE CATTO-CATTO FINTO RIVOLUZIONARIO FIORENTINO CHE ERA LA MENTE DI TUTTO, EPPURE LO ABBIAMO PERSO PERCHE' INCOMPRESO....TRA POCO RIENTRERA' ......... IL SUO ALLEATO DIETRO LE QUINTE,  IL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA BONACCINI POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO SEGRETARIO DEI DEMOCRATICI. 

A VENEZIA INVECE C'E' PAOLO BARETTA.....VECCHIA SCUOLA CATTOLICA....... SOTTOSEGRETARIO ECC ECC................SOSTENUTO, SI FA PER DIRE, DA TUTTO IL PD E DA ALCUNE LISTE "SOCCORSO STAMPELLA"......L'UOMO CHE PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE  "GRANDI NAVI SI"........MA CON IL POPOLO DELLA SINISTRA MEGLIO NON CONFRONTARCI......MEGLIO UNA CICCHETTATA CON I RIFORMISTI.

SONO DA PARECCHI ANNI CHE SONO DI MODA GAZEBO E VOLANTINI AL MERCATO.......E' DI MODA INVIARE BIBLICI MESSAGGI ALLE FAMIGLIE......FOTO OVUNQUE,  PROGRAMMI OVUNQUE.....GADGET.......MA PERBACCO  LE PIAZZE RIMANGONO VUOTE... I COMIZI NON ESISTONO PIU'.....MEGLIO  UN APERITIVO, OVVIAMENTE SPRITZ APEROL UN CICCHETTO.......4 PREPARATISSIME  DOMANDE, SOLITE PRESENTAZIONI DEI CANDIDATI.........E POI????

OGGI BRUGNARO HA DETTO SPAVALDAMENTE CHE NON HA RICEVUTO DENUNCE DA PARTE DI NESSUNO, NESSUNA CRITICA.....QUALCHE BECERA E FINTA ACCUSA MA NIENTE PIU'.......MA I SUDDITI GALOPPINI LAVORANO ININTERROTTAMENTE PERCHE' DEVONO FINIRE IL GRANDISSIMO LAVORO CHE HA FATTO BRUGNARO IN QUESTI 5 ANNI.

BRUGNARO............CHE NON SOPPORTO NEMMENO COME PRESIDENTE DELLA REYER "COSTANTINO REYER, FAMIGLIA TEDESCOFONA, NATO A TRIESTE CI HA LASCIATO LA SOCIETA' A VENEZIA........MESTRE NON ESISTEVA.....TUTTO CAMPAGNA..... EPPURE LUI IL BOSS MIRANESE PADRON DI VENEZIA......PUO' DECIDERE DI CHIAMARLA REYER VENEZIA MESTRE......ECCHECAVOLI  MARGHERA NO????????????????

IL SINDACO BRUGNARO VA IN TV DALLA MESTRINA MARA VENIER A RACCONTARCI CHE LUI NON E' UN POLITICO MA E' CAPACE A FARE I SOLDI...........ASSIEME AL SIOR CIPRIANI (IO LO CHIAMO IL SIGNORE DEGLI ACQUISTI)....MA IN DIRETTA NON CI SPIEGA COME HA COSTRUITO IL SUO PATRIMONIO.......MA  GONDOLIERI, MOTOSCAFISTI, ORMEGGIATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, ESERCENTI, PROPRIETATI B&B ECC. ECC. SONO TUTTI PER IL "GRANDE PAPERON DE PAPERONI" LA CASSAFORTE DI VENEZIA.

                       BRUGNARO SANTO

MA ORA LA POLITICA  SI FA IN OSTERIA................CHE UNA PIAZZA UNA FESTA E RACCONTARCI COSA BRUGNARO HA FATTO IN QUESTI 5 ANNI.......E QUELLO CHE NON HA FATTO L'OPPOSIZIONE.

IO NON SO...........CONCLUDO CON IL MESSAGGIO DEL DIRETTORE DI LIBERO CERTO ALESSANDRO SALLUSTI...............I COMUNISTI NE HANNO FATTO DI TUTTI I COLORI.

EFFETTIVAMENTE HA RAGIONE.....NON SIAMO PER LA DEMOCRAZIA NOI CREDIAMO ANCORA ALLA "DITTATURA DEL PROLETARIATO".......OIBO' MI SONO SPUTTANATO.

VABBE' NON FARO' MAI CARRIERA........EHEHEHEHEHEH SORRIDO PER NON PIANGERE.


                                                                                                               MAX



martedì 30 giugno 2020

MATRIOSKA.........ITALIANA


                                           
     
Stupefatto di due cose abbastanza evidenti, cose che ho sempre pensato e che oggi trovano riscontro.
La prima riguarda il movimento 5 stelle....ebbe devo essere sincero agli inizi del Vaffanculo Day c'ero anch'io nella mia Venezia a far firmare la gente tra i gazebo e le tv di strada con i comizi del Beppe, ma poi qualcosa si è rotto.....un movimento è qualcosa di significativo.....non credo si possa coagulare tra idee di destra o idee di sinistra.....tra progressisti o conservatori.....questo affanno continuo del web.....no io credo che un movimento nasca su dei precisi obiettivi, pertanto idee di destra e di sinistra assieme, creano confusione....poi spuntano le realtà dei tempi ei giorni nostri.
Non dico altro.....ripeto questi assembramenti post covid19 non mi hanno mai convinto.....nel Partito Democratico succede la stessa cosa..... i risultati tutti li vedono... Renzi come Grillo vedono oltre.....
la seconda cosa che mi preoccupa è il nuovo movimento spirituale pro Berlusconi....oggi re Silvio diventa un martire calpestato dai rossi comunisti della magistratura....ora sono loro, gli stessi che non vogliono le intercettazioni, che trovano discorsetti che rendono il nostro grande Silvio un martire.
Silvio sa ….e sa che le immaginarie 4 sinistre non esistono.... perché lo sa che sono più' di 20 anni che la sinistra non esiste più' in questo paese.
Anche qui mi fermo, questa destra liberale mi fa ridere.....
percepisco una incoerenza spaventosa per questa attuale classe politica.....molto nostalgica, molto falsa cattolica, molto nostalgica di uno stravecchio passato fascista. Vabbè non essendo rappresentato in parlamento da nessuno me ne sto tranquillo con la mia vecchiaia.
Buone vacanze creduloni!!!!

                                                                        Max


martedì 26 maggio 2020

STUPIRSI NON SERVE, OCCORRE RIBELLARSI

SVEGLIA…...……..

polveri sottiliE’ terribile, atroce, però non ce ne siamo accorti. Stampa e Televisioni sguazzano nel letamaio della politica nazionale ed estera, tengono il campo le stupidaggini di Trump e l’avanspettacolo dei guitti nostrani, guidati da Renzi e Salvini e la notizia è nata e morta in un giorno: l’inverno del Covid è stato il più caldo mai registrato in Europa. Quasi tre gradi e mezzo «in più rispetto alla media del periodo di riferimento, il trentennio 1981-2010». Un valore che atterrisce e risulta peggiore anche se paragonato con l’anomalia  a livello globale, di 0,8  gradi.
Invano gli studiosi lanciano l’allarme: il rapporto tra pandemia e degrado ambientale è strettissimo e non a caso il «Crea», il «Center for research on energy and clean air», ha dimostrato che è bastato fermare per un solo mese il nostro infernale meccanismo produttivo, per ridurre del 40% il biossido di azoto presente nell’aria ed evitare 1.500 decessi in Italia e 11mila in tutta Europa.
Si è detto solo di sfuggita, ma le Università di Bologna e Bari e la SIMA, la «Società Italiana di Medicina Ambientale», studiando il rapporto tra diffusione del coronavirus  e polveri sottili, sono giunte alla conclusione, confermata dai fatti, che più queste sono presenti nell’aria, più aumenta il contagio.
Non si tratta di dichiarazioni avventate, perché, sottolineano i ricercatori, esiste «una solida letteratura scientifica che correla l’incidenza dei casi di infezione virale con le concentrazioni di particolato atmosferico (PM10 e PM2,5). È noto del resto che le polveri sottili funzionano da “carrier”, ovvero da vettore di trasporto, per molti contaminanti chimici e biologici, inclusi i virus». In Lombardia, per esempio, dove non a caso il contagio ha raggiunto picchi micidiali, l’inquinamento atmosferico crea condizioni ideali di umidità per cui i virus, dopo un processo di coagulazione, si «attaccano», a particelle solide o liquide, il «particolato», che rimangono sospese nell’aria per ore, giorni e persino settimane, e viaggiano in condizioni vitali anche per lunghe distanze. Ecco  spiegato l’elevato tasso di diffusione.
Sono condizioni già note, che hanno avuto un loro peso durate l’influenza aviaria nel 2010, nella diffusione del morbillo in numerose città cinesi nel 2013-14 e si sono ripetute durante la pandemia in corso come dimostra ampiamente il caso della Lombardia e più in generale della Pianura Padana, dove si è registrata la concentrazione dei maggiori focolai. Inutile girarci attorno. Gli studiosi ci dicono che la Pianura Padana soffoca, che il virus è più forte là dove più forti sono le ferite dell’uomo sull’ambiente, ma la politica, serva dei velenosi interessi di un branco di miliardari criminali, è ferma a guardare.
In Italia, ma il fenomeno è di portata mondiale, opposizioni e maggioranze, europeisti e sedicenti populisti si attaccano reciprocamente su questioni politiche marginali che – comunque affrontate – non serviranno a far fronte alla terribile minaccia che incombe sull’umanità. Nessuno dice che siamo a un bivio e non abbiamo scelte, e questo nei fatti è il nodo che stringe al collo il futuro del genere umano: o modifichiamo rapidamente il nostro modo di produzione, torniamo a programmare e investiamo la maggior parte delle nostre risorse per la salute e l’ambiente o non usciremo da questa pericolosa situazione.
Finora, divise su questioni, che non riguardano il futuro dei popoli, le rozze classi dirigenti che governano il mondo, viaggiano allegramente unite verso una condizione di non ritorno che potrebbe segnare la fine del genere umano.
Così stando le cose, più i giorni passano, più diventa evidente: stupirsi non serve, occorre ribellarsi.

                                                                                      Max

da Il Blog Di Giuseppe Aragno


venerdì 24 aprile 2020

25 APRILE 1945-2020......"GRAZIE"


non servono parole
la storia ci ha detto 
chi eravate
GRAZIE

                                                                                   Max

martedì 25 febbraio 2020

CIALTRONI DEL VIRUS E DELLA POLITICA..........


                                                                 
       
C’è una oggettiva difficoltà a mettere in relazione la Costituzione e la sua demolizione con il coronavirus.
Eppure un legame c’è.
Quando fu modificato il Titolo V della Costituzione, il Presidente del Consiglio era Giuliano Amato del PD.
Cercarono di giocare d’anticipo sul secessionismo minacciato dalla Lega e trasferirono alle regioni maggiori competenze, soprattutto sulla sanità.
Le politiche sanitarie diventarono il nuovo business, e alle regioni è bastato un attimo per affidarle al clero cattolico e privatizzarle.
La privatizzazione è stato il faro guida di tutte le regioni, con capofila la Lombardia, da sempre in mano alla Lega.
Ora che il coronavirus ha iniziato la sua fase espansiva in Italia, la regione maggiormente interessata è proprio la Lombardia e poiché da quelle parti, oltre agli affari sulla spalle di chi ha bisogno di cure, nella sanità non sanno fare altro, non sono stati minimamente capaci di politiche sanitarie.
Ora il Ministro Speranza, incapace anch’egli di prevenire, preso atto delle incompetenze, ha nominato un Commissario per chiudere la stalla dopo la fuga dei buoi.
Di fatto la Regione Lombardia è commissariata per l’incapacità di gestire una emergenza sanitaria.
La riforma del Titolo V della Costituzione fu solo l’anticipo della disgregazione, e rispetto al progetto di autonomia differenziata, in combinato disposto con la riduzione dei parlamentari, non avremo più nessuna sanità.
E’ la prima seria epidemia da decenni e con la sanità affidata alle regioni è di tutta evidenza che è sfuggita di mano.
Se nemmeno il coronavirus sarà in grado di indurre questi cialtroni a fare un passo indietro sulla autonomia differenziata, e se al referendum per fermare lo scempio non si voterà NO, sarà legittimo desiderare di prendere la residenza a Wuhan, almeno avremo la soddisfazione di vedere come si costruisce un ospedale in sei giorni. 

                                                                                         Max


                                       

giovedì 13 febbraio 2020

VOGLIO UNA GIORNATA DEDICATA ....."AL RICORDARSI TUTTO"


Tolleranza e intolleranti
Indifferenza
La questione, tornata prepotentemente di attualità con il moltiplicarsi delle azioni razziste contro ebrei, neri, diversi in genere, era già stata messa perfettamente a fuoco nel 1945 da Karl Popper nel suo “La società aperta e i suoi nemici”: «La tolleranza illimitata – scriveva – porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo la tolleranza illimitata anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo preparati a difendere una società tollerante dall’assalto dell’intollerante, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con loro».
E allora le domande successive sono spontanee e inevitabili: il sistema democratico può consentire che, al proprio interno, si sviluppi un attacco al sistema democratico? E se lo stato di diritto non consentisse ai propri nemici di esercitare la critica più radicale, resterebbe uno stato di diritto? Sembra quasi che la condanna a morte delle democrazie sia già scritta: o muoiono perché cancellate da un autoritarismo, o cessano di esistere in quanto subiscono una mutazione che le stravolge profondamente. Del resto, l’intolleranza contro gli intolleranti tende a censurare, la censura nasconde le ragioni altrui e, quindi, fa crescere l’intolleranza stessa e innesca un circolo vizioso molto difficile da interrompere e che troppo comodamente saremmo tentati di liquidare definendolo un paradosso.
Se, poi, alle considerazioni di Popper a guerra appena finita, aggiungiamo quella potente accelerazione impressa da internet e dall’assoluta mancanza, non soltanto di censura, ma addirittura di quel semplice controllo antitruffa non previsto dalle legislazioni attualmente in vigore nelle nazioni democratiche, ci si rende conto che la situazione sta diventando di una gravità terribile. La campagna d’odio portata avanti da Salvini è un esempio di come l’intolleranza può diventare efficace propaganda; l’alleanza più che possibile – a Udine è già realtà – tra Lega, Fratelli d’Italia e partiti che si rifanno esplicitamente al fascismo è già diventata terrificante realtà politica.
L’argomento è difficile e scivoloso, ma davanti all’incitamento all’odio e al fatto che questo sprone sta dando frutti sempre più frequenti, visibili e pericolosi, muoversi diventa un dovere e credo che sia possibile farlo senza abbassarsi agli infimi livelli di coloro che tracciano ancora croci uncinate, urlano vergognosi slogan fascisti, o si scagliano fisicamente contro coloro che magari sono anche italiani, ma hanno pelle, lingua, religione, abitudini di vario tipo diverse da quell’assurdo prototipo che esiste nella testa di coloro che emettono flatulenze intellettuali sul tipo di «Prima gli italiani», o i settentrionali, o altre sempre più piccole e comode parcellizzazioni.
Credo siano soprattutto due le strade da seguire, in special modo ora che i testimoni diretti sono quasi del tutto scomparsi e confondere la storia può apparire più semplice.
La prima via è quella di bandire e far bandire il sentimento di insensibilità, noncuranza, voglia di voltare il capo dall’altra parte davanti alle brutture che appaiono quotidianamente davanti ai nostri occhi. Non per nulla Liliana Segre ha voluto che fosse la terribile parola “INDIFFERENZA” a dominare, a caratteri enormi, il Binario 21, quello da cui partivano i treni piombati diretti verso i campi di sterminio, che è diventato il vero Memoriale della Shoah di Milano.
La seconda via è quella di ricordare che accanto ai diritti esistono anche i doveri che dai primi non sono separabili, perché soltanto da un loro equilibrio può nascere e poi continuare a esistere la convivenza civile che, al suo massimo grado, diventa democrazia. Nella nostra Costituzione, per esempio, l’articolo 21 recita: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi». È la legge, insomma, a essere chiamata ad armonizzare i diritti con quei doveri che sono stabiliti proprio per difendere i diritti; a difendere i principi di uguaglianza e di non discriminazione, anche attraverso la limitazione di alcune libertà, laddove il loro esercizio illimitato costituisca una minaccia per i diritti altrui e, quindi, per i valori democratici su cui lo Stato di diritto si fonda e per i cittadini che a quello Stato danno vita.
È questo lo strumento che può e deve spezzare quel circolo vizioso che, da possibile, purtroppo ci appare sempre più concreto. È questo, assieme alla diffusione della conoscenza e della cultura, il modo per agire attivamente in modo da prevenire il diffondersi dell’odio e dell’indifferenza, da annichilire vecchie e nuove forme di discriminazione.
Perché è questa la priorità di ogni sistema democratico. Altrimenti prende corpo l’ammonimento scritto da Primo Levi: «È accaduto una volta; dunque può ripetersi»

                                                                                          Max

martedì 7 gennaio 2020

ERA POST DEMOCRAZIE......

Siamo entrati nell'era delle post democrazie.
I flussi migratori incontrollati e inarrestabili, come lo sono sempre stati nella storia dell'umanità, stanno ridisegnando di nuovo la demografia europea, e non solo.
Nell'antica Roma imperiale, fatta eccezione per alcuni sparuti e isolati fautori della purezza della razza romana, non c'era nessun interesse a mantenere l'omogeneità etnica, perché la priorità era quella di rimpinguare le fila dell'esercito o di ripopolare regioni disabitate, e l'integrazione avveniva facilmente attraverso la carriera militare che consentiva anche l'estensione del prelievo fiscale.
Per molto tempo, ad onta anche di non poche corruzioni, la Roma imperiale riuscì a gestire l'immigrazione e l'integrazione.
Oggi non abbiamo eserciti che soffrono per la mancanza di soldati, né abbiamo lande desolate da ripopolare, ma abbiamo grandi organizzazioni criminali che gestiscono i flussi migratori senza competenza, senza progettualità, senza controllo dello Stato, ma avendo chiara la finalità dello sfruttamento umano con l'obiettivo del profitto.
Pochi e rari casi isolati di organizzazioni competenti, confermano che l'integrazione è possibile se pianificata, e i modelli di integrazione come Riace ne sono la materiale conferma.
Tuttavia ai Promotori della Purezza della Razza, in sintonia con i Fautori della Paura, serve la conflittualità che deriva dalla mancata integrazione, con il contorno di venti di guerra che spirano dai governi esportatori di democrazia.
Le nuove destre xenofobe non avrebbero di che nutrirsi se i flussi migratori fossero controllati.
Invece le destre avanzano, cavalcando nazionalismi e protezionismi, che se per un verso non offrono una idea di come potrà essere il futuro, per altro verso raccolgono consenso semplicemente rievocando il passato, che nella demenziale mitizzazione diventa finanche glorioso.
E così lo spazio della partecipazione democratica diventa secondario, la crisi della rappresentanza diventa già distacco tra elettori ed eletti, tra rappresentanti e rappresentati.
Il voto populista razzista diventa l'ultima occasione per un elettorato senza riferimenti, che non crede più alla democrazia e che accarezza l'idea dell'autoritarismo.
Trump è già l'emblema della post democrazia, un guerrafondaio demenziale privo di prospettive.
L'Europa, dal canto suo, sta dimostrando di cannibalizzare i propri principi fondanti per rifondarsi sulla loro negazione.
Siamo in bilico tra una conferma delle regole democratiche e un salto nel buio delle finte democrazie xenofobe e populiste che le destre europee propongono.
L'offerta politica istituzionale italiana è costituita soltanto dal variegato mondo delle destre, dal PD alla Lega, tralasciando il M5S ormai in fase di decomposizione.
È improrogabile la ricostruzione del tessuto sociale e il contrasto alle ingiustizie sociali, in chiave anticapitalista, anche attraverso la disobbedienza civile quale risposta obbligata di fronte alla progressiva criminalizzazione del legittimo dissenso.
Eclatante la detenzione di Nicoletta Dosio, storica attivista del movimento NoTav, ma anche coordinatrice nazionale di Potere al Popolo, e dunque esponente politica di un partito di opposizione.
Esponenti dell'opposizione vengono arrestati nella cattolica Italia come nell'islamica Turchia, confermando la retrocessione dei diritti rispetto alle stesse convenzioni europee sottoscritte da entrambe le nazioni.
Per rimanere sui binari della democrazia e respingere le spinte autoritarie non sarà sufficiente individuarle nelle trame corrotte delle destre parlamentari o nei movimenti anestetizzanti che incanalano verso la remissione.
Occorre uno scatto ulteriore, occorre impegnarsi senza delega, occorre avere consapevolezza delle proprie scelte, occorre non mentire a se stessi.




                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Max


domenica 5 gennaio 2020

SALVINI......."SERVO, OPPORTUNISTA E BUGIARDO

SOLEIMANI: A FUTURA MEMORIA

Qui accanto l'ignobile post con cui Matteo Salvini, sulla sua pagina facebook, alle ore 13:15, ha celebrato l'atto di terrorismo di stato con cui gli americani hanno ucciso Soleimani, una delle prominenti figure della Repubblica islamica dell'Iran.

Condividiamo quanto scritto in proposito dal nostro Fabio Frati:
«Salvini, il servo dei sionisti e della Nato, il "sovranista in ginocchio", si
genuflette e appaude i suoi padroni assassini... Non curante delle conseguenze drammatiche che un omicidio del genere potrà innescare.
Siamo nel solco del peggior servilismo italico, straccione e cialtrone...a cui purtroppo altre figure di italici servi e traditori ci hanno abituato».

  da Sollevazione blog                                                                                           Max