Le leggi del capitalismo sono sempre le stesse!!!
Le leggi del capitalismo sono sempre le stesse, come anche l’antidoto.Il capitalismo sfrenato cambia continuamente volto,oggi non si presenta più con ferocia e rivoluzioni sanguinarie,guerre fratricide, ma si mimetizza in ogni stato,fino a diventare invisibile quando diventa legislatore usuraio delle risorse di ogni paese con leggi confuse,nascoste e non poco eque per le nuove generazioni e per le persone impossibilitate a capire questi labirinti tecnici.Chiamiamolo debito pubblico,spread,speculazione finanziaria,ma cambia poco.Le manovre economiche sono l’arma degli stati per depredare i popoli, lo strumento per arricchire banchieri e finanzieri anonimi... Se penso a questa riforma del lavoro e a quanto ci avevano visto bene i nostri padri costituenti quando stilarono la Costituzione.Infatti da persone intelligenti sapevano ciò che le classi dirigenti avrebbero potuto fare contro i lavoratori e tutti i cittadini si adoperarono per difenderli dagli abusi che il potere esercita sui deboli.
Da persone oneste quali erano, posero al primo posto proprio il lavoro,onde impedire a chi sarebbe venuto dopo, di sottomettere la parte più debole della società. Ora arrivano i tecnici muniti di piccone per demolirla e favorire le caste a cui appartengono,in modo da riprendere il sopravvento.Sottomettere i lavoratori, ricattarli e impedirgli di accampare diritti è la legge infame dei potenti di ogni epoca, ma mai come oggi questa immoralità viene condivisa persino da chi dovrebbe combatterla come un capo di governo, che ha il DOVERE di essere imparziale.E’ una logica assassina quella di produrre il massimo spendendo il minimo! Chi se ne frega se i lavoratori con lo stipendio non sono in grado nemmeno di sfamarsi, chi se ne frega se vengono licenziati quando non stanno bene o sono avanti con gli anni, chi se ne fotte se dopo averli spremuti non sono più in grado di dare il massimo e si ammazzano o se i piccoli imprenditori chiudono. Che bella gente abbiamo messo a governarci!
Da persone oneste quali erano, posero al primo posto proprio il lavoro,onde impedire a chi sarebbe venuto dopo, di sottomettere la parte più debole della società. Ora arrivano i tecnici muniti di piccone per demolirla e favorire le caste a cui appartengono,in modo da riprendere il sopravvento.Sottomettere i lavoratori, ricattarli e impedirgli di accampare diritti è la legge infame dei potenti di ogni epoca, ma mai come oggi questa immoralità viene condivisa persino da chi dovrebbe combatterla come un capo di governo, che ha il DOVERE di essere imparziale.E’ una logica assassina quella di produrre il massimo spendendo il minimo! Chi se ne frega se i lavoratori con lo stipendio non sono in grado nemmeno di sfamarsi, chi se ne frega se vengono licenziati quando non stanno bene o sono avanti con gli anni, chi se ne fotte se dopo averli spremuti non sono più in grado di dare il massimo e si ammazzano o se i piccoli imprenditori chiudono. Che bella gente abbiamo messo a governarci!
Nessun commento:
Posta un commento