«Otto mesi di tasse, disoccupazione, di espropri fiscali dei patrimoni privati per tornare al punto di partenza con un Paese più in ginocchio di prima. In un'azienda privata un successo di questa natura porterebbe al defenestramento dell'amministratore con un calcio nel culo»., questo è il bilancio dell'operato del governo di 'Monti, flagello di Dio'.
«Rigor Montis è diventato presidente del Consiglio l'11 novembre del 2011, ufficialmente per salvare l'Italia dal fallimento. La 'mission' di Rigor Montis era la diminuzione dello spread, per questo ha introdotto l'Imu, alzato le tasse, tagliato la Sanità, la Giustizia, persino gli uffici postali di circa un migliaio, cancellato l'articolo 18. Lo spread non si è accorto di questo grande impegno e oggi è salito a quota 480 insieme al declassamento dei titoli pubblici a Baa2 da A3, a due soli passi dalla valutazione di titoli 'junk', spazzatura».
«La crisi non può essere risolta con il dogma della crescita. Ci stiamo impiccando. Tra un anno, con questa politica recessiva tutti gli indici economici saranno peggiorati, con l'unico risultato di aver impoverito ancora di più questa Nazione». «Nella discesa agli inferi, i Caronte, Berlusconi e Bersani, coloro che ci hanno traghettato nell'abisso di un enorme debito pubblico, ci danno lezioni e si propongono al governo nel 2013 come salvatori. Oltre al danno, anche la beffa. I cialtroni tornano sempre sul luogo del disastro. Gente giovane in Parlamento. Sarà un piacere vedere questi vecchi cialtroni della politica confrontarsi con le speranze di questo paese».
Svegliamoci e mandiamo a casa tutti
Max
Nessun commento:
Posta un commento