Non è la faccia quello che manca, senatrice Finocchiaro
Prosegue il sostanziale ostruzionismo del Pd contro la
riforma elettorale ed in difesa del Porcellum: una scelta sbagliata, di destra,
anti democratica, ostile alla Costituzione ma, pur sempre legittima, perché un
partito ha diritto a scegliere una posizione anche sbagliata o incoerente. La
dialettica democratica si basa su questo e, per quanto si possano combattere le
singole proposte è pur sempre indiscutibile il diritto di un partito di
difenderle. Dunque non staremo a far questione su questo, salvo sottolineare,
sul piano del giudizio politico, che si tratta, appunto di una posizione di
destra, antidemocratica e anti costituzionale. Quello che si sopporta di meno è
l’insincerità con cui si difendono quelle posizioni: se io mi batto per il
primato del partito sugli eletti dico chiaramente che l’elettore ha solo il
diritto di scegliere il partito ed è questo che nomina parlamentari che lo
rappresenteranno. E che si tratti di un solo candidato per circoscrizione
(uninominale) o di un listino più o meno ampio, non cambia nulla: il cittadino
sceglie il partito e non ha diritto a dir nulla sulla persona. Ne deriva che il
Parlamento sarà un parlamento di nominati come quelli dal 1994 in poi.
Il risultato sul piano della classe politica lo abbiamo visto: escort, portaborse, lenoni, burocrati, amici degli amici, leccapiedi, vecchi tromboni, parenti stretti, spie, faccendieri, passeggiatrici e passeggiatori politici. Come dire il meglio che la società civile di questo paese può offrire. Non è detto che il voto di preferenza possa fare di meglio (in fondo alcuni dei protagonisti degli scandali laziali e lombardi sono stati eletti con il voto di preferenza, anche se la maggioranza proviene dai listini bloccati) però quello che è certo è che questo è quello che produce la selezione attraverso le segreterie di partito.
Il risultato sul piano della classe politica lo abbiamo visto: escort, portaborse, lenoni, burocrati, amici degli amici, leccapiedi, vecchi tromboni, parenti stretti, spie, faccendieri, passeggiatrici e passeggiatori politici. Come dire il meglio che la società civile di questo paese può offrire. Non è detto che il voto di preferenza possa fare di meglio (in fondo alcuni dei protagonisti degli scandali laziali e lombardi sono stati eletti con il voto di preferenza, anche se la maggioranza proviene dai listini bloccati) però quello che è certo è che questo è quello che produce la selezione attraverso le segreterie di partito.
Ma il vertice è stato toccato dalla Finocchiaro
qualche giorno fa e si tratterebbe di un vertice di menzogna se non si trattasse
di un vertice di ridicolo: “La bozza di riforma elettorale varata dalla
Commissione, che reintroduce il voto di preferenza, pone le premesse per una
nuova ondata di questione morale”.
Avete capito? Noi siamo nel pieno di una
situazione che –mi scuserete il termine ma proprio ogni altro sarebbe
inefficace- è un merdaio mai visto, con assessori e parlamentari, di destra di
sinistra e di centro, eletti e nominati, locali e nazionali sprofondati nella
melma dei peggiori scandali e questa (udite, unite!) ci viene a dire che “si
possono mettere le premesse di una nuova questione morale”. Come se finora, con
i sistemi elettorali maggioritario-partitocratici avessero prodotto un
Parlamento pieno di rose e gigli di campo. Non è la faccia quello che manca
senatrice!
Purtroppo dobbiamo dire che i peggiori disastri
per la nostra democrazia, negli ultimi anni sono venuti dal tronco del vecchio
Pci poi Pds, Ds ora Ps: Prima il referendum golpista di Segni ed Occhetto, poi
le riforme del mercato di lavoro di Treu, poi la devastante riforma del titolo V
della Costituzione che è alla base degli attuali scandali nelle regioni (posso
vantarmi di aver votato contro nel referendum di ratifica svoltosi nel 2000),
l’ignobile e criminogena legge di “riforma” dei servizi segreti del 2007. Anche
i guasti alla costituzione voluti o indotti dalla destra, dalle “riforme” della
giustizia alla degenerazione del servizio televisivo hanno trovato la continua
complicità della “sinistra” del Pd che non ha mai neppure tentato di far
qualcosa diverso quando ha avuto la maggioranza per farlo e, peggio di tutto,
non ha mai tentato neppure di fare qualcosa di serio sul conflitto di
interessi.
Oggi completa l’opera difendendo con pratiche
ostruzionistiche anche quel capolavoro del centro destra che fu il Porcellum.
Questo partito rappresenta un pericolo per la democrazia nel nostro paese. Mi
sembra, in tutta onestà, di doverlo dire apertamente.
Credo di essere stato chiaro
Max