mercoledì 25 febbraio 2015

LE ESALTAZIONI E SPERANZE GIORNALIERE..........

Syriza 

                                              


con la politica non si cambia

Com'era prevedibile l'esaltazione per il successo di Syriza in Grecia, con il coro italico di peana per la vittoria elettorale, sembra già finita. Costretto dalle impellenti scadenze europee a scoprire le sue carte, Tsipras rivela una realtà molto diversa da quella annunciata in campagna elettorale. E se era stato relativamente facile, in nome della governabilità, far digerire al suo partito l'accordo con i nazionalisti di destra di Anel, ben più difficile appare ora convincere chi l'aveva sostenuto della bontà delle intenzioni esposte all'Europa. Cambiando nome alla nemica Troika, divenuta ora “Istituzioni internazionali”, ma di fatto riproponendo seppur con cambi l'odiato Memorandum – il pacchetto di riforme contro cui aveva impostato tutta la sua propaganda – il governo di Syriza ha aperto una pericolosa spaccatura interna sintetizzata perfettamente dalla parole di Manolis Glezos, il partigiano 92enne eurodeputato e figura iconica della sinistra greca: “Da parte mia mi scuso con il popolo greco perché ho partecipato a questa illusione. Prima che sia troppo tardi, dobbiamo reagire...”.
È evidente come ormai, all'interno della politica, nel momento in cui se ne accettano le regole e se ne condividono forme e sostanza, gli spazi di manovra siano ridottissimi e in fondo sia pressoché impossibile cambiare davvero. Se si sta dentro le istituzioni non c'è possibilità di reale soddisfazione dei bisogni della gente. Neppure per Syriza.
Difficile trovare una vera entità politica.......in Italia la sinistra continua con la sua megalomania del masochismo e chi a questo punto possiamo dire tranquillamente di aver perso il contatto con la gente.
A 60 anni continuero' a credere in un futuro migliore.


                                                                                                                                                             Max

Nessun commento:

Posta un commento