Da Mr. Wolf ad
Al Capone: il Gangsta pantheon dei verdiniani
Erano “Quella sporca dozzina”,
come nel film di Robert Aldrich. Adesso i verdiniani, al Senato, sono diventati
quattordici, anche di più secondo quel che dice in giro Denis Verdini. E
potrebbero essere necessari per l’approvazione della legge di stabilità. La
minoranza del Pd li vive come “impresentabili”, e dice: “Mai con loro”. Loro
invece, i senatori del gruppo Ala (Alleanza liberalpopolare-Autonomie), si
aggirano per il Transatlantico di Palazzo Madama con movenze e l’aria di chi sa
di poter avere un certo peso: “Saremo decisivi”.
E così si sentono, quasi
spadroneggianti. Come i loro riferimenti culturali-cinematografi, che tirano
fuori nei momenti più impensabili. Film soprattutto americani, tutti pistole e
malavita, roba da uomini veri: una sorta di gangster-pantheon.
Ad
esempio, Denis Verdini, che è stato ascoltato per oltre sei ore durante il
processo sulla P3 ha sintetizzato così qual era il suo ruolo in Forza Italia:
“Mi occupavo dell'organizzazione del partito. Io sono un facilitatore, risolvo
i problemi come Wolf. Sono un uomo rapido”. Mr Wolf è colui che nel film Pulp Fiction di Quentin Tarantino consigliò come
ripulire, in poco tempo e senza lasciare traccia, una macchina dai resti di un
cervello esploso. Celebri sono le sue frasi: “Ci vogliono 30 minuti...ce ne
metterò 10”. E poi ancora: “In garage avete una macchina con un cadavere a cui
manca la testa, portatemici...”. Dal thriller di Tarantino si passa
direttamente a “Gli intoccabili” con Robert De Niro.
Vincenzo D’Anna, nei giorni della riforma di Palazzo Madama, parlando del
presidente del Senato Pietro Grasso disse: “E’ tutto chiacchiere e distintivo”.
Frase che nel film Al Capone rivolge al poliziotto che lo sta arrestando, dopo
anni di incontrastato – e intoccabile - dominio nella malavita di Chicago.
“Pulp Fiction”, “Gli intoccabili”, c’è
pure “C’era una volta in America” diretto da Sergio Leone. Quest’ultimo film è
il preferito di Ignazio Abrignani, deputato verdiniano. Ambientato anche questo
nella malavita americana, in questo caso a New York, racconta di quattro
spietati sicari che cercano rabbiosamente David Aaronson detto “Noodles”,
gangster all'epoca del proibizionismo, dopo aver già assassinato Eve, la sua
donna.
E chissà se, proprio per acquisire un po’ di fascino dell’attore, Vincenzo D’Anna da quando è nato il gruppo del Senato si è messo a dieta e ha perso anche parecchi chili.
E chissà se, proprio per acquisire un po’ di fascino dell’attore, Vincenzo D’Anna da quando è nato il gruppo del Senato si è messo a dieta e ha perso anche parecchi chili.
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