lunedì 26 dicembre 2011

...RAZZISMO.......L'ULTIMA NOVITA' DELL'IGNORANZA DI ALCUNI ITALIANI

Senegalese denuncia aggressione razzista
“Negro bastardo, devono bruciarvi vivi”
Mouhamadou Diop, trasportatore per la Sda, racconta in un esposto in Procuradi essere stato picchiato nei magazzini dell'azienda di logistica. Pochi giorni prima era andato a Firenze a far visita alla famiglia di una delle vittime della strage di Firenze, in cui Gianluca Casseri uccise due venditori originari del Senegal
“Sei un negro bastardo. A Firenze hanno fatto bene. Dovevano ammazzarli tutti quanti”. E ancora: “Devono bruciarvi vivi”. Ma non siamo sulla homepage di Stormfront o di qualche altro sito neonazista, siamo nei magazzini della Sda di Buccinasco, periferia ovest di Milano. È il 16 dicembre, tre giorni dopo la strage in cui due cittadini senegalesi sono stati colpiti a morte dagli spari di Gianluca Casseri. Il bersaglio degli insulti è Mouhamadou Diop, nato in Senegal e residente in Italia da più di 25 anni. Lavora come padroncino in una cooperativa di trasporti, una delle tante a cui il gruppo controllato da Poste italiane ha affidato in appalto una serie di attività. È tornato in città dopo aver fatto visita alla famiglia di una delle vittime della strage e quella mattina, nonostante sia a pezzi, si reca nell’hub di Sda per cominciare il solito giro di consegne. “Stavo sistemando alcuni pacchi danneggiati con del nastro adesivo – racconta Diop – quando Marco C., l’incaricato di Sda al controllo merci, comincia a insultarmi intimandomi di non toccare lo scotch”. Frasi pesanti: “Non nominare il mio nome perché sei un negro bastardo. A Firenze dovevano ammazzarvi tutti quanti”. Per il momento l’aggressione rimane solo verbale. Diop si limita a dare del razzista al suo collega e continua il suo lavoro. Ma a quel punto interviene un altro uomo, Calogero, padroncino come lui: “Io sono più razzista di lui negro di merda. Io ti ammazzo”.

Troppo anche per Mouhamadou, ma subito dopo Calogero è sopra di lui. “Dopo avermi spinto, ha iniziato a colpirmi con dei pugni in faccia così violenti da farmi sbattere la testa per terra facendomi perdere i sensi”, racconta Diop nell’esposto presentato in procura dal suo legale. Nella sua ricostruzione, il tutto si svolge alla presenza di alcuni colleghi: “Ma nessuno ha mosso un dito per difendermi”. Fra loro c’è anche Andrea C., il capo di Diop: “È lui che mi dà le consegne”. Ma quando si riprende, Andrea si limita a rimproverarlo: “Mi ha detto che dovevo stare più attento. Che dovevo sapere che Calogero è un violento e comportarmi di conseguenza. È sconcertante"


 Alla decisione di chiamare l’ambulanza e denunciare l’accaduto, il principale cerca di dissuaderlo: “Mi ha chiesto di perdonarli, di non mandarli nei casini”. Il principale di Mouhamadou fornisce una versione molto diversa: “Erano giorni che non si presentava in magazzino e quella mattina è arrivato urlando che noi italiani siamo tutti dei razzisti”. Secondo Andrea C., nel “battibecco”, non c’è nessuno sfondo razziale: “Una scaramuccia fra colleghi. È volato al massimo uno schiaffo e io sono subito intervenuto per dividere i due”. Peccato che il referto del pronto soccorso attesti lesioni ben più gravi: “Presenza di ecchimosi e abrasione del volto e delle labbra (…). Policontusione, distorsione del rachide cervicale, collare cervicale”.

I medici gli prescrivono un tranquillante per dieci giorni e quindici di prognosi. Un po ’ troppo per uno schiaffone. Oltre ai danni fisici, ci sono anche quelli psicologici: “Io che vivo e lavoro da 26 anni in Italia speravo di sentire parole di solidarietà per il lutto che ha colpito la comunità senegalese italiana. Invece ho incontrato i pugni di Calogero che hanno ferito il mio corpo e l’odio razziale urlatomi contro che ha ferito la mia anima”. Passato lo choc per le percosse, Diop si fa coraggio e va a parlare della vicenda con il console del Senegal di stanza a Milano. Lui contatta l’avvocato Alfredo Zampogna che già l’anno prima aveva difeso un immigrato clandestino senegalese vittima di percosse. Dopo aver vinto la causa contro gli aggressori, il legale era riuscito a fargli concedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari su indicazione diretta del Presidente della Repubblica. “Abbiamo sporto denuncia presso la Procura di Milano per lesioni con l’aggravante dell’odio razziale – spiega Zampogna –. E poi ho mandato una lettera a Sda chiedendo che quando Diop tornerà al lavoro dopo la malattia, possa rientrare in un luogo nel quale siano ripristinate le condizioni di civiltà. Perché non è tollerabile che in Italia avvengano episodi di questo tipo”. Diop però non sa quello che potrà accadergli una volta che rientrerà al lavoro, anche perché allora la sua storia sarà già pubblica. Sa solo che deve continuare a lavorare, per pagare le rate del furgone che ha dovuto comprare per mantenere moglie e tre figli. “Chiedo solo di essere protetto e di non essere mai più vittima dell’odio razzista. Perché l’Italia è il mio paese ed è qui che i miei bambini stanno crescendo”.
Questa è l'ultima novità di questo assurdo paese

                                                                                                 Max

venerdì 23 dicembre 2011

SIAMO SULLA BUONA STRADA........

 Razzismo del mutuo, rate più alte ai neri. Condannata Bank of America


Sei nero o ispanico? Le rate del mutuo, negli Usa, le paghi più care. Prendere o lasciare. Il razzismo immobiliare negli Usa della crisi dei subprime costa a Bank of America una multa da 335 milioni di dollari, multa patteggiata e quindi definitiva e effettiva.
L’istituto, attraverso Countrywide financial, una società specializzata in mutui ipotecari e subprime di proprietà di Bank of America dal 2008, chiedeva per i mutui, a prescindere dalle reali garanzie bancarie, tassi più alti su basi razziali. Un affare che ha riguardato circa 200 mila clienti appartenenti alle minoranze etniche Usa.
Si tratta, in ogni caso, del risarcimento più alto mai ottenuto per situazioni di questo tipo. Spiega il Corriere della Sera che la società “avrebbe ingannato anche quei clienti di colore che si potevano permettere tranquillamente mutui tradizionali e tassi d’interesse più bassi persuadendoli a sottoscrivere prestiti subprime più costosi”. “Le vittime non avevano idea di essere state truffate – ha spiegato Thomas Perez, capo della divisione diritti civili del Dipartimento di Giustizia – Loro erano felici di aver ottenuto un prestito e aver realizzato il sogno americano. Si tratta di una discriminazione razziale portata a termine con il sorriso”.
Una cosa è certa, non abbiamo nulla da imparare dall'America, ma siamo sulla buona strada


                                                                                         Max

venerdì 16 dicembre 2011

DIGITALE????????QUALCOSA NON QUADRA

E' vergognoso: mentre noi dovremo salvare l'Italia con una manovra lacrime e sangue,Berlusconi e altri operatori si arricchiranno appropriandosi delle frequenze della tv digitale gratis! Sta a noi fermare questo scandalo e costringere il Ministro Passera ad agire ora.

Prima di lasciare il potere Berlusconi ha regalato le frequenze della tv digitale a Mediaset e alla Rai rubando miliardi di euro dalle casse dello stato! La protesta sta montando e in molti chiedono al Ministro Passera di cancellare questa misura oltraggiosa e di avviare subito un'asta pubblica.



Il nuovo Ministro è sensibile all'opinione pubblica - in molti dicono che ha mire da futuro Premier - e noi possiamo fare la differenza: convinciamolo a intervenire ora per difendere il pluralismo dei media e restituire così miliardi di euro alle casse dello stato.Clicca sotto per mandare il tuo messaggio e fai il passaparola:

http://www.avaaz.org/it/no_tv_gratis/?vl

Silvio Berlusconi ci ha lasciato con una delle misure più pericolose: ha garantito a Mediaset, la tv di sua proprietà, il quasi monopolio della tv commerciale, conconseguenze nefaste per il pluralismo dell'informazione per molti anni a venire. Invece di organizzare un'asta competitiva come ci ha chiesto l'Europa, il governo di Berlusconi ha regalato le frequenze della tv digitale attraverso un sistema a punti, chiamato beauty contest, che premia le aziende con più risorse... E Mediaset ha vinto!

Sky ha denunciato questo sistema e se ne è chiamata fuori, chiedendo al nuovo governo d'intervenire. Le tv locali stanno procedendo per vie legali e molti giornali e partiti politici stanno chiedendo al Ministro Passera, responsabile per le comunicazioni, di cancellare questa misura vergognosa e di organizzare un'asta pubblica che garantisca il pluralismo e la competizione includendo così tutte le tv. Le casse dello stato ci guadagnerebbero tantissimo: per la Gran Bretagna si stima un incasso di 24 miliardi di sterline l'anno, e noi potremmo arrivare fino a 16 miliardi di euro!

Il governo sta chiedendo agli italiani enormi sacrifici per superare questa crisi, e un'asta pubblica delle frequenze tv potrebbe risparmiare quelli più in difficoltà: dimostriamo al Ministro Passera che l'opinione pubblica esige equità e pluralismo. Manda ora il tuo messaggio e dillo a tutti!

http://www.avaaz.org/it/no_tv_gratis/?vl

La nostra comunità ha combattuto con tutte le sue forze contro le leggi e i bavagli liberticidi di Berlusconi. Ora che non è più al potere potremmo soffrire la sua eredità per molti anni a venire, con conseguenze pericolose per il mercato della tv e per il pluralismo e il nostro diritto a essere informati. Vinciamo anche questa battaglia e facciamo sì che la nostra democrazia abbia un sistema televisivo giusto ed equilibrato.

In poche e semplici parole..........qualcosa non quadra


                                                                                              Max

mercoledì 14 dicembre 2011

IL BUSINESS DEI ROSARI

Da Skutari, Albania, al Vaticano. Dal Vaticano all'entroterra di Rimini. A seguire la filiera dell'oggetto-simbolo della devozione cristiana si trovano, in tempi di globalizzazione e delocalizzazione, sorprese amare. Come, ad esempio, che donne albanesi imprigionate in casa dal codice Kanun guadagnano sette centesimi per assemblare una corona che nelle botteghe romane viene rivenduta a venti euro

Un mese di lavoro vale due polli per le albanesi prigioniere del kanun
L'antico codice d'onore dell'Albania del Nord costringe in casa le donne imparentate con un assassino. E qualcuno ne approfitta per appaltargli con paghe da fame la fabbricazione di rosari che poi vengono venduti nelle strade attorno al Vaticano a trecento volte quel miserabile compenso. Non c'è reato, solo molta vergogna per uno sfruttamento destinato a creare oggetti di devozione
Da 7 centesimi a 20 euro

I rincari di un rosario

Naturalmente va conteggiato anche il materiale, ma quel che salta all'occhio è la distanza tra il costo del lavoro in Albania e il prezzo al cliente nei negozi romani: qualcosa come trecento volte di più. Una sproporzione che dev'essere chiara anche a intermediari e venditori, se parlarne a un giornalista è così difficile
La fabbrichetta leader delle corone

"Vendiamo fino in Nuova Zelanda"

La fabbrichetta leader delle corone "Vendiamo fino in Nuova Zelanda" La Lauretana sta a Cusercoli, settanta chilometri da Rimini sull'Appennino emiliano. E' nel ramo dal dopoguerra, quando erano le donne di qui ad arrotondare facendo rosari in casa. Ma oggi, con la crisi e la delocalizzazione, produce anche in Cina, Albania, Ecuador, Romania. E non sempre è facile controllare gli intermediari...
"I prodotti italiani sono ancora i migliori

ma il problema è la concorrenza cinese"

"I prodotti italiani sono ancora i migliori ma il problema è la concorrenza cinese" Seguendo la traccia dei rosari fabbricati a Skutari si arriva al Vaticano. "Per te che sei italiano facciamo quindici euro, se fossi americano sarebbero venti". E il principale fornitore dello shop dei Musei Vaticani promette: "Abbiamo molti sub-fornitori, è possibile che ci siano casi di sfruttamento. Faremo verifiche e, se del caso, troncheremo i rapporti"
Mio dio che squallore.....ma troveranno senz'altro una giustificazione 


                                                                                                         Max

martedì 13 dicembre 2011

SPESE FOLLI E MISTERI DELLO STATO..........

E' ora, cari italiani, di farci qualche domanda. In realtà è da un secolo che è il momento giusto di interrogarci, ma ora come ora è assolutamente indispensabile, anche perché è facile quanto importante.
Il non eletto governo Monti usa la parola chiave "sacrifici" per descrivere il proprio programma. Essa si traduce in rinuncia, rassegnazione, miseria, iniquità... e possiamo ben dirlo senza dover essere considerati bestemmiatori. Esattto, la manovra è palesemente iniqua e pure menzognera: ci vengono a dire che non si può fare altrimenti, che non ci sono alternative, che dobbiamo "partecipare tutti alla sobrietà e al sacrificio". Sbagliato, sbagliato, schifosamente sbagliato!
Nessuno si azzardi a dire che questo è qualunquismo o rimpianto berlusconiano: non esiste il diritto di dire stronzate perché quando si parla di mandare tutti sul lastrico l'ignoranza è una colpa. Come tutti ben sanno - e nessuno può negare ciò - quando si affronta un grosso problema bisogna sì rinunciare a qualche lusso. Ma come tutti altrettanto sanno, il lusso è, per definizione, ciò di cui si può fare a meno. E poiché qualche ignorante - colui che ignora - dirà che in Italia non abbiamo lussi da tagliare, vediamo di smentirli.
Ecco un elenco di vero lusso:

1. spese militari pazzesche in previsione dal governo per decine e decine di miliardi da spendere in Caccia F-35, Eurofighter, elicotteri e navi da guerra, sommergibili, sistemi digitali per l'esercito... Abbiamo davvero bisogno di tutto ciò? Mistero dello Stato.
2. opere palesemente inutili come il ponte sullo Stretto e la TAV, che rubano allo Stato altri abbondanti miliardi per vedersi realizzate - forse forse - fra una decina d'anni minimo. Abbiamo davvero bisogno di tutto ciò? Mistero dello Stato.
3. I proverbiali sprechi della politica sono sotto gli occhi di tutti: i nostri parlamentari hanno davvero bisogno di tante auto blu quante quelle di tutti gli Stati Uniti? E di avere ogni tipologia di biglietti gratuiti? Abbiamo davvero bisogno di tutto ciò? Mistero dello Stato.
4. L'infinità di beni immobili del Vaticano regolarmente non tassati anche quando hanno evidenti fini commerciali... Abbiamo davvero bisogno di tutto ciò? MIstero dello Stato.
Solo tagliando buona parte - nemmeno il tutto - delle spese militari si otterrebbe una signora finanziaria. Se invece si prendessero provvedimenti su tutto l'elenco di veri lussi diverremmo all'istante lo Stato più virtuoso al mondo!
Michele Dotti, sul sito Disinformazione.it stima i risparmi di una contromanovra presentata da Ecologisti e Civici, affine a quanto sopra detto, in oltre 60 miliardi! Niente pensioni, niente Imu indiscriminata, niente di niente! Ma il motivo per cui a questa roba non pensano minimamente i signori governanti, non è poi un "mistero dello Stato"... dipende tutto dal fatto che nessuno li costringe.


                                                                                     Max

domenica 11 dicembre 2011

IN MEMORIA DI PAPA' SERGIO PARTIGIANO IN ISTRIA........

COMBATTIAMO IL REVISIONISMO: Il 10 febbraio “Il giorno del ricordo”, Istituito con la legge bipartisan n. 92 del 30 marzo 2004, da diversi anni è utilizzato per commemorare lʼ“eccidio di Italiani” che sarebbe avvenuto durante la Resistenza ad opera dei partigiani “slavo-comunisti” nella Venezia Giulia. Secondo la versione ufficiale, migliaia, decine (e qualcuno arriva pure a dire centinaia) di migliaia di persone sarebbero state gettate ancora vive in cavità carsiche (le foibe) e lasciate morire tra enormi atrocità per il solo fatto di essere italiane. Nel 2002 lʼallora presidente Ciampi disse che le foibe furono una “pulizia etnica”, nel 2007 lʼattuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in completa sintonia dichiarò “fu una barbarie basata su un disegno annessionistico slavo che assunse i sinistri connotati di una pulizia etnica”. In mancanza di seri e circostanziati documenti e ricerche storiche che dimostrino queste affermazioni sottolineo che Galliano Fogar, storico e segretario dellʼIstituto Regionale friulano per la Storia del Movimento diliberazione, ha affermato in più occasioni che nessuno storico serio “osa sostenere tale tesi”. Per non farsi sommergere da menzogne fasciste da un lato e interessate strumentalizzazioni politiche dallʼaltro, è opportuno chiarire alcune questioni inserendo la vicenda della Resistenza sul confine orientale nel suo esatto contesto storico, anziché estrapolarla dallo stesso per evidenti finalità revisioniste. Gli eventi in causa sono due: lʼinsurrezione popolare avvenuta in Istria subito dopo lʼ8 settembreʻ43 ed il governo partigiano di Trieste insediato nel maggio delʻ45 e durato 40 giorni. In questi due momenti, appunto, sarebbero state uccise migliaia di persone semplicemente colpevoli di essere italiane. Questa tesi è un puro e semplice FALSO STORICO VERGOGNOSO!!!
In Istria, nel periodo dellʼinsurrezione post 8 settembre, la popolazione inferocita si armò per eliminare ogni traccia del feroce regime di occupazione italiano e la sua “guerra contro lo slavismo” che si era posta  lʼobiettivo specifico di snazionalizzare, di attuare una “bonifica etnica” contro le centinaia di migliaia di sloveni e croati costretti dai trattati a vivere allʼinterno dei confini dello Stato italiano. 
Questo obiettivo venne perseguito sul piano culturale con la chiusura di scuole, associazioni, case editoriali, divieto di parlare pubblicamente in sloveno e croato, italianizzazione forzata di cognomi e nomi di località e su quello economico con la chiusura di cooperative di acquisto e vendita, casse rurali e artigianali, associazioni professionali,società di mutuo soccorso, espropriazioni forzate delle terre e colonizzazione italiana. Il tutto supportato da una feroce atrocità delle forze occupanti contro le popolazioni inermi e la resistenza: massacri, incendi di paesi, torture e detenzione in campi di concentramento, centinaia di oppositori sloveni mandati davanti al Tribunale Speciale fascista. Famosa la frase del generale italiano Robotti quando si lamentò della scarsa crudeltà dei suoi soldati scrivendo in un dispaccio: “si ammazza troppo poco”.  A partire dal maggio ʻ45, durante il mese di potere popolare vi furono circa 500 vittime, prodotto della più che legittima furia della popolazione oppressa (sia italiana che slava) contro un regime sanguinario.  A tal punto sono menzognere le tesi oggi sostenute su tutti i giornali e le TV che lʼ8/1/1949 un giornale locale di destra come “Trieste Sera” era costretto ad ammettere: “se consideriamo che lʼIstria era abitata da circa 500mila persone, delle quali oltre la metà di lingua italiana, i circa 500 uccisi ed infoibati non possono costituire un atto anti-italiano ma un atto prettamente anti-fascista. Se i partigiani rimasti padroni della situazione per oltre un mese avessero voluto uccidere chi era semplicemente “italiano”, in quel mese avrebbero potuto massacrare decine di migliaia di persone”. Chi commise un vero ed efferato massacro furono le SS assieme ai fascisti repubblichini di Salò quando nell'inverno delʻ43 ripresero il controllo della penisola istriana e massacrarono 13 mila persone. La maggioranza dei cadaveri (quelli sì!) venne gettata nelle foibe.Ancora più discutibile è la ricostruzione di quel che sarebbe successo presso le foibe della Venezia Giulia e dellʼIstria nel maggio ʼ45: scomparvero effettivamente 3-4 mila persone fra Gorizia, Trieste e Fiume, ma solo una piccola parte delle vittime finì nelle foibe. La grande maggioranza delle vittime, arrestate perché colpevoli, il più delle volte, di aver collaborato con il fascismo, morì nei campi dʼinternamento in cui venivano rinchiusi i prigionieri. Storiche non di regime come Claudia Cernigoi, Alessandra Kersevan parlano di un ordine di grandezza di alcune decine di infoibati collegati per lo più alle forze fasciste e di occupazione.  Le ricerche sulle famigerate foibe, nelle quali si sostiene siano state gettate migliaia di italiani,evidenziano che: nella foiba di Basovizza (che non è nemmeno una foiba ma il pozzo di una miniera), quando si è scavato alla ricerca di corpi, si sono trovati i resti di alcuni militari tedeschi risalenti probabilmente alla prima guerra mondiale e qualche carcassa di animale; nella foiba di Opicina (Monrupino) si trovarono solo alcuni corpi di soldati morti in battaglia gettati lì per evitare che le carcasse diffondessero epidemie; nella foiba di Fianona non si è mai trovato nulla e nella zona nessuno ha mai sentito parlare di corpi ivi gettati. Infine, si è pure parlato delle foibe di Fiume, paese nel quale però non esistono foibe! Lʼunica foiba in cui si rinvennero i cadaveri di 18 fucilati è lʼabisso Plutone. Prigionieri fascisti che vennero fucilati dalla cosiddetta banda Steffè, una banda composta in realtà da militari della X MAS che commettevano crimini facendosi passare per partigiani al fine di screditare questi ultimi agli occhi della popolazione. Altro che eccidio, altro che pulizia etnica.
La presenza italiana in Istria e Dalmazia è rimasta viva ed attiva da allora fino ad oggi: sotto la Yugoslavia ha goduto sempre di tutele(scuole, istituzioni culturali, bilinguismo ecc).  A parte chi si macchiò di gravi colpe, nessuno fu costretto con la forza a lasciare la propria casa. Anche gli accordi di pace stipulati tra Italia e Yugoslavia permettevano agli abitanti italiani delle zone divenute yugoslave di decidere quale cittadinanza scegliere. Per capire la colossale montatura nascosta dietro alla favola delle foibe basta sapere chi sono gli “eminentissimi” storici che sono stati fonte di questa propaganda. Nellʼordine: Luigi Papo, noto fascista sotto il regime e a capodella Milizia Montona, responsabile di eccidi e di rastrellamenti partigiani, la Yugoslavia ne chiede lʼestradizione per processarlo come criminale di guerra; Padre Flaminio Rocchi, fascista esponente dellʼAssociazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; Maria Pasquinelli collaboratrice della X MAS e dei servizi segreti della RSI;Marco Pirina, incriminato per il tentativo di golpe Borghese del 1970; Giorgio Rustia, militante di Forza Nuova; Ugo Fabbri associato al MSI. Il tutto coordinato dalla regia dellʼavvocato Augusto Sinagra, legale di Licio Gelli ed asserito iscritto alla loggia P2. Anche Graziano Udovisi, più volte intervistato con tutti gli onori dalla RAI, era  già stato condannato a tre anni di reclusione dalla giustizia italiana per “collaborazionismo con il tedesco invasore”: la sua pena venne attenuata in quanto scampato ad una famigerata foiba a Fianona.
Perché questa montatura?
Le ragioni sono due. La prima è ridimensionare enormemente le atrocità del nazifascismo e coprire in qualche modo i crimini compiuti dai fascisti nella risiera di San Sabba, ma anche nei campi di concentramento di Gonars in Friuli e Arbe-Rabin Dalmazia contro i partigiani e tutta la popolazione, in particolare quella slava. Celebrare i cosiddetti martiri delle foibe serve acontro bilanciare il 25 Aprile e ad equiparare partigiani e fascisti: chi lottava contro la tirannia e lʼoppressione e chi la voleva perpetrare al fianco dei nazisti. Anche in parlamento, nel 2008, venne depositata poi ritirata una proposta di legge, n° 1360/2008 "Istituzione dell'Ordine del Tricolore e adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra", con la quale si volevano equiparare i diritti dei Partigiani e quelli dei collaborazionisti della Repubblica di Salò. La seconda ragione è il tentativo di riscrivere la storia aduso e consumo della classe dominante: la resistenza partigiana comunista, e soprattutto quella slava, era cattiva e sanguinaria; il popolo insorto che si armava e chiedeva giustizia contro i collaborazionisti di un regime sanguinario è complice. Nella sostanza una pura propaganda contro la Resistenza e contro lʼinsurrezione popolare basata su ricostruzioni revisioniste interessatamente false, supportate da storici “da salotto” che non si preoccupano di verificare lʼautenticità delle fonti. Da una parte i fascisti che continuano ad infangare la Resistenza per equipararla alle milizie fasciste, dall'altra i riformisti, “i moderati”, che la celebrano unicamente come movimento di liberazione nazionale contro lʼinvasore straniero. Quello che entrambe le parti vogliono cancellare sono le
caratteristiche rivoluzionarie della guerra partigiana in Italia, quella di molte formazioni combattenti comuniste che, affiancate nella lotta dai lavoratori che insorgevano nelle città e nelle campagne contro oppressione e sfruttamento, volevano farla finita non solo con i nazifascisti. Combattevano per una società socialista, senza padroni, governata da organi di democrazia operaia e contadina. Lottavano per abbattere il capitalismo, che si era appena servito del fascismo, ma avrebbe trovato presto altri fedeli rappresentanti per tornare a sfruttarli e reprimerli se non fosse stato schiacciato.
IO COMUNQUE CREDERO' SEMPRE A MIO PADRE HO QUESTO SACROSANTO DIRITTO


                                                                                               Max

giovedì 8 dicembre 2011

LA VERGOGNA DELL'ICI...........

Voglio inserire il testo dell'articolo dell'Avvenire......poi ognuno di noi tratta le sue libere conclusioni:


"C’ è un fantasma che s’aggira per l’Italia. Il fantasma dell’Ici «non pagata» dalla Chiesa cattolica sulle attività a fini di lucro che si svolgono all’ombra dei campanili. Il fanta­sma che sarebbe figlio di un’ingiusta esenzione di legge.


       

I fantasmi non esistono, e questo in particola­re è una pura invenzione. Nessuna legge sta­bilisce un simile «privilegio». Le attività com­merciali svolte da enti e realtà riconducibili al­la Chiesa sono tenute a pagare l’Ici sugli im­mobili che le ospitano e tutte le altre imposte previste esattamente come ogni attività com­merciale. Gli immobili di proprietà di enti re­ligiosi dati in affitto sono assoggettati all’Ici e alle altre forme di tassazione come qualunque altro immobile dato in affitto. L’abbiamo scrit­to un’infinità di volte, e un’infinità di volte l’ab­biamo dimostrato con le nostre inchieste gior­nalistiche: citando la norma, illustrando casi, fornendo dati, pubblicando i bollettini dei pa­gamenti di presunti evasori indicati (con cla­more e nessuna verifica) su altri mass media... Un’infinità di volte abbiamo spiegato che se qualcuno cercasse di non pagare il dovuto su attività a fini di lucro riconducibili alla Chiesa, violerebbe la legge e meriterebbe di esser san­zionato: i Comuni hanno i mezzi per farlo. Un’infinità di volte abbiamo chiarito che le e­senzioni previste per le attività solidali e cultu­rali svolte senza l’obiettivo di guadagnarci ri­guardano non solo la Chiesa cattolica, ma o­gni altra religione che abbia intese con lo Sta­to italiano e ogni altra attività non profit di qua­lunque ispirazione, laica o religiosa.

Chi dice il contrario mente sapendo di menti­re. E chi riaccende ciclicamente la campagna di mistificazione sull’«Ici non pagata» non lo fa per caso, ma perché intende creare confusio­ne e, nella confusione, colpire e sfregiare un doppio bersaglio: la Chiesa e l’intero mondo del non profit. Non sopportano l’idea che ci sia un «altro modo» di usare strumenti e beni. Vor­rebbero riuscire a tassare anche la solidarietà, facendo passare l’idea che sia un business, un losco affare, una vergogna. E vogliono farlo nel momento in cui la crisi fa più male ai poveri, ai deboli, agli emarginati, alle persone comun­que in difficoltà. Sono militanti del Partito ra­dicale e politicanti male ispirati e peggio in­tenzionati. Battono e ribattono sullo stesso fal­so tasto, convinti che così una menzogna di­venti verità. E purtroppo trovano anche eco. Ma una menzogna è solo una menzogna. È questa la «vergogna dell’Ici»"

IO LA VOGLIO DIRE TUTTA..........NESSUNO PAGHI QUESTA TASSA ASSURDA !!!!!!


                                                                                          Max


mercoledì 7 dicembre 2011

UN POPOLO DI COGLIONI.................

Un popolo di coglioni: prima ama i porci, poi pretende i santi!



Mi trovo inaspettatamente a dovermi difendere dall’accusa di essere passato dalla parte di tecnici burocrati immischiati nel mondo della finanza, quando finora non avevo fatto che impegnarmi a lottare contro la destra stramaledetta del Porco d’Arcore e contro un partito barbaro, quello della Lega, e contro blasfemi cattolici compiacenti e conniventi, vedi Comunione e liberazione, con-cause di un disastro non solo economico, ma morale e soprattutto democratico.
Quelli stessi che fino a ieri hanno taciuto, ora entrano in scena a dettare legge a tutti.
Ho creduto e tuttora credo, più di prima, in una Democrazia, i cui valori vanno ben al di là di un fattore economico, anche perché l’economia se non rispetta la dignità dell’essere umano, nel suo contesto direi cosmico, sarà sempre fallimentare, pronta prima o poi a trascinare nel baratro la società. Ma noi no, non lo capiamo. Tanto meno capiamo il rapporto inscindibile tra individuo, società e cosmo. Per noi tutto è singolo, neppure nelle sue relazioni interiori: come possiamo se siamo alienati? Fuori di noi! Dove? Non lo so. In un mondo probabilmente di evasioni. D’ogni tipo, purché evasioni.
L’Italia intera s’è svegliata solo ora, quando s’è trovata di colpo in una crisi che spaventa i nostri risparmi. Sacrosanto, mancherebbe altro, tenerci cari i nostri soldi, guadagnati con  lavoro, fatica e sangue. Quanta poesia, e quanta enfasi! Non ho mai sento come in questi giorni ripetere questa frase: ci stanno rubando anni di duri sacrifici! E poi, guardo in giro, e constato: però, te li sei anche goduti talora in modo dissennato! Alienato che non sei altro!
Sono stato se non il primo, uno tra i primi, pur nel mio piccolo, anche se poi le polemiche allargheranno la mia pur modesta protesta, a prevedere quell’Astro illusionista che avrebbe tenuto il nostro Paese sotto ricatto per decenni e decenni d’anni, in una morsa maledetta. “Io sono l’unico, senza di me non potete nulla!”, ripeteva quel Coso ad ogni comizio televisivo, e il popolo ci ha creduto, anima e corpo, fino a farne il super-eroe, il mago, auto-godendosi nelle sue peggiori maniacali perversioni. Per quanti anni ce lo siamo tenuti? Per quanti? Vacca d’una puttana! Ed ora ce ne siamo dimenticati?
Quel Mostro di dis-Umanità, comunque, non è sparito, lavora ancora dietro le quinte. Ma a noi non importa, ora ce la prendiamo con il presente, dimenticando la vera causa di questo presente. E… tutti addosso a questo governo di tecnici… capitalisti! Talora basta un nome, o due, per fare di un governo una masnada di capitalisti, e poi ci siamo dimenticati che abbiamo ancora un parlamento che da anni è composto di ladri, farabutti, capitalisti. Certo non tutti, qualche eccezione c’è sempre che conferma la regola!
Almeno diciamolo: quando parla Mario Monti ci sembra di vedere un’altra faccia, non quella di un Porco maledetto!
Almeno diciamolo: non sentiamo più parlare come responsabile di un Paese gente stupida, ignorante, strafottente, rozza, barbara, mafiosa, incompetente, arrivista, puttanesca, cogliona, comica, indegna di rappresentarci in quel Genio che ha fatto grande l’Italia nel passato.
Siamo caduti nel baratro, con il nostro consenso! Ma tutto appariva bello, affascinante, con le promesse di un Istrione che tra barzellette e orge d’ogni tipo ci ha presi per il culo facendoci godere ogni giorno l’orgasmo di… desideri passionali.
Sì, con il consenso di un intero popolo! Anche con il tuo! Ed ora che non hai più gli orgasmi di desideri sfrenati, ecco che te la prendi con quanti tentano di toglierci dal baratro.
- No, noi abbiamo partecipato a manifestazioni di piazza, abbiamo gridato slogan, abbiamo fatto qui abbiamo fatto là…
Si vede che cosa avete ottenuto, e non ditemi che il Porco se n’è andato a causa delle vostre manifestazioni! Se n’è andato perché la misura era colma… Dico sempre una cosa: prima o poi arriva per tutti la fine, per una legge biologica. 
Se non ci fosse stata questa crisi economica, prodotta da una serie di con-cause, tra cui l’incapacità di un precedente governo demente, saremmo qui ancora a divertirci di orgasmi berlusconiani. Non so fino a quando… ma certamente l’Astro illusionista avrebbe brillato ancora a lungo, e noi a goderci nel farci sodomizzare. Porco lui, porci noi!
E non diamo tutta la colpa a quella parte d’Italia che votava Berlusconi. L’intero popolo ha fatto poco o nulla per uscire dalla prigione. La prigione in fondo ci piaceva. Eravamo protetti, ci sentivamo protetti. Tra illusioni. Nel buio della realtà. Il lettone di Putin era il sogno degli italiani!
Ora l’Astro si è spento. Così sembra. E tutti abbiamo aperto gli occhi! Ma… in che modo? Ci lamentiamo non perché ci hanno tolto la Democrazia, ma perché ci portano via i soldi. Cazzo! Questi sono importanti: i nostri risparmi. Solo questi! Vacca d’una troia!
Tutto il problema oggi dell’Italia è la crisi di tipo economico. Siamo rimasti ancora quelli di prima: coglioni. Ma chissenefrega! Coglioni o no, non ci devono portar via i soldi! Tutto il problema è questo: soldi!
Usciremo dalla crisi - ne sono sicuro - ma torneremo a votare di nuovo il primo Pirla che ci prometterà ancora il paradiso terrestre. Cambieremo anche bandiera - votando magari a sinistra: gli italiani sono un popolo che si prostituisce facilmente! -, e la sinistra farà né più né meno ciò che ha fatto finora la destra. E se la destra ha potuto fare ciò che ha fatto è anche perché la sinistra glielo ha permesso, anzi l’ha favorita, assecondata, ispirata.
L’Italia da tempo ha perso la strada della Sinistra: se n’è allontanata, tanto da confondere i confini tra la destra reale e la sinistra storica.
Ma oggi, dopo Berlusconi, tutti sembrano di sinistra, ben pochi confessano di aver votato Berlusconi. E tutti addosso al governo di Mario Monti! In nome di… che cosa? Della Democrazia? No, per i nostri risparmi, o talora per salvare quel mondo di superfluo che ci siamo costruiti, alienati in un mondo di apparenze.
Ah, bisognerebbe fare “questo” tipo di manovra, la vera alternativa è “quest'altra”, e poi… quale sia la vera alternativa, oltre le belle parole, nessuno l’ha mai capito. Si parla di Sogni, di Utopie… e poi, se leggete bene gli articoli che appaiono su giornali o riviste, si arriva sempre al solito punto: dove si devono fare i tagli di tipo economico? No, non si doveva taglia qui, ma là… Sempre nel solito circolo vizioso!
So che c’è qualcuno che tenta nel concreto altre soluzioni alternative di tipo qualitativo, e non tanto quantitativo... Nel piccolo è più facile tentare qualcosa di nuovo, ma come posso di colpo affidare una Nazione nelle mani di un sindaco virtuoso, tanto più che, trattandosi di una grave emergenza, le migliori Idee si confondono, e si è presi dall’emergenza? 
Ecco perché sostengo, e insisto: in questo momento particolare di emergenza, del resto creata da una politica precedente dissennata, sostenuta dalla maggioranza degli italiani, connivente la sinistra-ombra e una Chiesa compiacente, mettiamo da parte per un momento l’Alternativa, e aggrappiamoci al primo che ci può salvare.
Non possiamo ora mettere a capo di un governo un poeta, o un idealista, o uno con tante belle idee in testa: non è il momento delle persone “oneste”. Ci vogliono persone "competenti", che sappiano di economia. Nel nostro attuale mondo politico non vedo uno che sia in grado di fare una manovra finanziaria d’emergenza. 
Sia ben chiaro. Non tradisco le mie convinzioni precedenti, anzi queste aumentano al pensiero che fra poco – speriamo non a breve – entrerà di nuovo la politica a governare il nostro Paese. E qui non farò sconti a nessuno. Sarò il più estremista tra gli estremisti. Nel frattempo, mentre sosteniamo questo governo perché faccia nel migliore dei modi ciò deve fare, ovvero salvarci dal baratro economico, pur tra limiti e difetti, che sono del resto comprensibili, dobbiamo fare un’azione educativa, a partire dal basso, in vista della Politica che i giusti sognano. I Sogni devono tradursi nella realtà, le Utopie dettare le sue leggi in una società ormai spenta, anche per colpa nostra: di un popolo che prima ama i Porci, e poi pretende i Santi.  

                                                                                        Max

lunedì 5 dicembre 2011

LA SPERANZA DI UN VENTO RIBELLE............

CIAO A TUTTI...........OGGI NASCE "VENTO RIBELLE" PERCHE' SONO AMAREGGIATO CON QUESTA POLITICA FATTA DA QUESTI PERSONAGGI E NON MI RIFERISCO SOLO ALL'ITALIA..........SONO STANCO DI QUESTO PAESE PERCHE' LA SUA GENTE NON E' ANCORA DIVENTATA GRANDE.......SONO STANCO DELLE MISSIONI NEL NOME DELLA PACE....DEGLI INTERVENTISTI....... SONO STANCO DELLE REGIONI AUTONOME..... DELLA MAFIA... DELLA CORRUZIONE........STANCO DELLE RACCOMANDAZIONI.......
SONO STANCO DI PARLARE DI BERLUSCONI DI D'ALEMA DI CASINI.......VEDERE TUTTI QUESTI MANTENUTI DELLA POLITICA SGUAZZARE NELL'ORO MENTRE FUORI LA GENTE E' SUL LASTRICO.......UN DEBITO VOLUTO DAL POTERE OCCULTO DELLE BANCHE........SONO STANCO DI TUTTO. NON ESISTONO PIU' IDEALI........NON ESISTE NEMMENO LA COERENZA......DESTRA SINISTRA CENTRO NON SO COSA SIANO........IL MIO UNICO IDEALE E' STARE IN MEZZO ALLA GENTE CHE NON RIESCE AD ARRIVARE A FINE MESE...

SONO STANCO DEI LEGHISTI E DELLE LORO STUPIDAGGINI SENZA SENSO.......VEDERE PREMIER DEPRAVATI E MINISTRI OFFENSIVI.......VEDERE PROGRAMMI ALLA TV SCANDALOSI E POCO EDUCATIVI.........VEDERE LA TV DI STATO AL SERVIZIO DEL POTERE POLITICO........INSOMMA SONO STUFO E STANCO.........NON VEDO REAZIONE IN QUESTO PAESE ANZI UNA STUPIDITA' QUASI PERFETTA........EPPURE SIAMO IN CRISI.....MA IO COSA POTREI FARE ?????? TUTTO E PER TUTTO.......SONO DISPOSTO A METTERMI SOPRA A QUALSIASI BARRICATA......UNA COSA E' CERTA.......QUESTA SERA CERTAMENTE NON MI GUARDERO' IL FILM STORICO DELLA "CORAZZATA POTEMKIN" MA NEMMENO IL "GRANDE FRATELLO".......STASERA SARO' LI A PENSARE COME SI POTREBBE IMBASTIRE UNA GRANDISSIMA ED EPICA RIVOLUZIONE ITALIANA.
VENTO RIBELLE ADESSO ESISTE

                                                                                         MASSIMO