lunedì 14 maggio 2012

SOLITI FALSI PROGRAMMI ELETTORALI.........

La situazione di dissesto economico-finanziario che interessa oggi le casse comunali sarebbe stata sicuramente meno grave se gli amministratori degli ultimi 15 anni si fossero comportati come il “buon padre di famiglia”, cioè quello che non fa spese pazze e che anzi, nei periodi di “vacche grasse”, mette pure da parte qualcosa “perché non si sa mai”…

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Le amministrazioni succedutesi nel tempo (Cacciari-Costa-Cacciari-Orsoni) hanno fatto esattamente l’opposto: il Comune e le sue società partecipate sono state utilizzate impunemente come un “postificio” per creare posti di lavoro (talvolta superflui), consulenze (quasi sempre superflue) e consigli di amministrazione ben remunerati dove spesso siedono, e sedevano, non i migliori nella piazza ma gli amici di partito che non ce l’hanno fatta alle elezioni. Il Sole 24 Ore ha certificato che, tra ente locale e municipalizzate, a Venezia si supera abbondantemente il miliardo di euro di debito pubblico. 
Se la situazione non fosse serissima, con imprese che attendono i pagamenti di lavori/forniture e i dipendenti che rischiano lo stipendio, ci sarebbe perfino da ridere visto che il vicesindaco, e assessore al Bilancio, Simionato (PD) è arrivato a dare la colpa della situazione al brutto tempo. La pioggia e il freddo avrebbero causato infatti un minor numero di arrivi a Venezia, e perciò minori incassi per la tassa di soggiorno. La dichiarazione, oltre ad essere ingenuamente ridicola, è grave perché l’amministrazione ammette ormai di essere legata finanziariamente “mani e piedi” al turismo: ne consegue che il Comune (o, meglio, questi amministratori) non potrà mai fare una seria politica per il ritorno della residenza in centro storico perché questo cozza contro gli interessi della monocultura turistica.
I cittadini hanno sollevato peraltro in più occasioni, attraverso le interrogazioni del consigliere Marco Gavagnin del M5S, la questione delle spese assurde fatte da Comune e relative società controllate. Si pensi, ad esempio, alle tre consulenze attribuite al medesimo studio d’architettura per la preparazione dei contratti di quartiere di Altobello e Vaschette per una spesa complessiva di 220 mila euro. Tale compito avrebbe potuto essere affidato internamente a dipendenti comunali ma, evidentemente, li si ritiene sprovvisti della necessaria professionalità. Ma allora perché pagare così tanto certi quadri e dirigenti comunali impegnati nei settori toccati dai contratti di quartiere?
Altro caso emblematico, e recentissimo, è quello dell’ennesimo dirigente, assunto con consulenza esterna fino alla fine del mandato elettorale per la bellezza di 100 mila euro l’anno e che dovrà occuparsi niente meno che del coordinamento delle attività di costruzione delle infrastrutture per la tramvia. Ma per fare questo il Comune non paga già i dirigenti della Mobilità, quelli dei Lavori Pubblici, la società PMV?
Si pensi ancora alla svendita incredibile dell’ex Pielsen, in bacino Orseolo, a Coin per 26 milioni di euro quando l’imprenditore alberghiero Cazzavillan si era impegnato già per 42 milioni, di cui 25 subito e la restante parte diluita fino al 2030 articolo
E i tanto inutili quattro parcheggi scambiatori a Trivignano, costati ad ASM poco più di 2 milioni e mezzo, non potevamo risparmiarceli? E che dire del terreno in via Porto di Cavergnago, acquisito dal Comune per dieci milioni, anche se ne valeva forse tre, al fine di trasferirvi il mercato ortofrutticolo anche se lì non ci potrà mai stare visto che manca l’affaccio acqueo?
Si segnala infine che il M5S, nell’ottica di un utilizzo oculato del denaro pubblico, ha rinunciato alle somme finora stanziate dall’amministrazione per le spese del gruppo consiliare. Per la precisione, si tratta di 5.234,00 euro per l’anno 2010 e 4.679,83 euro per l’anno scorso. Ciò, naturalmente, non ci ha impedito – auto-tassandoci – di organizzare varie iniziative, tra cui 2 festival dell’Informazione, convegni a tema, banchetti, volantinaggi… Ebbene, vista la situazione di grave crisi, non potrebbero farlo anche le altre forze politiche in segno di responsabilità verso i cittadini? Si pensi che un gruppo numeroso come il PD potrebbe restituire in un anno al Comune quasi 15 mila euro.
La mala gestione è stata confermata di recente dalla Corte dei Conti 
Con l’analisi del bilancio 2009 la Corte ha sottolineato come la svendita del patrimonio immobiliare sia servita, insensatamente, a coprire le spese di ordinaria amministrazione (spese “importanti” come quelle sopra descritte).Ora, soltanto ora, il Comune ha deciso di bloccare tutte le spese e di rinviare i pagamenti al 2013 ma questo, ovviamente, non vale sempre: il Sindaco ha appena confermato l’incarico annuale al suo Capo di Gabinetto per 73 mila euro!
 E per raggranellare un po’ di soldi, la Giunta ha deciso di portare i ticket turistici per la navigazione a 7 euro (più di quello che si paga, ad esempio, a Berlino per viaggiare tutto il giorno con qualsiasi mezzo: bus, tram, metropolitana e battelli sui laghi).
Pretendere che la cosa pubblica sia gestita bene nell’interesse superiore della collettività (e non di amici e sostenitori) e candidarsi per sostituire chi ha amministrato come descritto sopra non è “antipolitica”. “Antipolitica” è quella che ci ha motivati ad impegnarci per provare a salvare noi cittadini (e con noi, il Paese) dal futuro di miseria che i veri antipolitici ci hanno apparecchiato....
Carissimo Comune di Venezia proprio non ci siamo.......le promesse elettorali non servono ecco perchè consiglio sempre di non sperperare tanti soldi per falsi programmi.........poi il programma vero lo giudicherà sempre il cittadino..........perciò  S V E G L I A !!!!

                                                                                                      Max

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