domenica 31 marzo 2013

FELICE PASQUA E CHE QUALCUNO CE LA MANDI BUONA !!!!!


                                                                   


 MUTI: "INVOCANDO IL 100% DEI VOTI GRILLO INVOCA LA DITTATURA"



Riccardo Muti preoccupa i deputati e i senatori del Movimento 5 Stelle. «Apprendiamo dai giornali che il maestro Riccardo Muti avrebbe espresso delle perplessità sul Movimento 5 Stelle, sui valori che lo animano e su quelli che è in grado di esprimere», per questo «lo invitiamo a venirci a trovare, alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica, per un incontro che sviluppi un momento di riflessione comune sui temi che sono a tutti noi cari».

Perplessità? Altro che perplessità. Le parole del direttore d'orchestra, uno dei migliori al mondo e della storia della musica classica, vanno ben oltre e non manifestano “perplessità” bensì allarme e disgusto per il “turpiloquio” costante. In un lungo colloquio pubblicato oggi dal Corriere della Sera il musicista, alla domanda su cosa pensa di Grillo, risponde: «Mi ricorda Iago, che nell’Otello dice: "Io non sono che un critico...". Criticare senza dare soluzioni credibili possono farlo tutti. Se dirigessi un’orchestra dicendo solo quello che non va, non risolverei nulla. Gli italiani si sono stancati della vecchia politica, ma ora hanno bisogno di vedere una luce in fondo al tunnel, e di qualcuno che li guidi verso la luce. Invece sento invocare dittature, "il 100% dei voti": un’avventura che abbiamo già conosciuto, finita malissimo. E poi questo turpiloquio mi fa orrore. Un segno di abbrutimento».

Altro che “perplessità”. Per Muti quel "il 100% dei voti” vuol dire invocare dittature, gli ricorda il fascismo, Mussolini. «Io sono profondamente grato al mio Paese. All'Italia devo tutto. Per questo - aggiunge - mi fa male vederla così. E avverto la necessità di alzare la voce, per segnalare qualche pericolo e qualche opportunità».

I gruppi di Camera e Senato invitano allora Muti a incontrarli «anche per formulare insieme nuove proposte che possano aiutare la cultura a riprendersi i suoi spazi, restituire agli artisti il ruolo centrale che in qualsiasi società non decadente meritano e rilanciare l'immenso patrimonio artistico del nostro Paese nel mondo». E su quel 100% dei voti? «Per noi, affermare di voler raggiungere il 100% è una metafora che vuole rappresentare la necessità di riconsegnare la politica al 100% ai cittadini».

A questo punto bisogna ricordare un altro punto fermo che Grillo e i suoi hanno formulato con chiarezza: via i partiti. Come sono chiarissime le parole di Muti: quella che per i parlamentari del M5S è una “metafora” al maestro pugliese ricorda nettamente una presa totale del potere che si traduce in dittatura.

Tra le altre cose il giornalista del Corsera, Aldo Cazzullo, domanda: "E gli artisti saliti sul carro di Grillo?" «Ognuno è libero di seguire quel che ritiene giusto. Faccio notare – risponde ancora il direttore d'orchestra - però che noi abbiamo una idea un po’ distorta, per cui si "fa" l’artista, mentre nella realtà si "è" artista. Essere artista non significa fare lo scapigliato, un po’ folle, con la barba e i baffi lunghi e le parole in libertà, sempre ad agitare le mani con violenza e a insultare gli interlocutori. Non pretendo che tutti debbano essere come Bach, solennemente seduto al suo organo a comporre opere da consegnare a Dio e all’umanità, concependo nelle pause un sacco di figli. Un modello di artista per me è Toscanini, uomo di grande semplicità, eleganza, coscienza civile. O come Verdi. Uomini per cui la forma è contenuto».

BUONA PASQUA A TUTTI...............E CHE IL SIGNORE CE LA MANDI BUONA !!!!!

                                                                                                             
                                                                                                                                      Max

venerdì 22 marzo 2013

IL BARATRO.........ENNESIMA PUTTANATA DI QUESTO PAESE


                                  


Non te la prendere, dottore Ingroia. Ignora le freddure sul Monte Bianco che, appresa la notizia del tuo arrivo, avrebbe espresso l’intenzione di trasferirti in Guatemala. E ignora le facce a mezz’asta degli amici: categoria scarsamente rappresentata all’interno della commissione di colleghi che ha deciso di metterti una giacca a vento sopra l’eskimo, proponendo al plenum del Consiglio Superiore della Magistratura di spedirti al tribunale di Aosta. Motivazione: era l’unico capoluogo in cui tu non eri candidato alle elezioni. In effetti nei comizi avresti avuto qualche problema con il patois. Ma si può congelare dentro un paio di sabot la carriera di un magistrato che, dalla Sicilia al Centro America, ha sempre privilegiato le alte temperature? Non te lo chiedi. Non dare a loro la soddisfazione di immaginarti alle pendici del Cervino, intento a dirimere una causa per furto di grolla o di tessere dello skilift.  

Anche tu, però. Dopo l’esito non propriamente trionfale delle elezioni e l’inevitabile rientro nei ranghi della magistratura, avevi tempo fino all’11 marzo per indicare le sedi di tua preferenza: dall’Inferno di Dante alla Chicago di Al Capone. Invece non lo hai fatto, ispirandoti alla maschera dell’hidalgo indolente che Crozza ti ha cucito addosso. Ma consolati, dottore Ingroia: non sei certo il primo Eroe dei Due Mondi ad appartarsi dalle miserie umane dopo un’esperienza deludente in politica. Era già successo al tuo predecessore Garibaldi, che finì a Caprera nonostante fosse molto più moderato di te. Aosta è bellissima, te ne innamorerai. E poi dai un’occhiata all’elenco del telefono: non troverai neanche un Berlusconi.......
Comunque mi dispiace perchè sei una brava e bella persona anche se hai commesso l'errore di farti appoggiare da Di Pietro (ultrasconfitto dopo l'esito di Report) e dai due capi attuali di quella sinistra che ormai non esiste più.

Ritiriamoci......lasciamo al nuovo condurci nel baratro......."il Movimento 5 stelle so tutto io".....sarà l'ennesima puttanata di questo paese.

Auguri Ingroia  

                                                                                             Max  

martedì 19 marzo 2013

GRILLO, SOLDI E PD !!!!!


La rivoluzione non si grida............

                                                    
Il finanziamento pubblico ai partiti non è un male in sé. E abolire rimborsi elettorali, magari dimezzando gli stipendi dei parlamentari, non ci aiuterà certo ad uscire dalla recessione.
Ma se il Pd vuole tornare al centro della scena, giocando per davvero la partita culturale e politica con Beppe Grillo, la sola strada possibile è rinunciare per il futuro ai rimborsi elettorali.
Non a tutti quelli previsti per questa tornata, perché significherebbe non avere alcun margine per gestire la transizione. Ma semplicemente annunciando che il primo provvedimento di un eventuale governo a guida democratica sarà l’abolizione totale – senza se e senza ma – dell’attuale meccanismo di finanziamento.
La buona politica sa valutare il momento in cui la difesa di un valore diventa controproducente, proprio perché così si mette a rischio un valore più alto. Ebbene, il momento è questo. Non perché Grillo lo pretende, ma perché l’opinione pubblica ha bisogno – qui e ora – di un immediato e fortissimo gesto che separi in maniera radicale la parola soldi dalla parola partito.
Non è questione di giusto o sbagliato. E’ una questione politica. In giro c’è parecchia furbizia, un bel po’ di populismo e tanta demagogia. Ma sono stati i partiti (e anche il Pd) a logorare agli occhi dell’opinione pubblica il link soldi-politica. A renderlo agli occhi della società non più tollerabile. A mettere se stessi nell’angolo. Ora sono loro a doverne uscire, c’è poco da fare.
Il Partito democratico non è un partito personale e non puo’ contare su fondi personali. E nel Pd lavorano tante persone oneste e per bene, che vengono retribuite per il loro lavoro. Rinunciare al finanziamento pubblico sarebbe una scelta dolorosa, che avrebbe costi umani molto alti e imporrebbe un profondo ripensamento della struttura del partito e della forma del proprio agire politico.
Ma per quanto doloroso possa essere, non c’è altra strada.
Se è vero – come è vero – che in gioco c’è la messa in sicurezza del meccanismo della rappresentanza, la dignità della politica, il senso di condivisione tra istituzioni e opinione pubblica, allora – giusto o sbagliato che sia – il solo modo è sgombrare il campo dalla faccenda dei soldi. E farlo adesso.
Verrà il tempo per le distinzioni, e sarà necessario trovare tutti assieme un modo trasparente e moderno con cui i cittadini possano contribuire al funzionamento della democrazia e dunque anche dei partiti. Ma se davvero si vogliono togliere di mezzo gli alibi e le furbizie propagandistiche; se davvero si vuole essere credibili quando si chiama ognuno alle sue responsabilità; se davvero si vuole cominciare a parlare d’altro, alla pari, sfidando gli avversari sul futuro del Paese e non del sistema politico in quanto tale, allora ci si metta una buona volta alle spalle questa storia dei soldi.
Abolire il finanziamento pubblico non è inseguire Grillo o cedere al suo ricatto. E’ il modo migliore per sfidarlo e per rimettersi in condizione di fare politica.
Perché sarà anche vero che Matteo Renzi ha modalità e linguaggi non sempre condivisibili. E sarà anche vero che indulge in demagogie un po’ affilate. Ma su questo punto il sindaco di Firenze vede giusto e lontano. Se il Pd abolisse i rimborsi elettorali non farebbe pace con il leader del Movimento Cinque Stelle, che nemmeno se lo merita....... Farebbe pace con l’Italia. Che invece forse sì.

                                                                         Max

martedì 12 marzo 2013

RAZZISMO O NON RAZZISMO IL PROBLEMA ESISTE !!!


Sparatoria a Marghera: fiaccolata di risposta venerdì 15 marzo

Dopo l'omicidio di domenica scorsa in piazza Mercato la disperazione dei parenti della vittima. I bar della zona finiscono nel mirino

Domenica è stato il giorno della tragedia. Lunedì quella dello stupore, del disorientamento. Martedì, invece, le reazioni dopo la sparatoria di piazza Mercato che ha visto l'omicidio di Isac Ajdin, 33enne macedone, si sono fatte più eterogenee. Ci sono i familiari della vittima, che chiedono solo di avere la possibilità di seppellire presto il proprio caro. Di rendergli degna sepoltura.
Oggi il fratello di Ajdin si è presentato al commissariato di Marghera accompagnato da una sorta di "guida spirituale" della comunità macedone chiedendo di poter avere a disposizione la salma al più presto. A quanto sembrerebbe Ajdin non sarebbe nemmeno stato il vero obiettivo dei sicari, dall'idioma forse kosovaro. Piastrellista, è stato raggiunto da un'unica pallottola al torace mentre cercava di mettersi in salvo. La sua autopsia è stata disposta per giovedì prossimo. L'esame autoptico potrà far luce sugli ultimi momenti del 33enne, e magari fornire indizi su in che posizione si trovasse l'assassino. Dei tre componenti del commando, infatti, a quanto pare uno solo avrebbe premuto il grilletto.
C'è poi la reazione dei residenti di Marghera, che mettono nel mirino i bar, come il vicepresidente dell'Ascom locale Paolo Dall'Agnola, diventati "ricettacoli di criminali". I locali pubblici della zona, gestiti per lo più da cinese, finiscono quindi sotto la lente d'ingrandimento dell'opinione pubblica, come spesso accade in questi casi.
Ma c'è anche chi li difende, affermando che non c'entrano nulla con la violenza perpetrata domenica e che non è possibile selezionarsi la clientela. Ma come se ne esce? Una risposta la città giardino la vuole dare. Per darsi coraggio. Per guardare al futuro. Per questo venerdì prossimo 15 marzo alle 18 è stata organizzata una fiaccolata che avrà lo slogan "riprendiamoci la città". E le adesioni stanno fioccando.
Non possiamo nasconderci dietro ad un dito perchè questa è la situazione reale di Marghera...........io resto dell'opinione che il mondo è di tutto ma ci sono delle regole da rispettare.......regole da osservare per il bene di qualsiasi tipo di comunità.......mi sono stancato che alzar della voce qualcuno mi può etichettare per razzista......qui non esiste nessun razzismo.......qui ci sono persone che sono stanche di non poter vivere la propria vita in mano chissà di pochissimi killer-delinquenti di qualsiasi nazionalità.
Non si può concepire che la gente abbia paura di reagire perchè qualcuno in tasca ha la pistola o la paura di ripercussioni da parte di bande ben organizzate.
Ma nessuno dei politici ha mai vissuto in un quartiere popolare???capire come si costruiscono queste fantascientifiche case di cartongesso???io credo proprio di no.
Razzismo o non razzismo poi le realtà si contano con i morti in strada e cosi non va proprio

                                                                                                                                Max

                                                                                                                                     

giovedì 7 marzo 2013

........RIPETO.........TUTTI UGUALI..........TUTTI !!!!


"Le tredici società in Costa Rica
dell'autista e della cognata di Grillo"

Lo scrive L'Espresso. Intanto il leader di 5Stelle dal suo blog:
"Seggi? Puntiamo al 100%. Se falliamo noi, violenze di piazza"

"Tredici società aperte dall’autista di Grillo in Costa Rica e dalla cognata del leader di M5S. Per compiere investimenti e operazioni immobiliari, incluso un resort di lusso. In un Paese inserito nella lista nera dei paradisi fiscali’’. E’ quanto scrive L’Espresso in una anticipazione. Grillo dal suo blog: "L’accanimento delle tv che ha raggiunto limiti mai visti"
Beppe Grillo durante il comizio elettorale in piazza Duomo a Milano (Ansa)
Beppe Grillo durante il comizio elettorale in piazza Duomo a Milano 

"Tredici società aperte dall’autista di Grillo in Costa Rica e dalla cognata del leader di M5S. Per compiere investimenti e operazioni immobiliari, incluso un resort di lusso. In un Paese inserito nella lista nera dei paradisi fiscali". E’ quanto scrive L’Espresso in una anticipazione. Il settimanale "ricostruisce l’attività parallela dell’autista di Beppe Grillo, Walter Vezzoli, 43 anni, che da oltre dieci segue come un’ombra il fondatore del Movimento Cinque Stelle". "In piazza San Giovanni, il comico genovese lo ha presentato così alla folla: 'Sta con me, fa la logistica, mi protegge, ha tutto sotto controllo. è un ragazzo formidabile'"
"Quattro di queste società risulterebbero immatricolate con la formula della 'sociedad anonima’, uno schermo giuridico che consente di proteggere l’identità degli azionisti. Non è dato sapere, quindi, chi abbia finanziato queste iniziative. Dalle carte che ‘l’Espresso’ ha potuto consultare emerge però che tra gli amministratori compare, insieme a Vezzoli, Nadereh Tadjik, ovvero la cognata di Grillo, la sorella di sua moglie Parvin, di origini iraniane".
"Nella Armonia Parvin sa, guarda caso stesso nome della signora Grillo, la presidente Nadereh Tadijk e il secretario Vezzoli - scrive L’Espresso - sono affiancati da un terzo amministratore, un italiano residente in Costa Rica che si chiama Enrico Cungi. Cungi nel 1996 venne coinvolto in un’indagine per narcotraffico. Arrestato in Costa Rica e poi estradato in Italia ha passato tre mesi nel carcere di Rebibbia, ma non risultano condanne a suo carico".
"A che cosa serve questa costellazione di società, dotate per altro di capitali sociali minimi, non più di 10 mila dollari ciascuna? Difficile - si fa notare nel testo del periodico - dare una risposta precisa, visto che l’oggetto sociale indicato nelle carte appare a dir poco ampio. Ad aumentare la difficoltà c’è poi il fatto che il livello di trasparenza delle informazioni societarie in Costa Rica è tra i più bassi al mondo. Non per niente il Paese del Centroamerica è inserito nella black list dei paradisi fiscali dal Tesoro italiano. Almeno una delle società targate Vezzoli-Tadijk ha però in cantiere un progetto ben preciso. Ecofeudo, infatti, è il nome di un resort extra lusso da 30 ettari da costruire sulle colline della baia Papagayo. A giudicare dalle foto pubblicate Ecofeudo non sarà un villaggio popolare. La zona è considerata una delle più promettenti per chi vuole investire nel turismo. Nel resort le ville saranno di alto livello: ‘potranno avere una superficie fino a 750 metri quadri coperti su un’area propria di 5000 metri quadri’".

L'ASSALTO ONLINE DI GRILLO - Intanto nuovo attacco di Beppe Grillo dal suo blog e dalle pagine del Time. Questa volta nel mirino i media, in particolare i conduttori televisivi, per il "lavoro di sputtanamento" nei confronti del M5S. Sono "pagati per quello dai partiti", afferma il leader 'a cinque stelle', sottolineando che "l’accanimento delle tv ha raggiunto limiti mai visti".
GRILLINI SBRANATI - “L’accanimento delle televisioni nei confronti del M5S ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana, è qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei mandanti, come si è visto nel folle assalto all’albergo Universo a Roma dove si sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S. Scene da delirio”. Così Beppe Grillo nel post odierno sul suo blog a proposito degli esordi televisivi dei suoi.
“Questa non è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione, di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica. Le televisioni sono in mano ai partiti, questa è un’anomalia da rimuovere al più presto. Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda” conclude Grillo.
LA TV DEL FUTURO - "E' indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato", dice Grillo ipotizzando uno schema di gestione futuro della Rai, peraltro già più volte espresso in campagna elettorale.
100% IN PARLAMENTO - Il Movimento 5 Stelle punta ad avere il 100 per cento di deputati e senatori, e completata la sua rivoluzione, non avrà piu’ ragion d’essere e si scioglierà, spiega poi Grillo in un’intervista a ‘Timè.
“Vogliamo il 100 per cento del Parlamento, non il 20 o il 25% o il 30% - ha detto - Quando il movimento otterrà il 100% e i cittadini saranno diventati lo Stato, il Movimento non avrà piu’ bisogno di esistere. L’obiettivo è scioglierci”.
ITALIA A RISCHIO VIOLENZA - Sempre a Time' il leader dei 5 stelle spiega: “Io canalizzo tutta questa rabbia in un movimento popolare, che poi va e governa. Dovrebbero ringraziarci uno per uno”, dice, sostenendo il valore sociale della funzione ‘cuscinetto’ del suo Movimento.
“Se fallissimo - ha avvertito - in Italia si rischiano violenze di piazza. Se crollassimo noi, arriveranno. Tutto è nato in Italia. Il fascismo è nato qui. Le banche sono nate qui. Abbiamo inventato il debito e anche la mafia. Se da qui non partirà un’ondata di violenza è grazie al movimento”, perchè “metà della popolazione non ne puo’ più”.
LA LISTA NERA - Cosa le piace meno, tra partiti e media? Alla domanda di ‘Time’, Beppe Grillo risponde senza esitazione: “I peggiori sono i media. Forse - concede il guru 5 Stelle - i quotidiani locali sono a posto, ma - accusa - quelli che formano la pubblica opinione, sette televisioni e tre quotidiani, fanno parte del sistema”.
NIENTE ALLEANZE - Beppe Grillo ribadisce il suo no a qualsiasi alleanza: “Loro parlano di trasparenza dei partiti, noi di dissoluzione. E’ diverso. Napoleone e Wallington non possono trovare un modo di collaborare”, spiega.
Secondo Grillo “sinistra e destra in Italia hanno sempre fatto finta di combattersi. Ora gli accordi che hanno fatto per 20 anni nell'ombra dovranno farli alla luce del sole. E se lo faranno, sono morti. Politicamente morti. Così devono scaricare la loro delusione politica e la loro disintegrazione - conclude - dicendo che sono io a non voler fare un governo e che questo provoca instabilità. Ma io non posso discutere con loro”.
E sono convinto che sotto sotto esiste ancora qualcos'altro...........il tempo ci darà ragione ne sono sicuro!!!

                                                                                                                                           Max

domenica 3 marzo 2013

UN COMUNISTA COMBATTENTE NON UCCIDE....NON RUBA.....UN COMUNISTA LOTTA E BASTA!!!!!


La scritta "Onore a Giorgio Frau combattente comunista San Lorenzo" è comparsa in via dello Scalo San Lorenzo, all'altezza dello svincolo della tangenziale Est. Accanto alla scritta di colore rosso (40 centimetri di altezza per 4 metri di lunghezza) c'è una stella a cinque punte. Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione Roma San Lorenzo. Gli addetti alla rimozione della scritta sono stati già allertati.
Giorgio Frau è l'ex esponente della Br che ha partecipato all'assalto a un portavalori all'Esquilino, morendo in un conflitto a fuoco con una guardia giurata.
Basta per favore con queste allusioni da 4 soldi......un presunto terrorista-comunista nel furgone assieme ad un altro presento terrorista-fascista.....basta!!!!
Non si può continuamente accettare la logica del comunista combattente........il comunista combattente è quello che vive in mezzo alla gente, quello che in fabbrica lotta per una giusta causa, quello che prepara la manifestazione del popolo contro il governo oppressore.....le 5 punte i pseudo terroristi che assaltano furgoni o banche non sono altro che banditi e basta.
La Democrazia Cristiana ha vissuto quell'epoca gongolandosi tra queste chiacchiere e fatti normali di cronaca.....i comunisti italiani si sono sempre alzati alla mattina per andare a lavorare e lottare per una società migliore, i comunisti italiani nelle sezioni parlavano di politica di problemi di idee di proposte......questi sono sempre stati i comunisti in questo paese.
I banditi o presunti rivoluzionari da strapazzo hanno solo prodotto confusione.......nessuna ideologia.......poi sommiamo le bombolette spray che inneggiavano "il nulla" e il prototipo del furbetto è completo.
Quante battaglie nella mia sezione, battaglie politiche scambi di opinioni.........nottate per preparare volantini o preparare striscioni......quanti litigi contro l'ignoranza "del compagno lavora tu che io mangio"....."o i comunisti vogliono far pagare le tasse"....."o i comunisti ci rubano le case".............basta sinceramente mi sono rotte le palle di questa ignoranza preconfezionata dalla stupidità piu' assoluta.
Sparare contro una guardia giurata è sparare contro un lavoratore che per 1200 euro al mese mette la sua vita in pericolo........dunque impensabile uccidere un lavoratore......chi assalta un furgone sa cosa c'è dentro.......e certamente non uccida e ruba per una presunta causa.

Onore ai lavoratori comunisti......onori agli eroi comunisti della liberazione dal fascismo........onore ancor oggi ai comunisti che lottano per una idea........onore ancora alle persone che ancor oggi ci sono.

Questi sono i comunisti combattenti italiani...........i partigiani del CNL sono stati i comunisti di quel tempo.....
Questa è l'unica verità.....quella che nessuno vuole raccontare !!!!!!!!!

                                                                                                                                         Max

venerdì 1 marzo 2013

........LA VERITA' SEMPRE !!!!!


Beccato il “Grillo”: ecco come Beppe guadagna sulle donazioni al M5S

Catturabg3Che Beppe Grillo (grazie al “prode” Casaleggio) abbia trasformato il suo blog in una portentosa macchina da soldi non è una novità. Fargli i conti in tasca non è difficile basta contare il numero di banner che appaiono sul blog e il (crescente) traffico di visitatori che riesce a generare per capire che la valutazione fatta da Alexa di 1.4M di Dollari non è affatto spropositata. Fin qui tuttavia nulla di male direi. Anzi tanto di cappello per avere generato una presenza così visbile ed essere riuscito a convertire in pubblicità e denaro la sua proprietà intelletuale. Il problema però si pone quando esplorando un po’ meglio il blog si scopre che il link alla pagina delle donazioni al M5S, non è un link proprio normale ma bensì un vero e proprio banner GoogleAds gestito da Doubleclick.net uno dei più noti ADServer del pianeta recentemente entrato nella galassia di Google.
Catturabg2
Il link associato al banner è il seguente. Gli ho aggiunto un (NOCLICK) davanti per evitare che cliccandolo involontariamente chi legge possa contribuire inconsapevolmente ad arricchire il Grillo e ad impoverire il M5S.
(NOCLICK)http://googleads.g.doubleclick.net/aclk?sa=L&ai=BG4JJEXkvUampKY6i-ga9kICoBKir8ZIFAAAAEAEg0IbaJTgAUK-f2Pb5_____wFYgPqlgHFg_YKRhOgRsgESd3d3LmJlcHBlZ3JpbGxvLml0ugEJZ2ZwX2ltYWdlyAEC2gEaaHR0cDovL3d3dy5iZXBwZWdyaWxsby5pdC-pApBb8k2RArY-wAIC4AIA6gIQLzIwNDQ1MzAzMi9TdHJpcPgCgdIekAOMBpgDjAaoAwHIA50E0ASQTuAEAaAGFA&num=0&sig=AOD64_0D50_JBggJAnB2DVC-8Zf4NpcFPg&client=ca-pub-3438170472170287&adurl=http://www.beppegrillo.it/movimento/donazioni/&nm=21&nx=413&ny=-4&mb=2&clkt=128&jca=7383
Ciò significa che per ogni click su questo banner c’è qualcuno che guadagna (tipicamente chi ospita il banner), qualcuno che paga (il destinatario del traffico generato dal banner) e Doubleclick.net che si prende le commissioni.
Il problema in questo caso è che chi ospita il banner è Grillo e chi riceve il traffico è il M5S!!!
Visto che di mio non sono malizioso ho provato a spiegarmi la cosa ipotizzando che il tutto sia stato così impostato dal duo Grillo-Casaleggio per pura semplicità di gestione e omogeneità di trattamento dei link e che i soldi che beppegrillo.it incassa siano rigirati al M5S che paga a sua volta GoogleAds.
Non mi sono però (auto)convinto per almeno due ragioni:
A) Questo meccanismo di ADserver è stato implementato solo per le donazioni e non per altri link interni al blog (ad esempio i link agli “eventi del movimento” o a ”scarica il programma” sono link puri)
B) Per quale ragione lasciare a GoogleAds cospicue commisioni semplicemente per scambiarsi traffico “in casa”?.
La spiegazione quindi è un altra e non particolarmente piacevole per chi crede a Grillo come ad un profeta immune da colpe e peccati.
Il buon Beppe (sicuramente in accordo con il fido Casaleggio) ha pensato bene di portare a casa qualche soldo da ogni utente che dal suo blog decida di cliccare sul banner incriminato e di visitare la pagina delle donazioni del MS5.
Ma di quanti soldi stiamo parlando? Difficile dirlo con certezza ma qualche ragionevole stima è fattibile.
Al 28/02/2013 sono state registrate 13096 donazioni. Un tasso di conversione media sul web tra click e action (nel caso specifico la donazione) è dell’1%. Quindi 13096 donazioni potrebbero essere state generate da 1.309.600 click. Considerato che per un publisher un earn-per-click medio è di 0.10 € stiamo parlando all’incirca di 130.000€ INCASSATI da Grillo e PAGATI dal M5S.
Beppe ci degnerà di una spiegazione?
Mai perdere la speranza. Ma siccome è molto più plausibile che cancelli le prove e allora abbiamo provveduto a registrare il tutto per futura memoria :)
Continuo a ripetere esigo e pretendo la verità su ogni cosa.........le barricate sono ancora capace di farle, in difesa della mia libertà e per il principio fondamentale della democrazia
                                                                                                                              Max