All’Ufficio
Scolastico Regionale per il Veneto
Riva
de Biasio S. Croce 1299
Per
l’Infanzia e per l’Adolescenza
Il
28 novembre 2014 presso palazzo Balbi a Venezia, è stata presentata
una delibera di giunta volta all'istituzione di una celebrazione
periodica intitolata “La festa della famiglia naturale”, una
sorta di guerra aperta nei confronti delle famiglie gay e di tutto
ciò che per un appartenente al mondo LGBT può significare
famiglia.
Una
iniziativa.........e qui scopriamo l’aspetto orribile della
vicenda.....da svolgersi ogni anno prima delle vacanze di Natale e
che coinvolgerà tutte le scuole di ogni ordine e grado.
L’assessore
Regionale Donazzan precisa “siamo di fronte di una decisione a
favore di valori in cui crediamo ma assolutamente non contro
chicchessia”.
Imporre
il personale pensiero con un’iniziativa istituzionale evidenzia
nuovamente il tentativo da parte di chi rappresenta lo Stato, di
imporre un’etica unica per tutti, in questo caso un’etica
cattolica, basata su convinzioni secondo cui la famiglia ha come
principale obiettivo la procreazione.
Non
voglio nemmeno perdere il mio tempo ad esporre idee differenti in
proposito, ma voglio solo ricordare che il bagaglio di valori di
ognuno di noi è personale e non può essere imposto alla
collettività.
Ancora
più grave è la modalità con la quale si vuole imporre questo
bagaglio di valori esclusivamente religiosi, a dei minori che, per
età, sono incapaci di valutare autonomamente, e lo si fa attraverso
eventi obbligatori, da svolgersi presso le istituzioni scolastiche.
Tutto
questo è agghiacciante.
Il
sottoscritto è contro una idea di Stato che si ponga a modello
etico e morale.
Lo
Stato etico è il crimine dei crimini, è un modello di regole
morali alle quali è obbligatorio uniformarsi.
E'
la matrice dittatoriale per eccellenza.
Lo
Stato etico incarna il desiderio di tutti gli uomini ( e di tutti i
governi) di sottomettere gli altri al proprio ideale.
Io
non starò a guardare, e, come sempre sarò in prima linea nella
difesa dei diritti umani, in particolar modo, se il destinatario di
tali abusi, è un minore.
Chiedo
alle Autorità in indirizzo un immediato intervento che consenta ai
minori sottoposti a questa imposizione medievale, di non dover subire
costrizioni che limitino la capacità di definire serenamente la
propria sessualità e il loro personale ideale di famiglia.
Max
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