Leggere
mi consente di riflettere attentamente....questa volta
sull’evoluzione della specie.
Avevo sempre creduto, infatti, che il processo evolutivo avesse
seguito per grandi linee questo percorso: esseri venuti dal mare –
abbiamo nel sangue quasi tutte le sostanze contenute nell’acqua
marina – si adattano a vivere tra acqua e terra. Più o meno
anfibi, questi organismi si modificano al punto di abbandonare il
mare e vivere stabilmente sulla terraferma. Tra le specie che meglio
sanno adattarsi, una si distingue tra tutte: la scimmia antropomorfa.
Passo dopo passo, la coda si atrofizza e oggi non è che un’appendice
estrema della colonna vertebrale, il coccige, testimone di ciò che
fummo in un tempo che ritenevo lontano. A noi non restano che alcune
vertebre saldate tra loro e prive di una funzione reale. Fermamente
credevo che, partiti, dal mare e approdati a terra, per mille vie e
nel corso di un tempo che è molto più lungo delle età della
storia, ci fossimo trasformati in quello che siamo. Credevo anche che
questo valesse per tutti noi. E’ proprio vero, però, che nessuna
scienza è mai così esatta che non si possano registrare delle
inspiegabili contraddizioni.
Prendete
la politica, per esempio, e osservate uno dei suoi esemplari più
noti: il “leader di sinistra”.
Se
si mettono assieme gli elementi che possediamo, è facile credere che
ad un certo punto del cammino, nonostante le differenze enormi –
riformisti, rivoluzionari, socialisti, socialdemocratici, comunisti e
chi più ne ha più ne metta – nonostante questo e molto altro, la
trasformazione c’è stata: Bordiga, Gramsci, Togliatti, Berlinguer
per quanto lontani tra loro ti sembrano della stessa famiglia. Poi,
però, qualcosa deve essere evidentemente accaduta; quando ti trovi
davanti a Renzi, infatti, i conti non tornano e te ne rendi conto con
dolorosa chiarezza. Per carità, la coda non si vede, ma come
escludere che la tenga prudentemente nascosta? Riformista,
rivoluzionario, socialista, socialdemocratico, comunista? Nulla di
nulla e forse l’esatto contrario. Tutto ti fa pensare davvero a una
misteriosa involuzione: l’homo sapiens si è modificato anche
nell’aspetto esteriore. Per ora si tratta di sfumature, dettagli –
occhi lievemente spenti e una fissità da bambolotto di plastica, che
sconcerta – ma il processo involutivo, tuttavia, il pericoloso
ritorno ai pitecantropi non richiede approfondite analisi o
dimostrazioni. Il passaggio dalla scimmia antropomorfa ai suoi
lontani antenati si documenta da solo. “Renzi, fuori la coda!”,
ti viene da esclamare ma, se ti fermi e rifletti, ti rendi conto che,
oltre al leader, ci sono in giro tre milioni di figli dell’homo
sapiens che l’hanno votato! Un dubbio angoscioso allora ti sorge:
non è che le involuzioni sono contagiose? Se è così, vade retro
Renzi, alla mia età, ci manca solo la coda!
Max
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