La nostra storia comincia in un mattino d'inverno. C'é nebbia e
freddo. I bambini vanno a scuola. Clara e i suoi amici camminano in fila sulle
passerelle distese al di sopra dell'acqua. Gli scolari che abitano lontano
arrivano in gondola. E tutti i bambini guardano in giù e vedono l'acqua che
aumenta ogni giorno di più. A scuola, la maestra racconta ai bambini la storia
di Venezia. "Venezia è nata sul mare, dice. E tanto tempo fa, Venezia era una
delle città più importanti d'Italia. Le sue navi viaggiavano verso terre lontane
per scambiare le loro merci con degli oggetti preziosi da trasportare nel
viaggio di ritorno. Così Venezia diventò presto ricchissima e molto potente e i
suoi abitanti vollero vivere in palazzi meravigliosi.

Per proteggere la città dalle acque del mare,
pensarono di costruire le case, le chiese, il porto e i monumenti su palafitte,
cioè su degli enormi pali di legno piantati ad uno ad uno sul fondo della
laguna. Ed ebbero proprio ragione, perché, col passare dei secoli, Venezia con
le sue stradine, le chiese, i ponti e le piccole piazze, e le sue belle case,
Venezia con le sue gondole, i canali, i portici e le statue, con i suoi bei
balconi... Venezia fu come un sogno, come un paradiso posato sopra l'acqua. Ma
un brutto giorno il mare si mise a salire e, a poco a poco, nonostante le
palafitte, il mare crebbe in mezzo alle case. Un giorno, Venezia sarà tutta
coperta dall' acqua. Un giorno, Venezia scomparirà in fondo al mare..."

I bimbi ascoltano attenti e la maestra aggiunge: "Prendete carta e
matita, pennelli e colori... cercate di immaginare come sarà Venezia domani...
Provate a disegnare Venezia sotto il mare!" È notte. Clara, nel suo lettino
pensa al suo disegno. In primo piano ha dipinto una piccola sirena, e sullo
sfondo Venezia, distesa sotto il mare. Ad un tratto, qualcuno bussa al vetro
della finestra. È la piccola sirena, che dice a Marco: "Grazie di avermi messo
nel tuo quadro! Ma tu non l 'hai mai vista Venezia in fondo al mare... Sono
venuta a prenderti per fartela visitare!" Clara è sbalordita... dietro ai vetri
c'è il mare, si vedono alghe e pesciolini! "Mettiti questa tuta e le pinne e la
maschera subacquea, aggiunge la sirenetta, così nuoterai più
facilmente!

" Clara e la sirenetta ora nuotano nella notte. Clara accende una
pila per vedere, nel buio, le seppie, le meduse, i pesci luminosi, gli anemoni
di mare, i ricci e le alghe blu... Ad un tratto un cespuglio d'alghe si apre e
appare Venezia. Clara riconosce le meraviglie della città: il Palazzo dei Dogi,
San Marco, il Campanile.... " Non é possibile! " esclama. " Ma sì" risponde la
sirenetta " tuffiamoci più giù e ti farò vedere come é bello vivere in fondo al
mare!".

Mentre vanno, vedono pesci strani nuotare intorno a loro, e
aragoste e ciuffi d'erbe e lunghe piante ondeggianti. Poi arrivano sopra un
grande monumento bianco. "Questa è la chiesa di Santa Maria della Salute che fu
costruita tanti e tanti anni fa, in segno di ringraziamento, quando finì la
grande epidemia di peste a Venezia. Ma andiamo subito a vedere la chiesa di San
Marco. È la più bella che ci sia!" Davanti alla chiesa c'è una grande piazza,
dove tutta la gente di Venezia si ritrova, come ha sempre
fatto.

Ma adesso, incontrano anche
pesci volanti e cavallucci di mare e conchiglie sparse tra i ciuffi di alghe
nere. Come è bella San Marco! Come è bella! Cupole, arcate e portali, campanili,
torrette e capitelli! E i quattro cavalli di bronzo, stanchi di star sempre
immobili a guardare, ogni tanto corrono via per mettersi a giocare a nascondino
in mezzo alle alghe con le triglie e le meduse. E laggiù, in fondo in fondo, si
vedono dei bambini che hanno portato da mangiare ai loro amici pesciolini. "
Entriamo nella chiesa" dice la sirenetta. Dentro, ogni cosa é d'oro: le croci e
i candelabri, le lampade e i mosaici che coprono ogni muro. E perfino le alghe
brillano come l'oro e formano festoni di splendidi ricami.

Poi Clara e la sirenetta arrivano davanti al palazzo dei Dogi. Un
tempo era il palazzo dove vivevano i Dogi, gli uomini più potenti di tutta la
città. Oggi, dentro il palazzo non vive più nessuno. Le alghe son diventate le
padrone di casa, alghe rosse e coralli che ondeggiano nel buio come lingue di
fiamma. Clara accende la pila, e in un angolo scopre la piovra Polifemo, il
guardiano del palazzo, che per passare il tempo gioca a carte da sola. Ha tante
di quelle braccia, che non riesce a ricordare quali carte tiene in ogni mano,
così non può imbrogliare! "Andiamo, dice Clara. Andiamo anche noi due laggiù a
giocare al Mondo!" Ed eccola che salta insieme alla sirena, insieme ai
pesciolini, alle bambine e ai bambini! Ora i due amici arrivano in
piazza del Mercato. "Pesce! Pesce fresco! Pesce appena pescato!" Gridano i
pescatori dietro le bancarelle intorno a cui si affolla la gente a far la spesa.
"Guarda, Clara! dice la sirenetta Guarda quei bambini che
saltano la corda e giocano alle biglie e si buttano il pallone. Guarda! Un pesce
pavone!

E quel signore buffo che cerca di acchiappare qualche
pesce farfalla col retino..." Di fronte a loro, bimbi e pesciolini fan le gare
di corsa sullo scalone a chiocciola del palazzo Bovolo, che sembra un grande
cavatappi... Più in là, ecco Palazzo Dario. "Che cosa sono quei numeri
sul muro?" chiede Clara. "Segnano l'altezza raggiunta dall' acqua. risponde la
sirenetta. Da quando Venezia ha cominciato ad affondare, ogni anno hanno segnato
il limite dell'acqua. Vedi quegli operai sul tetto? Riparano le tegole. C'è
tanta gente, tecnici, ingegneri, scienziati, che continua a lavorare
ostinatamente per conservare Venezia, proprio come era. Chissà! Forse un giorno
l'acqua si ritirerà, i pesci le meduse e i polipi spariranno e Venezia tornerà a
vivere come prima!" Passando, Clara vede che nelle case tutto è come prima. I
bambini guardano a occhi spalancati la televisione, un piccolino strilla perché
gli fanno il bagno, un ragazzo si porta all'orecchio una grossa conchiglia e gli
sembra di udire il rumore del vento e i gridi dei gabbiani in volo tra le
nuvole...

Ed ecco la cattedrale dei Santi Giovanni e Paolo; proprio mentre
arrivano Clara e la sirenetta, vi si sta celebrando un matrimonio. Terminata la
cerimonia, gli sposi partono in gondola. Le piccole damigelle d'onore sorridono
a tutti e agitano fiori. Il gondoliere canta una canzone mentre i pesci ballano
intorno a loro. Tutta la gente. si affaccia alle finestre a salutare e sorride
dai portici in riva al canale. I bambini si aggrappano ai tentacoli dei polipi e
si fanno portare dietro la gondola degli sposi, mentre tutti i gamberi e i ricci
di mare, le alghe e le conchiglie si fermano a guardare. Gli sposi sono ormai
lontani.

Ora i bambini accompagnano Clara e la sirenetta in una grande sala
di tutti i colori piena di bellissimi quadri di grande valore.L'acqua del mare
sciupa i colori e allora tutti i più bravi pittori lavorano continuamente a
restaurarli, a rifare le parti che si sono rovinate. Adoperano tutti i colori
del mare: tanti azzurri, grigi e verdi, tutti i rosa dei coralli e i viola degli
anemoni, i gialli della sabbia, i rossi e gli ori. Quando i quadri sono stati
bene restaurati, li si riporta nei Musei, perché tutta la gente li possa
ammirare. Clara è proprio entusiasta. Quante meraviglie, quante cose belle! "Ma
non potete far niente per salvare Venezia?" chiede ai suoi amici che vivono
sotto il mare. "No, noi qui non possiamo far più nulla, rispondono i bambini, ma
tu, Clara, tu che abiti lassù, devi dire alla gente di venirci in aiuto, devi
dire alla gente di non aspettare. È tanto tempo che noi aspettiamo che ci
veniate a salvare!" Clara è commossa e promette che li aiuterà.

E i bambini gli regalano un bel vaso rotondo con due piccoli pesci
rossi che nuotano sul fondo. Clara e la sirenetta risalgono pian piano, i
bambini e i pesci li seguono per un pochino. Poi Clara si ritrova nella sua
cameretta. "Arrivederci, arrivederci! dice la
sirenetta. Un giorno ci ritroveremo!" Al mattino, al suo
risveglio, Clara trova sul comodino il vaso rotondo con i pesciolini e si
ricorda di Venezia in fondo al mare!

È stato un viaggio vero o solo un sogno? Clara cerca di
ricordare, ma i suoi ricordi vanno e vengono come i due pesci in fondo al
vaso... Solo una cosa ricorda bene: che ha promesso di aiutare, anche lei, tutti
quelli che cercano di salvare
Venezia.
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stupenda favola, una bimba, che con il suo sogno ci porta a ricordare, che quando si ama tutto è possibile, salvando ciò che ci sta più a cuore...............ora è una meravigliosa città..............VENEZIA
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