giovedì 2 febbraio 2012

NAPOLITANO NON SI CONTESTA...............!!!!

Vietato contestare Napolitano



Image
Mentre il fu Oscar Luigi Scalfaro, con insolita cerimonia per un ex capo dello Stato, viene inumato in forma privata, quasi a dimostrare l’esistenza da qualche parte di una coda di paglia, il presidente Napolitano si reca a Bologna per ricevere la laurea ad honorem in rapporti internazionali. Qualche maldicente potrà pensare che il mestiere sancito dalla Costituzione per i Presidenti della Repubblica Italiana è proprio e precipuamente quello di andare in giro per il mondo a rappresentare il nostro bel Paese esprimendo amicizia anche verso chi non la merita. Ma queste sono quisquilie. 
Qualcun altro dirà che Napolitano, nei suoi tours turistico-rappresentativi , non ha mai portato a casa accordi storici né contratti favolosi come, invece, c’era riuscito Berlusconi con la Russia e con Gheddafi, ma ciò non è conveniente dirlo. Il nemico ci ascolta.
In Italia non vige la censura ma c’è una tradizione di pusillanimità e di conformismo di antica origine. Mi ricorda l’episodio del Duce in Sicilia quando, rivolgendo la domanda all’allora famoso comico Angelo Musco se amasse il fascismo, questi rispose di essere come una canna di bambù che si piega sempre dalla parte opposta da dove soffia il vento in segno di non recalcitrante ma devota sottomissione.
E, allora, daglie con la meritatissima laurea ad honorem da parte di una prestigiosa Università, quella di Bologna la dotta o la rossa.
Ci consoliamo, però, pensando che anche la civilissima Svezia elargì il meritatissimo Nobel in letteratura a Dario Fo, mandandolo a far compagnia a Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale, con qualche effetto collaterale di sussulti tombaioli, ivi compresa la tomba del sig. Alfred Nobel. Che vogliamo farci, oggi i premi vanno assegnati per meriti politici di parte e non solo per meriti passati ma anche per meriti futuri vari ed eventuali, come il seggio di senatore a vita per Mario Monti.
Ma la questione non finisce qui: Napolitano è stato contestato da molti giovani, precari, capifamiglia, pensionati… proprio all’ingresso dell’Ateneo bolognese: i quali, tartassati da un “governo tecnico di Banchieri” depositavano sacchi con su scritto “ecco le nostre lauree inutili”.
Grande sacrilegio! Napolitano emette il suo anatema nell’aula magna, esprimendosi pressappoco così… “metto in guardia chi contesta le norme del governo senza capirle e, comunque, le contestazioni devono essere pacifiche e non violente, altrimenti non si prendono in considerazione”.
Sante parole, ma sono una promessa o una minaccia? Mi rimane, però, un dubbio: chi lancia un Duomo di Milano in faccia a Berlusconi spezzandogli i denti non è un violento e chi lancia uova, sì? Chi devastava le città contro la Gelmini, non meritava un analogo autorevole rimbrotto? E se i manifestanti, proprio perché le norme le capiscono ma non condividendole manifestano contro, sono degli ignoranti?
E qualcuno mi sa spiegare perché, vigente il Silvio, l’ingresso di Palazzo Chigi era sempre sguarnito di Forze dell’Ordine, anche in presenza di minacciosi contestatori, consentendo loro di entrarvi e uscirne senza ostacoli, mentre l’uscio dell’Università di Bologna era pieno di Polizia, Carabinieri, Corazzieri venuti da Roma e persino di cani dal fiuto antiesplosivi, tutti già in assetto antisommossa? Cogito, ergo sum..........in effetti non credo più a lui

                                                                Max

Nessun commento:

Posta un commento