venerdì 31 agosto 2012

PERCHE' SONO ANTIFASCISTA ?????

A 57 anni credo sia giusto chiedersi, ovviamente solo per informarsi, che cosa ha fatto il fascismo in 20 anni di assoluto regime totalitario, se lo chiedessi a mio padre Sergio, antifascista, avrei già la risposta, se lo chiedessi ad un conoscente Rino 87 anni veneziano, avanguardista-balilla-brigata nera-xMas, anche da lui avrei la sua ovvia risposta. A questo punto vorrei saperlo probabilmente da qualcuno che, sopra le parti, mi dicesse cosa ha fatto il fascismo in Italia.

                                                            

Bonifica paludi pontine, impresa d'Etiopia (in fin dei conti avevano delle colonie pure le democratiche GB e Francia...) Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, Accademici d'Italia, la riforma Gentile, Cassa malattie, Ferie pagate, Tredicesima, Colonie estive (campi DUX), la befana fascista, basta???? ha firmato almeno tre dei quattro codici base della Legge Italiana (Codice Civile, del 1942; Codice Penale del 1930, Codice di Procedura Civile del 1940). Il quarto codice (Codice di Procedura penale, del 1930, fu modificato nel 1950 e successivamente con numerose altre modifiche, sino all'attuale edizione, del 2005, per cui su quello non metto naso). Sono inoltre da citare i Codici Penali Militari di Pace e di Guerra del 41 (altri due codici quindi), anche questi parzialmente modificati (1981, 40 anni dopo la prima pubblicazione,con l'introduzione del Consiglio Superiore della Magistratura Militare, e nel 2001, 2002 e 2003 per consentine l'applicazione dei reati previsti dal codice militare di guerra anche alle Missioni di Pace come quelle in Iran e in Afganistan), ma nella sostanza ancora molto simili a quelli originali. (per inciso, la riforma del 1981 ad esempio reintrodusse il concetto di reato militarizzato, precedentemente abrogato nel 1956, e quella del 2002 reintrodusse il concetto, un pochino fascista, del Comandante Supremo). Un minimo di storia del Diritto Italiano...dimenticavo: ci sarebbero anche Istituto Nazionale (ex Fascista) Assicurazione Malattia, chiuso solo nel 1977 e trasformato nel Servizio Sanitario Nazionale, l'Istituto Nazionale (ex Fascista) di Previdenza Sociale (1933, tuttora operativo, visto che paga le pensioni), l'Istituto Nazionale (ex Fascista) di Assistenza Infortuni sul Lavoro (sempre 1933). Anche le tre basi dello Stato Sociale (Sanità, Pensione e Tutela in caso di invalidità) non sono poi da buttare via...Qualcosa di buono ha fatto, ma il tutto va inserito in un contesto. Il corporativismo fascista è stata una grossissima ipocrisia, e i pochi vantaggi i proletari li hanno pagati a caro prezzo.Ripropongo una mia risposta:Il corporativismo fascista è semplicemente un forma degenerata del capitalismo. In sè stesso è inapplicabile, in quanto la divisione in classi non si risolve semplicemente con l'armonia comune, ma con una presa del potere da parte della classe subordinata dei mezzi di produzione.Mettendo fuori legge i sindacati e importanti diritti quali quello di sciopero, gli unici che ci perdevano erano i lavoratori. Anzi, i profitti delle grandi aziende sono aumentati considerevolmente. Il fascismo è il servo dei padroni. Secondo te perchè la ricca borghesia lo aizzava e lo sosteneva contro il nemico comunista? Dietro alla maschera dello Stato corporativo, del regime fascista, i grandi capitalisti si sono arricchiti alle spalle dell'Italia. Mussolini, che prima non aveva mai avuto tanti soldi, è diventato uno dei più ricchi d'Italia.L'inizio di stampo socialista, i vari programmi di san sepolcro, l'anticapitalismo e il cosiddetto "fascismo di sinistra", si è rilevato un grandissimo specchietto per le allodole e una grossa ipocrisia. Il fascismo era solamente una forma degenerata di capitalismo.Secondo le tesi terza posizioniste l'estinzione delle classi si ha tramite l'accordo e l'armonizzazione per il bene della nazione delle classi, favorito dal potere fascista che dovrebbe fare da tutore super partes. In realtà la "carta del lavoro" dice che lo Stato corporativo considera l’iniziativa privata nel campo della produzione come lo strumento più efficace e più utile nell'interesse della nazione. E’ evidente quindi che gli interessi dello Stato e degli imprenditori coincidevano perfettamente. In quest’assioma si parla certamente di “collaborazione delle forze produttive” e di “reciprocità dei diritti e dei doveri”, in realtà la "Carta" mantiene le strutture gerarchiche e autoritarie della società, ovvero mantiene la divisione della stessa in classi, nonostante queste fossero state formalmente abolite.E’ sicuramente vero che gli imprenditori dovettero fare alcune concessioni al proletariato, ma ciò fu una necessità perché permise loro di spegnere ogni velleità rivoluzionaria a carattere sociale, relegandoli quindi nel loro eterno ruolo di dominati sottomessi ai dominatori. La base del capitalismo è l'estrazione privata di plusvalore dal lavoro salariato. A me risulta che durante il ventennio ci fosse eccome. Nemmeno in gangli secondari e lontano dal potere, come nella Cina odierna, considerando che: "A capo della Montecatini, della Fiat, dell'Ilva, della Metallurgica Italiana, della Breda, della Brown Boveri, della Edison, dell'Adriatica, delle: Snia-Viscosa, della Terni, erano i grandi pescicani: i Pìrelli, i Donegani, i Volpi, gli Agnelli, i Benni, e compagnia, ai quali si sono aggiunti i Mussolini, i Ciano e alcune decine di altri capi fascisti. Quattordici di queste società avevano avuto nel 1934, 385 milioni di dividendi. Nel 1938 questi dividendi furono più che raddoppiati e salirono a 785 milioni di lire.Quali furono i dividendi di alcune di queste società anonime nel 1942?La Montecatini ha dato ai suoi azionisti 160 milioni di lire di dividendi: l'Ilva 56 milioni ; la Fiat 55 milioni ; la Snia-Viscosa 83 milioni ; la Terni 70 milioni."E' un ipocrisia molto pericolosa, perchè sotto la copertura dorata di un presunto socialismo, si nasconde sempre la destra borghese e sfruttatrice, ben contenta se il proletariato perde importanti diritti quali lo sciopero.Un movimento che si è alleato con e veniva sostenuto da: i grandi capitalisti, la Chiesa e la piccola borghesia, poteva davvero fare interessi che andavano contro i loro?Tutto ciò non parlando del nazionalismo esasperato e della guerra. Dopo aver compreso ciò, si capisce il senso delle riforme "positive" del fascismo, che alla fine avvantaggiavano solo i padroni e gli sfruttatori. Dunque molte cose buone sono fatte, come d' altronde qualcosa di buono hanno fatto Stalin, Causescu, Pinochet, Franco.....ma di fronte alle atrocità commesse credo che bonifiche e riforme sanitarie si annullino. Mussolini...nemmeno a parlarne, mi chiedo come un essere umano possa idolatrare una persona che nel momento della disfatta tentò di fuggire all'estero travestito da tedesco.....un vero codardo qualcuno direbbe, Hitler bene o male ha avuto almeno la dignità di suicidarsi.
Sono arrivato alla conclusione, non sono fascista non sono di destra perchè non riesco veramente ad avvicinarmi alla gente borghese, alla gente ricca, al grande capitale, non sopporto chi difende il grande capitale....dunque adesso so perchè sono antifascista.
Adesso che ci stanno togliendo tutto cosa dovrei essere????? la storia in questo Paese insegna......20 di fascismo 40 di Democrazia Cristiana 20 anni di berlusconismo........dunque basta

                                                                                                                                   Max

1 commento:

  1. scrivi:-non riesco veramente ad avvicinarmi alla gente borghese, alla gente ricca, al grande capitale, non sopporto chi difende il grande capitale....dunque adesso so perchè sono antifascista-
    Io sono antifascista per questo come te, ma anche perchè nell'deologia fascista oltre a non esserci "la fraternitè"...non c'è "la libertè" nè "l'egualitè"....la mitezza di certi capoccioni ex-fascisti dei nostri tempi non è che un cappotto rivoltato: il lupo cambia il pelo ma non il vizio!

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