venerdì 6 aprile 2012

PD E SILVIO........HANNO SALVATO IL FIGLIO DI BOSSI

'Silvio e Pd bloccarono fascicolo pm su Bossi jr'

Colloquio funzionaria Lega-tesoriere. Ghedini, non e' berlusconi

Nelle carte dell'inchiesta sul tesoriere della lega Nord, Francesco Belsito, compare anche un riferimento a "Silvio" e ad "alti" esponenti del "Pd": in un'intercettazione, la funzionaria del Carroccio Nadia Dagrada sostiene che politici del Pdl e democratici, insieme, si sarebbero dati da fare per far rallentare un'indagine su Renzo Bossi. "In un'intercettazione - ha ribattuto l'avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini - emergerebbe il nome 'Silvio' come colui che avrebbe tenuto fermo, tramite la magistratura, un procedimento penale nei confronti di Renzo Bossi". Secondo il legale, l'ipotesi che quel Silvio possa essere Berlusconi "é totalmente priva di fondamento e del tutto risibile".
L'intercettazione è dell'8 febbraio. Dagrada parla con l'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito. "E' vero - dice la dirigente leghista - che continuano a dire ai magistrati di mettere sotto il fascicolo? Ma prima o poi il fascicolo esce". A quel punto "sei rovinato - continua -. Il figlio di lui (di Bossi, ndr) che ha certe frequentazioni... Altro che Cosentino". A Belsito che chiede chi sia intervenuto per non far uscire quel fascicolo, la dirigente cita il Pdl e il Pd. E poi aggiunge: "E' intervenuto più Silvio e so che ci sono di mezzo anche alti, ma alti Pd, e non è che hanno detto 'chiudi il fascicolo', hanno detto, ci sono 50 fascicoli, quello era il quinto, gli hanno detto 'inizia a farlo scivolare ventesimo'. E dopo è passato il tempo, si doveva andare a elezioni a marzo e han detto 'inizia a metterlo quarantesimo'. Ma appena arriva l'ordine di tirarlo fuori...fuori, eh, tutto: i fermi, l'utilizzo della macchina con la paletta, perché lui sulla macchina c'ha la paletta".
Un altro politico viene tirato in ballo nelle intercettazioni. Si tratta di Filippo Ascierto (Pdl). In una conversazione, l'imprenditore Stefano Bonet, indagato come Belsito sia a Milano, sia Reggio Calabria, sia a Napoli, "riferisce di averlo" come "referente per qualsiasi problema con le Forze dell'Ordine, essendo questi un ex maresciallo dei Carabinieri". Dalle carte emerge anche che l'imprenditore paga l'affitto delle sedi dell'associazione Andromeda, di cui è presidente proprio il parlamentare del Pdl.
Sono tutti dentro nessuno escluso...ormai il PD deve giocarsi  
la carta della credibilità, ma credo che ormai anche per lui le regole sono diventate d'obbligo.
Non posso votare PD non mi sento assolutamente vicino a questo partito, ormai è da cambiare questa assurda nomenclatura.


                                                              Max

1 commento:

  1. .......tutti, chiunque sia, a qualunque ceto sociale appartiene, qualsiasi lavoro svolga, non fa nessuna differenza, se sbaglia deve pagare, perchè la legge fino a prova contraria è uguale per tutti..........e questa è libertà di pensiero e di popolo, e finchè ci sarà chi crede nella forza del popolo ci sarà libertà

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