sabato 31 agosto 2013

NAPOLITANO HA SEMPRE RAGIONE!!!!!

                                                                



Riporto quello che ha scritto un giornalista sul suo blog........lo ritengo offensivo e tremendamente demenziale.......
I web populisti dovrebbero leggersi con attenzione l'articolo della Costituzione che regola queste nomine:.....il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario (non ci serviva la tua postilla conosco la Costituzione)Con rispetto parlando, un disoccupato non ha illustrato la Patria per altissimi meriti. Si può discutere o meno della necessità di avere ancora quest'istituto ottocentesco ma non si può discutere del valore meritocratico che hanno voluto dargli i Padri Costituenti. Ovvero la possibilità di conferire un altissimo riconoscimento (probabilmente il più alto della Repubblica) ai migliori Italiani viventi. Portare nelle Istituzioni le personalità più eccellenti della Nazione.
Certe considerazioni sono davvero scadenti e superficiali come coloro che le pronunciano. Vorrebbero essere solidali ma trasudano solo invidia. Persone incapaci di ammirare verso i migliori, che invece di guardarli come esempi e stimoli per migliorare, preferirebbe abbassarli al loro livello, appiattire l'intero Universo nella grigia e uniforme mediocrità in cui vivono. Persone che trovano sempre una scusa per denigrare i successi degli altri: a sentir loro nella scuola, nell'università, nel mondo del lavoro chi emerge, emerge sempre per raccomandazioni o per fortuna. Mai perché più bravo. Fa paura anche il totale disprezzo sottinteso e strisciante che emerge verso la cultura o la conoscenza.
I nuovi senatori sono davvero personalità di enorme valore che, nella loro vita, hanno portato alto il nome dell'Italia nel mondo e si sono conquistati, per indiscutibili meriti, un posto fra i grandi della loro categoria. 


Sono pienamente d'accordo sul valore di questa nomina, nessuno mette in discussione il tasso dei 4 personaggi ci mancherebbe, sciocco quello di nominare "cittadini comuni"... ma a questo punto, visto che il "lustro" all'Italia l'hanno dato prima di diventare senatori... non hanno assolutamente bisogno del "contributo" di Euro 12.000 al mese !!!!!
Va benissimo senatori a vita persone che hanno "dato" all'Italia.. ma per carità perchè retribuirli regolarmente? basta il rimborso spese quando si presentano, se si presentano, in parlamento!
Dai la Signora ha 51 anni!.. contenta in quanto donna, contenta in quanto "giovane" .. ma oggi quanto sono le aspettative di vita?... starà là fino a 80 anni! Senz'altro avrà un reddito regolare per mantenersi... mica avrà bisogno dei soldi pubblici!

Credo sia davvero sciocco prendere il post di un idiota (o anche di cento idioti) come esempio. In rete è e sarà sempre pieno di qualcuno che dice fesserie, cosa normale giacché possono accedervi e scrivervi sessanta milioni di italiani. Se è per questo Facebook ha gruppi che inneggiano al Duce o a Hitler, o che si chiamano "Camorra and love": vogliamo allora chiuderlo? Il populismo urlato e sguaiato è il lato peggiore di una medaglia che ha anche tanta profonda (e democratica!) bellezza: il poter approfondire -per chi ne ha voglia, e non ama urlare come in un bar- le notizie, il poter dire la propria aprendo un blog o commentando cosa scrivono gli altri. E oggi la politica si fa ANCHE in rete, ed è un bene, visto che la politica di oggi è soprattutto comunicazione, e i mezzi di comunicazione di massa (verticali) in Italia non sono distribuiti democraticamente, ma come monopoli od oligopoli, di editori quasi sempre impuri. Dunque la tirata contro il "web-populismo" a partire dai post di alcuni imbecilli (fossero anche mille, su trenta milioni di utenti), mi sembra fuori luogo, e un tantino in malafede. Oppure, drammaticamente ingenua.
La differenza che passa tra il mio populismo urlato e la tua intellettualità da scrivania è che io vivo ogni giorno la crisi, vivo in mezzo alla gente entro dentro i negozi parlo con la gente.........tu invece frequenterai il solito ambiente di persone “che non hanno mai fatto un cazzo” nella vita e continuerai a dire cazzate.
La democrazia sta proprio in questo......io populista del web tu intellettuale.....detto questo chiudiamo il discorso.....io ragiono con la matematica e con metodo populistico ti elenco un conto semplicissimo
senatore a vita €. 12.000 al mese
pensionato minimo €. 480 al mese
differenza €. 11520
aumento di €.200 al pensionato minimo sulla differenza del senatore a vita
576 pensionati moltiplicato 4 senatori a vita.........a 2304 pensionati avrei fatto un aumento
Vero il mio ragionamento è troppo puerile......ma almeno vedrei qualcuno sorridere



                                                                                                                                            Max

venerdì 30 agosto 2013

SIGNOR LETTA NON DIFENDA PIU' NESSUNO !!!!

Egregio Letta è indecente governare con il condannato per frode fiscale.

Enrico LettaHo letto tutta la sentenza della Corte di Cassazione inerente i diritti Mediaset dove si motiva la condanna in via definitiva per “frode fiscale” al cittadino italiano, Silvio Berlusconi, nonché senatore assenteista (Qualsiasi altro datore di lavoro avrebbe licenziato un lavoratore assente al 99,92%.) della Repubblica e qualora non l’avesse ancora letta, La invito a farlo in Parlamento a Camere riunite e con diretta televisiva.
Dopo, averne preso visione, Lei deve spiegare ai cittadini italiani se intende ancora governare insieme al partito di cui è leader incontrastato il condannato per frode fiscale, Silvio Berlusconi. Le agevolo il compito, tramite questo articolo può giungere al link della sentenza: Silvio Berlusconi: le motivazioni della sentenza di condanna inerente i diritti Mediaset. Immagini che come l’ho letta, io, la leggeranno in tutto il mondo e tutti sapranno che in Italia, il leader del partito della maggioranza di governo è un Silvio Berlusconi fu ”ideatore del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo”.
Noi chiediamo uno suo intervento immediato con la condanna pubblica di tali comportamenti fraudolenti e l’esclusione del PDL dalla maggioranza finchè i suoi appartenenti non condanneranno la frode fiscale del proprio leader e si dissoceranno dallo stesso.
Questo stato di cose è vergognoso per tutti noi e per il nostro paese.

domenica 25 agosto 2013

SCALFARI.............BASTA PER FAVORE!!!!!!

Eugenio Scalfari, anche lui un analfabeta, un accattone, una nullità, al servizio dell’NWO (banche, massoneria, bilderberg, aspen eccetera).

scalfari_Anche quell’analfabeta e accattone di Eugenio Scalfari — un individuo che ha una consumata quanto gratuita e anzi risibile postura da filosofo o da ideologo, perché non ha mai espresso altro che fiuto nel seguire la corrente e nell’arrampicarsi socialmente — armato dei soliti ‘giusti’ appoggi (banche, massoneria, bilderberg, aspen.. insomma NWO), nonché di una serie di argomenti e ‘tesi’ costituenti null’altro che la media dei luoghi comuni via via grati al sempiterno potere massonico bilderberghino (era massonissimo già il padre), cerca ora, coerentemente, di far da spalla al sempre più vacillante, squallidissimo Enrico Letta.
Lo sostiene scrivendo con la sua novantennale supponenza di sparacazzate che solo la paura e la confusione ispirano il timore che il governo anch’esso massonico bilderberghino di Letta cada, perché, secondo lui, invece no, non cadrà! 
Non cadrà — a suo dire — perché non conviene a nessuno, perché la ripresa è prossima, perché tutto sommato tutto va ormai meglio eccetera: una sceneggiata che serve a dare la sensazione, ora che Letta cadrà, che se non si sono risolti i problemi non è perché lui e i suoi mandanti non sono in grado di risolvere nulla, ma solo perché appunto lo si è fatto cadere..

A parte poi che quello che questo canuto cialtrone, questo difensore di criminali — perché i bilderberghini e i massoni, specie poi se deviati, sono dei criminali (vedi la mia denunzia a Monti) — non spiega è perché mai sarebbe una cosa buona il fatto che un delinquente bilderberghino come Letta rimanga al governo.
Forse perché fa parte dello stesso ordine morale ed economico di merda di cui fa parte lui? 
 O perché capisce che se anche Letta va in crisi in pochi mesi significa che si avvicina sempre di più il momento in cui andranno in carcere tutti per avere difeso con ogni mezzo questo regime miserabili venduti alle banche che stanno causando più morte e malessere della peggiore delle pesti?
 Come potrebbe infatti mai sfuggirgli — se fosse l’uomo intelligente che solo dei cretini più cretini di lui possono ritenere che sia — che la crisi è frutto della diminuzione della domanda, e che dietro la diminuzione della domanda c’è l’involuzione climatica, perché le genti, nel mondo, stanno reagendo così al fatto che l’80% di quello che si produce non è ricchezza e non arreca benessere perché non serve a nulla e comunque va eliminato perché altrimenti in pochissimo tempo giungeremo all’inabiltabilità del pianeta?
 E com’è possibile che questo orecchiuto ancorché barbuto asino sostenitore di criminali non capisca che in ogni caso non si può risolvere nulla se prima non si elimina il crimine del signoraggio e le inenarrabili contraddizioni che esso ha innescato nei secoli e che si possono ormai risolvere solo confiscando le quote delle banche centrali di proprietà delle banche private, istituendo sì un nuovo ordine, ma nel quale lui e quelli come i suoi padroni, quelli ai quali deve il suo ‘successo’, devono avere il ruolo di emblema di ciò che non bisogna essere?
illuminati

È infatti possibile che quello che lega Scalfari a questi criminali sia solo un fatto ‘culturale’? E cosa c’entra la cultura con il crimine? O non è invece probabile che abbia ragioni più concrete per difendere questa gentaglia con il suo silenzio?
Com’è cioè possibile che un uomo che ha così tanto le mani in pasta sia indenne da legami collusivi giuridicamente rilevanti con i criminali del bilderberg, delle dinastie Rothschild e Rockefeller, e insomma con la cupola dell’NWO? 
Dobbiamo davvero credere alle favole?

                                                                                                              Max

martedì 20 agosto 2013

LA COERENZA DI BRUNETTA.........."STUPIDO IN TUTTO"

Brunetta “Nimby”: sì al TAV, no alla discarica sotto casa sua

Ebbene sì, si tratta proprio di “quel” Brunetta, l'ex ministro della P.A. del governoBerlusconi, da sempre iscritto al partito dei sostenitori di quell'inutile, dannoso, costoso progetto del TAV, anzi, addirittura un propugnatore della "linea dura" contro i valsusini.

Ma ecco che, se qualcuno decide di costruire una discarica a Roma (proprio di fronte a casa sua), l'inossidabile Renatino scopre d'avere un animo ecologista, ammettendo d'essere affetto, anche lui, dalla cosiddetta sindrome Nimby (“non nel mio giardino”).

Pur avendo dichiarato pubblicamente d'avere un interesse personale in questavicenda, l'esponente del Pdl non si è certo fatto scrupoli, approfittando del suoruolo di parlamentare, per inviare ben sette interrogazioni ad altrettantiministri, chiedendo loro di fermare la realizzazione della discarica romana in programma sull'Ardeatina.












L'interesse personale, perBrunetta, sarebbe rappresentato proprio dalla casa dove si ètrasferito, dopo il matrimoniocon Titti Giovannone, preferendola alle altre di suaproprietà, in quel di Todi,Ravello e Venezia.

C'è chi racconta, in proposito, di una casa faraonica, con ungiardino di 1.300 metriquadrati, 14 vani ed una piscina, anche se lui dichiara trattarsi di un semplice“casale di campagna”, sito a circa un chilometro di distanza da dove è inprogramma la realizzazione della nuova discarica, proprio nell'area dove andava a giocare sua moglie, da piccola.

Pensare che di Brunetta, nonostante una pluridecennale carriera politica alle spalle, non si ricordi una, che sia una, campagna ambientalista, anzi, semmai si è distinto per non aver mai detto nulla, nemmeno di fronte ai mostri ecologiciche si andavano erigendo nella sua natale Venezia.

Lui nega d'aver taciuto, si giustifica dicendo d'essersi semplicemente occupato d'altro, anche se ora si inalbera contro quella che giudica una violenzaottusa earrogante, perpetrata da Marino e Zingaretti, rei a suo dire, di aver aspettato il mese di agosto per far approvare, con un bliz, la nuova discarica.

Ma Renato Brunetta non intende fermarsi, preso com'è da questa sua personalebattaglia ecologista, combattuta nel segno della Banana (acronimo di Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything, ovvero “Non costruire assolutamente niente in nessun posto vicino a qualunque cosa”), tanto da affermare che, non solo la discarica non deve essere realizzata vicino a casa sua, ma nemmeno da nessun altra parte.

Vuole sapere tutto, l'ex ministro pidiellino: dalle autorizzazioni, agli studisull'impatto ambientale, sulla salute pubblica e sull'inquinamento, se sono state vagliate soluzioni alternative, nonché chiarimenti su presunte opacità societarie per la proprietà del nuovo sito.

Al punto che, solo nel caso gli saranno fornite risposte a tutte le sue richieste e se, le stesse, risulteranno soddisfacenti, sarebbe anche pronto cambiare idea.

Ma guarda un po': non sono le stesse cose che chiedono da anni, senza mai aver ricevuto uno straccio di risposta dalle istituzioni, anche i comitati NO TAV? Succederà così anche a Brunetta?
Vaffanculo............vaffanculo e vaffanculo.........siete l'orrore dell'italia

                                                                                                                    Max

domenica 18 agosto 2013

STUPIDITA' ITALIANA..........ORMAI E' RECORD

Ambasciata italiana Egitto: foto tavolata twitter


Ambasciata italiana Egitto: foto tavolata twitter

Il Cairo: fuori la gente muore, nell'ambasciata italiana si banchetta



Potrebbe interessarti:http://www.today.it/rassegna/ambasciata-italiana-egitto-foto-tavola.html
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Ambasciata italiana Egitto: foto tavolata twitter
Una foto ed è caos. A far nascere la polemica il blogger Massimo Mantellini: "In una delle giornata più tristi della storia dell'Egitto all'ambasciata italiana twittano questa foto"


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Ambasciata italiana Egitto: foto tavolata twitter
Il Cairo: fuori la gente muore, nell'ambasciata italiana si banchetUna foto ed è caos. A far nascere la polemica il blogger Massimo Mantellini: "In una delle giornata più tristi della storia dell'Egitto all'ambasciata italiana twittano questa foto"
Non si può parlare di caso diplomatico, ma di poco tatto sì. Mentre fuori, per le vie del Cairo, la gente muore nell'ambasciata italiana si cena a suon di penne all'arrabbiata. Niente di male se non fosse che un diplomatico ha pensato bene di postare la foto su twitter come se fuori niente fosse.
E così, come ha denunciato il blogger Massimo Mantellini, "in una delle giornate più tristi della storia egiziana recente all'Ambasciata italiana del Cairo twittano giulivi foto di enormi porzioni di penne all’arrabbiata”.
Ecco il tweet incriminato. A voi i commenti.
Una tristezza unica vedere una cosa del genere, ma ormai la vita non ci riserva piu' di tanto, la stupidità non ha nessun confine nessun colore di pelle. 

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mercoledì 14 agosto 2013

SUPERATA QUALSIASI SOGLIA DI DECENZA !!!!!

                                                                         

In nome della stabilità del governo, ancora una volta il Paese, questa volta attraverso la sua massima istituzione, il Quirinale, risponde alla anomalia portata in politica due decenni fa dal conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, con una ennesima anomalia....accordando allo stesso Silvio Berlusconi....condannato per frode, una benevolente attenzione. Ricapitoliamo, giusto per essere certi di essere chiari in merito a una vicenda destinata a pesare sul futuro delle nostre istituzioni. Il capo del PDL e più volte Premier, politico dunque di primissimo piano, condannato dalla Cassazione risponde a questa condanna con una gazzarra di piazza di giorni e giorni, premendo sul Presidente della Repubblica per essere "salvato" dalla sentenza, in nome della rilevanza del suo status di leader. Pretesa che dovrebbe essere seccamente respinta in quanto prova in sé della distorsione introdotta in politica da questo stesso leader - prova cioè dell'idea che esistono uomini al di sopra della giustizia, nonché delle comuni regole. La pretesa tuttavia non solo non è respinta ma è premiata: in pieno agosto, periodo in cui la attività politica nel nostro paese è morta, il Presidente della Repubblica in persona risponde. Vedremo cosa dice la risposta fra un attimo. Ma un punto di vittoria per Silvio Berlusconi è già in questo atto del Quirinale: quale cittadino infatti avrebbe avuto prova di attenzione così veloce e così diretta da un Presidente se non perché considerato un caso "speciale"? Quanto speciale sia questo caso, Napolitano lo sottolinea in molti passaggi della sua nota, addirittura spingendosi a esprimere comprensione per lo stato d'animo che agita il PDL di fronte alla condanna: "In questo momento è legittimo che si manifestino riserve e dissensi rispetto alle conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione nella scia delle valutazioni già prevalse nei due precedenti gradi di giudizio; ed è comprensibile che emergano - soprattutto nell'area del PDL..turbamento e preoccupazione per la condanna a una pena detentiva di personalità che ha guidato il governo ( fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato) e che è per di più rimasto leader incontrastato di una formazione politica di innegabile importanza." Ma una condanna non è il riconoscimento di una colpa, verrebbe da dire? Perché allora è "comprensibile" il turbamento? Perché, viceversa, non chiedere ai membri di quel partito di riconoscere, in accordo con la Cassazione, la colpevolezza del proprio leader? La "comprensione" del turbamento non è forse, dunque, un modo per introdurre il dubbio sulla giustezza della condanna? Le domande suscitate dal testo di Napolitano sono molte. E non sono casuali. La prima cosa da dire sulle parole del Quirinale è infatti proprio questa: il fatto che il Presidente si sia sentito in obbligo di intervenire (a prescindere dalle motivazioni) è in sé uno straordinario riconoscimento del ruolo politico che Silvio ha in questo paese. Il maggior probabilmente finora avuto dal Cavaliere. C'è poi il merito della nota. Come tutte queste scritture, è stilata in modo da poter essere tirata da una parte e dall'altra, da poter essere letta in molti modi, da poter insomma accontentare quasi tutti. La frase più importante all'inizio è un granitico "qualsiasi sentenza è definitiva". Affermazione che onora la magistratura , accontenta gli oppositori di Silvio, ed è però scontata: poteva il Presidente della Repubblica, che è dopotutto il capo della magistratura, dire qualcosa di diverso? Ma nonostante la limpida affermazione, il Quirinale apre una porta a una modifica. Ricorda infatti di non aver ricevuto domanda di grazia, aggiungendo: "Ad ogni domanda in tal senso, tocca al Presidente della Repubblica far corrispondere un esame obbiettivo e rigoroso --- sulla base dell'istruttoria condotta dal Ministro della Giustizia --- per verificare se emergano valutazioni e sussistano condizioni che senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza passata in giudicato, possono motivare un eventuale atto di clemenza individuale che incida sull'esecuzione della pena principale.". Nessuna meraviglia che il PDL abbia considerato questo passaggio una sorta di promessa. È vero che la porta aperta da Napolitano non è proprio tale da soddisfare Silvio Berlusconi. Il Presidente così definisce l'ambito in cui si muove: "verificare se emergano valutazioni e sussistano condizioni che senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza passata in giudicato, possono motivare un eventuale atto di clemenza individuale che incida sull'esecuzione della pena principale." Un eventuale atto di clemenza riguarderebbe la pena principale, dunque la condanna al carcere, o ai domiciliari. Napolitano esclude invece qualunque intervento sulla parte più delicata per il capo politico del PDL, cioè la interdizione dai pubblici uffici. Sul tema tuttavia la battaglia si è appena aperta, e il PDL se la giocherà fino in fondo. In quali modi si vedrà. Non potrà però contare sul Quirinale. .....A che punto ci lascia tutto questo? Lo status "particolare" che Silvio Berlusconi si è costruito nella politica del paese, facendo valere nelle nostre istituzioni tutto il peso di un conflitto di interessi mai visto prima in tali proporzioni, è stato ancora una volta riconosciuto. Ancora una volta per lui c'è un trattamento che per altri non è previsto. Napolitano non appare contento di questo strappo. Ripete di averlo fatto in nome del bene del paese, per non far cadere un governo la cui tenuta è, secondo il Presidente, l'unica assicurazione per una ripresa economica. Ma la verità e' che questo stesso discorso, troppo spesso ripetuto, non è del tutto convincente. I cicli economici hanno sempre avuto molto poco a che fare con la stabilità dei governi, o, se è per questo, con la loro capacità, o correttezza o corruzione. L'Italia è la prova di tale tendenza: siamo stati al massimo del nostro sviluppo economico quando si cambiava governo ogni sei mesi. E siamo andati a picco anche quando guidati da illuminati e morigerati Premier. Scommettiamo invece che una "soluzione alle vongole" per la condanna di un leader politico è molto più dannosa per la reputazione del nostro paese della micro stabilità di un fragile governo. Penoso quello che sta succedendo in questo paese e soprattutto nell'indifferenza piu' totale di questo popolo................ormai è chiaro che la tolleranza verso politici e personaggi inqualificabili ha superato la soglia della decenza.

                                                                                       Max

martedì 13 agosto 2013

BERLUSCONI ORA DIVENTA PARTIGIANO, VERGOGNA!!!!


                                                                   

Il partigiano Berlusconi. È il serafico Lucio Malan, senatore del Pdl, a iscrivere Silvio nell’albo di una categoria mai esplorata dal leader azzurro. Almeno fino ad oggi. Una situazione irrituale per chi ha fatto della lotta anti-comunista un cavallo di battaglia per anni e anni di campagne elettorali. Ma il destino del Cavaliere val bene una strizzatina d’occhio ai nemici di una vita.
Il tema è quello che domina la scena politica da settimane: Giorgio Napolitano concederà un salvacondotto quirinalizio a Berlusconi per scongiurarne la decadenza da senatore e la privazione della libertà personale? Così risponde Malan: “"Dare per scontato che Berlusconi debba essere dichiarato decaduto non mi pare il caso, perché ci sono questioni aperte, a partire dall'indulto. E sulla grazia ci sono precedenti, come quello del deputato Francesco Moranino, che ebbe la grazia. Quello fu un atto politico a tutti gli effetti, e il reato era molto più grave della evasione fiscale".
Nulla di nuovo leggere le quattro righe riportate dalle agenzie di stampa. Ma se si approfondisce la figura di Moranino, si scopre che la difesa del leader azzurro si tinge di rosso. La storia giovanile del Moranino è brevemente riassunta dalla sua biografia sul sito dell’Anpi: “Ha organizzato, nel settembre del 1943, con il nome di battaglia di "Gemisto", le prime formazioni partigiane nel Biellese, "Gemisto" assunse il comando della 50ª Brigata Garibaldi che diresse sino a quando gli fu affidato l'incarico, prima di comandante e poi di commissario politico della XII Divisione Garibaldi "Nedo". Alla Liberazione, "Gemisto" divenne segretario della Federazione comunista biellese e valsesiana e fu quindi eletto nel 1946 deputato alla Costituente”.
Fin qui tutto bene. La storia si complica quando il deputato del Pci venne accusato di essere stato l’esecutore della “strage della missione Strassera”. Il 27 gennaio del 1955 la Camera dei deputati votò favorevolmente all’autorizzazione a procedere, e la magistratura lo condannò all’ergastolo per sette omicidi di partigiani non appartenenti alle brigate Garibaldi, passati alle armi con l’accusa di essere stati delle spie nazifasciste.
“Una montatura giudiziaria, che aveva come obiettivo la Resistenza nel suo complesso”, scrive ancora l’Anpi. Fatto sta che prima Giovanni Gronchi gli commutò la pena a 10 anni, poi Giuseppe Saragat lo graziò definitivamente. Moranino, che nel frattempo era riparato in Cecoslovacchia, poté tornare in Italia e venne rieletto, questa volta al Senato.
Un lieto fine come quello che Malan si augura per Berlusconi. Ma sarà complicato che Giorgio Napolitano possa ripercorrere le orme dei suoi due predecessori. Nonostante il precedente che il senatore azzurro sorprendentemente suggerisce al Colle.
Fonti del Quirinale spiegano che il contenuto della nota che verrà diramata “entro Ferragosto” è già maturato nella sua sostanza, dopo la riflessione degli ultimi dieci giorni. Né, probabilmente, l’orientamento sarà modificato da un eventuale incontro con Gianni Letta, fino a ieri in agenda ma che oggi non trova conferma.
Insomma, il compagno Moranino potrebbe non essere un alleato in grado di far spostare l’ago della bilancia delle considerazioni presidenziali. Chissà poi se "il comandante Gemisto" sarebbe stato contento di combattere quest’ultima battaglia.
Il Presidente della Repubblica deve fare solo una cosa, difendere il principio che la "LEGGE E' UGUALE PER TUTTI".....se per qualcuno gli ideali di vita sono soldi e "figa".... sinceramente non mi interessa.....io credo ancora in quelli che sono caduti per la democrazia e la libertà.

                                                                                        Max

lunedì 12 agosto 2013

ESSERE PARTIGIANI !!!!!


Cosa è un partigianoDurante un dibattito spesso quando si usa la parola "partigiano", ci si rende conto che involontariamente si possono generare degli equivoci. Infatti l'altra sera durante un incontro pubblico, nella mia sezione, un signore, presa la parola,non intendeva usare partigiano come sinonimo di “comunista”.
Questo uso del termine è del tutto scorretto visto che nella resistenza al fascismo fu molto significativa la componente cattolica....però bisogna ammettere che fu enorme la componente "comunista". Vediamo allora, nel tentativo di usare le parole intendendo gli stessi concetti, di condividere che cosa è un partigiano.
Un partigiano è un combattente armato che non appartiene ad un esercito regolare ma ad un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una guerra “asimmetrica”. Ma letteralmente il termine significa “di parte“, ovvero persona schierata con una delle parti in causa. Quindi un partigiano è anche chi, al di là di eventi storici precisi, ad esempio in una discussione, si proponga come una persona consapevolmente e pubblicamente schierata da una parte. In Italia, con il termine “partigiano” ci si riferisce ai protagonisti della Resistenza durante la Seconda guerra mondiale. Ciò che contraddistingue il partigiano dal soldato è anche la sua natura territoriale, legata alla difesa di un’area geografica coincidente con l’area culturale di appartenenza....I partigiani di oggi sono i ragazzi turchi di adesso.....sono i libici in rivolta contro Gheddafi....gli egiziani e tunisini del 2012....
Chiaro allora che quando sento il sindaco di Firenze a dire "facciamo come i partigiani, mettiamoci in gioco".....forse non ha capito che i partigiani hanno lottato per la libertà e rischiavano la vita.
Caro Renzi....tu per ora lotti per il potere e al massimo rischi di perdere il 45 giri dei Righeira.....basta evocare la guerra partigiana quando fa comodo....e con questi governi che abbiamo avuto in Italia dal 1945 ad oggi....credimi peccato non avere ancora per le strade gente pronta a morire per cacciare truffatori, evasori, corrotti, politici inguardabili, puttanieri, lecchini, servi e servette.
Sai gestire la democrazia in questo paese....non servono studi particolari...non è difficile....basta semplicemente coltivarsi il proprio orticello ed è fatta.
Lasciaci almeno un pezzo di storia da ricordare tranquillamente.
VIVA LA EX RESISTENZA DEL 1945 !!!!!

                                                    Max

sabato 10 agosto 2013

GOVERNO DELLE LARGHE IMPUNITA'..........


                                             


Chi pensa di avere messo la parola fine alla vita politica del caimano, ha dimenticato di che pasta è fatto il nostro governo. Il marciume che trabocca dal suo interno non ha precedenti, una combriccola di cialtroni che prosegue nella sua opera di distruzione di tutto ciò che rappresenta lo stato di diritto, al punto tale da tentare di scardinare la carta dei diritti in maniera del tutto arbitraria.

Nove procedimenti spazzati via con norme “ad personam” la dicono lunga e fanno capire che nulla è certo quando si parla di Silvio Berlusconi. D'altronde, come continuano a ripetere i suoi fedelissimi (e pensare che sono scesi in piazza a rivendicare il diritto alla democrazia), Silvio è l’artefice degli ultimi vent'anni di politica e questo è sufficiente a cancellare qualsiasi condanna passata in giudicato e guadagnarsi un salvacondotto. E la cosa che più fa inorridire, è che re Giorgio ci sta pensando e sta valutando se tra gli sporchi giochi politici nei quali ci sguazza, si possa anche includere l’ultimo atto di un processo di sottomissione del diritto alla politica che dura ormai da anni.

Il cittadino onesto e rispettoso delle leggi trova non poche difficoltà a comprendere quanto sta accadendo. Il decreto Severino - in vigore dal gennaio 2013 - all'art. 3 prevede che decade dal seggio chi riporta condanne superiore ai due anni, e allora si domanda, perché per Berlusconi questo non vale? Forse perché la legge non è uguale per tutti? Ce lo saprà sicuramente spiegare l’onorevole Santanché, o forse la spiegazione è tutta nella frase che, con orgoglio, l’onorevole (per modo di dire) Mussolini esponeva durante l’ultima manifestazione del PDL, “C’hann scassat o’ cazz…” epiteto sicuramente indirizzato a tutti i cittadini che chiedono il rispetto della Democrazia e della Costituzione.

Resta il fatto che fino a settembre dovremo restare con la curiosità e resta il fatto che il governo delle larghe intese si è trasformato nel governo delle larghe impunità.

                                                                        Max

giovedì 8 agosto 2013

RENZI E LUCIA VELTRONI....................


Non giriamoci intorno direbbe BERSANI, mica siam qui a mettere i fotovoltaici alle lucciole ? se giriamo intono al problema si fa la buca e il problema resta. MATTEO RENZI non doveva fare il sindaco di FIRENZE, citta’ storica con medaglia al valore e alla resistenza antifascista. Molti diranno che è un’altra di quelle cazzate populiste di sinistra che poi alla lunga si pagano come sempre, fino a quando non ci si libera dalla sottocultura.
SINDACO si diventa solo se si riesce, purtroppo, a mettere insieme almeno quattro poteri, banche del luogo e non, la vecchia famosa massoneria che resiste a tutte le intemperie, industriali emergenti e solidi e il consenso viscido e inciuccioso del vaticano insieme alle lobby. Certo poi bisogna recitare la parte, aggiungere ai quattro elencati, quattro battute divertenti, fare il simpaticone ed ecco a voi il sindaco RENZI governare Firenze come uno spettacolo preparato seguendo le sceneggiature dettagliatamente.
IL RENZI FONDAMENTALMENTE di sinistra non è mai stato, e questo il PD doveva comprenderlo, ma in ogni partito c’e’ la sua corrente e la destra dopo Mussolini si è riciclata ovunque. Cosi’ era inevitabile che anche MATTEO si folgori sulla via di ARCORE come LUCIAVELTRONI, dimostrando appunto che nella loro sinistra mentale qualche cosa scricchiola pericolosamente oppure è sempre mancata.
RENZI si schiera con MARCHIONNE senza mai aver visto un solo progetto di quest’ultimo e che di recente ha dichiarato di volere uscire dalla confindustria per spremere gli operai come gli pare e attraverso contratti sfrutta popolo e antisindacali. RENZI attacca gli impiegati pubblici sostenendo la tesi di BRUNETTA, colpendo la base e mai i vertici, cioe’ quelli che in realta’ mangiano anzi divorano attraverso appalti la spesa pubblica. RENZI non difende i diritti degli operai, non sostiene l’occupazione, non parla mai, ne tanto meno si schiera, in difesa di valori come la liberta’o la lotta al nazifascismo. RENZI non si oppone all’inquinamento, non vuole il servizio pubblico dei trasporti ne tanto meno dell’acqua, ne intende consultare la cittadinanza per la trasformazione del piano urbanistico oscurandone sia le manovre che gli appalti.
RENZI sempre lui, massacra le nuove generazioni del PD dopo averle strumentalizzate per la campagna della rottamazione dei vertici del partito. Non partecipa al PRIMO MAGGIO fiorentino rifiutando di fatto il contatto con la storia operaia, non si schiera mai contro l’attuale governo, neanche una battuta e non partecipa ad una sola manifestazione contro gli attuali malfattori che scatenano la crisi e mai e poi mai sostiene fino ad oggi una ipotesi culturale da presentare nella grande citta’ toscana.
RENZI E’ ORFANO della DEMOCRAZIA CRISTIANACCIA e il suo intento come quello di LUCIAVELTRONI è di veder tornare all’antico splendore la casa madre.
Dall’altra parte LUCIAVELTRONI cura i due grossi ceffoni presi dai signorotti che l’hanno sempre sostenuta… sedotta e abbandonata. Il primo alle elezioni e il secondo quando lasciata ROMA IMPERIALE nel piano regolatore sfornato dalla stessa, si vedeva scippare le mappe e gli appalti dall’inutile ALEMANNO invece di consegnare il tesoretto al suo amico fedele FRANCESCO DA RUTELLI.
ANCHE LUCIAVELTRONI sogna l’america, quella democratica MA ANCHE repubblicana e comprende che se il PD non si sposta definitivamente a DESTRA non gli verra’ mai permesso di governare quindi il suo intento è quello di trovare un altro OCCHETTO che reciti la parte del traviato parto …con tanto di lacrime e drammi.
INCONTRA IL RENZI… il cuore palpita… le ciglia sbattono… il pensiero primordiale che domina LUCIAVELTRONI, quello di far fuori D’ALEMA prende forma, anche se intende che il suo nemico numero uno è difficile da eliminare avendo una cultura del PCI anni cinquanta e quindi senza apparenti tentazioni.
LUCIVELTRONI non molla, recupera energie e scatena il suo colpo di fulmine sul povero RENZINO destraiolo che dal cuore della toscana finisce inevitabilmente in quello della veltroniana ammaliatrice. ENTRAMBI frequentano assiduamente GIANNI LETTA il portavoce dello IOR, entrambi hanno avuto rapporti strettissimi e segretIssimi con villa d’Arcore e forse si dice e si mormora… che i due si innamorino proprio all’uscita di quei cancelli.
SI AMMICCANO si cercano… e tirano giu’ il progetto …ECCO come rovinare il PD proprio in un momento storico in cui in realta’ bisognerebbe stare uniti e unire tutta la sinistra seppur moderata e vendoliana. Niente hanno un altro meschino progetto, dividere e IMPERARE… come ? semplice, LUCIAVELTRONI inviera’ alle primarie il RENZI destroide, lo candida alle stesse, anche se ci sono migliaia di difficoltà come quelle rappresentate dallo statuto del partito che LEI intende eliminare o aggirare. SE IL RENZI NON VINCE o viene ostacolato, innescare per questo motivo antidemocratico, un gran casino, e se invece riesce ad affrontare le primarie, inventare un’altra scusa dopo la sconfitta per uscire SEMPRE dal partito, dando la colpa ad altri e spostarsi al centro dove ritrovare i cari amici ( compagni proprio non si puo’ dire ) RUTELLI, CASINI, FINI, VENDOLA.
CON QUESTI SOLO CON QUESTI costruire di nuovo la grande DEMOCRAZIA CRISTIANACCIA spazzando via definitivamente qualsiasi IDEA di sinistra esistente.
PERCHE’ TUTTO QUESTO SCEMPIO ? perche’ LUCIAVELTRONI ha capito che per governare l’italia bisogna essere simpatici agli americani e ricostruendo la VECCHIA DC con due ali al suo interno, una di destra e l’altra democratica, sarebbe sempre al governo qualsiasi… qualsiasi PRINCIPE dirigge gli USA.
Il problema reale nasce se una VOCE COMPAGNA comunica alla base del PD e ad una certa sinistra ancorata al PCI che otturandosi il naso ancora li vota, quale piano i due INTENDONO ARCHITETTARE e come vogliono, ancora una volta, FARCI MORIRE DEMOCRISTIANI.
Ma quanto sono brutti questi politici del 2000, ormai si sono venduti tutti.


                                                                                Max


mercoledì 7 agosto 2013

PARTITO DISONESTO........IL CORAGGIO DI AMMETTERLO!!!!


                                               



«Seguiremo con attenzione il comportamento del Pdl - ha affermato il segretario Guglielmo Epifani -, sapendo che un atteggiamento responsabile rafforzerebbe l'opportunità di tenere distinte le vicende giudiziarie da quelle politiche e di Governo»
Io mi chiedo, quest’uomo - ex sindacalista, per cui teoricamente portatore sano di concetti come la pari dignità e i pari diritti - dove ha nascosto la propria dignità?
L’ha venduta, forse al miglior offerente, in cambio di potere?
Come si può affermare che c’è la possibilità di rafforzare l’opportunità di tenere distinte le vicende politiche da quelle giudiziarie?
Come si fa ad affermare che il PD non ha nessuna remora, non appena ritenuto Silvio Berlusconi ineleggibile (per cui fuori dal Parlamento), a continuare a governare assieme al PDL?
L’Italia merita questo?
Un governo guidato dal PD e dal PDL “stile M5S”, con un padre-padrone, in questo caso......evasore fiscale......che gestisce i giochi dall’esterno?
Un governo....che dichiara apertamente la lotta all’evasione.....ma che però...ahimè......è guidato da due coalizioni: il PDL a cui capo c’è un condannato in via definitiva per evasione fiscale fraudolenta e il PD il cui segretario si dichiara indifferente alla condanna......purché si risolva la crisi del Paese.
E la rispettabilità.....e la credibilità.....e la dignità del nostro Paese non contano?
E il rispetto per i cittadini che lavorano e pagano le tasse?
Lo buttiamo alle ortiche.......per favorire spregevoli giochi politici......volti al mantenimento del potere?
La cosa piu' odiosa è la coerenza che viene quotidianamente a mancare...
fanno proclami insensati.....dicono sempre le stesse cose e sono contraddittori in ogni occasione....
Hanno imparato bene la parte credo sia giusto continuare così, ovviamente senza il mio contributo.........io ho già fatto le mie scelte


                                                                                        Max