Brunetta “Nimby”: sì al TAV, no alla discarica sotto casa sua
Ebbene sì, si tratta proprio di “quel” Brunetta, l'ex ministro della P.A. del governoBerlusconi, da sempre iscritto al partito dei sostenitori di quell'inutile, dannoso, costoso progetto del TAV, anzi, addirittura un propugnatore della "linea dura" contro i valsusini.
Ma ecco che, se qualcuno decide di costruire una discarica a Roma (proprio di fronte a casa sua), l'inossidabile Renatino scopre d'avere un animo ecologista, ammettendo d'essere affetto, anche lui, dalla cosiddetta sindrome Nimby (“non nel mio giardino”).
Pur avendo dichiarato pubblicamente d'avere un interesse personale in questavicenda, l'esponente del Pdl non si è certo fatto scrupoli, approfittando del suoruolo di parlamentare, per inviare ben sette interrogazioni ad altrettantiministri, chiedendo loro di fermare la realizzazione della discarica romana in programma sull'Ardeatina.
C'è chi racconta, in proposito, di una casa faraonica, con ungiardino di 1.300 metriquadrati, 14 vani ed una piscina, anche se lui dichiara trattarsi di un semplice“casale di campagna”, sito a circa un chilometro di distanza da dove è inprogramma la realizzazione della nuova discarica, proprio nell'area dove andava a giocare sua moglie, da piccola.
Pensare che di Brunetta, nonostante una pluridecennale carriera politica alle spalle, non si ricordi una, che sia una, campagna ambientalista, anzi, semmai si è distinto per non aver mai detto nulla, nemmeno di fronte ai mostri ecologiciche si andavano erigendo nella sua natale Venezia.
Lui nega d'aver taciuto, si giustifica dicendo d'essersi semplicemente occupato d'altro, anche se ora si inalbera contro quella che giudica una violenza, ottusa earrogante, perpetrata da Marino e Zingaretti, rei a suo dire, di aver aspettato il mese di agosto per far approvare, con un bliz, la nuova discarica.
Ma Renato Brunetta non intende fermarsi, preso com'è da questa sua personalebattaglia ecologista, combattuta nel segno della Banana (acronimo di Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything, ovvero “Non costruire assolutamente niente in nessun posto vicino a qualunque cosa”), tanto da affermare che, non solo la discarica non deve essere realizzata vicino a casa sua, ma nemmeno da nessun altra parte.
Vuole sapere tutto, l'ex ministro pidiellino: dalle autorizzazioni, agli studisull'impatto ambientale, sulla salute pubblica e sull'inquinamento, se sono state vagliate soluzioni alternative, nonché chiarimenti su presunte opacità societarie per la proprietà del nuovo sito.
Al punto che, solo nel caso gli saranno fornite risposte a tutte le sue richieste e se, le stesse, risulteranno soddisfacenti, sarebbe anche pronto a cambiare idea.
Ma guarda un po': non sono le stesse cose che chiedono da anni, senza mai aver ricevuto uno straccio di risposta dalle istituzioni, anche i comitati NO TAV? Succederà così anche a Brunetta?
Vaffanculo............vaffanculo e vaffanculo.........siete l'orrore dell'italia
Max
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