Eugenio Scalfari, anche lui un analfabeta, un accattone, una nullità, al servizio dell’NWO (banche, massoneria, bilderberg, aspen eccetera).

Lo
sostiene scrivendo con la sua novantennale supponenza di sparacazzate
che solo la paura e la confusione ispirano il timore che il governo
anch’esso massonico bilderberghino di Letta cada, perché, secondo
lui, invece no, non cadrà!
Non
cadrà — a suo dire — perché non conviene a nessuno, perché la
ripresa è prossima, perché tutto sommato tutto va ormai meglio
eccetera: una sceneggiata che serve a dare la sensazione, ora che
Letta cadrà, che se non si sono risolti i problemi non è perché
lui e i suoi mandanti non sono in grado di risolvere nulla, ma solo
perché appunto lo si è fatto cadere..
A
parte poi che quello che questo canuto cialtrone, questo difensore di
criminali — perché i bilderberghini e i massoni, specie poi se
deviati, sono dei criminali (vedi la mia denunzia a Monti) — non
spiega è perché mai sarebbe una cosa buona il fatto che un
delinquente bilderberghino come Letta rimanga al governo.
Forse
perché fa parte dello stesso ordine morale ed economico di merda di
cui fa parte lui?
O
perché capisce che se anche Letta va in crisi in pochi mesi
significa che si avvicina sempre di più il momento in cui andranno
in carcere tutti per avere difeso con ogni mezzo questo regime
miserabili venduti alle banche che stanno causando più morte e
malessere della peggiore delle pesti?
Come
potrebbe infatti mai sfuggirgli — se fosse l’uomo intelligente
che solo dei cretini più cretini di lui possono ritenere che sia —
che la crisi è frutto della diminuzione della domanda, e che dietro
la diminuzione della domanda c’è l’involuzione climatica, perché
le genti, nel mondo, stanno reagendo così al fatto che l’80% di
quello che si produce non è ricchezza e non arreca benessere perché
non serve a nulla e comunque va eliminato perché altrimenti in
pochissimo tempo giungeremo all’inabiltabilità del pianeta?
E
com’è possibile che questo orecchiuto ancorché barbuto asino
sostenitore di criminali non capisca che in ogni caso non si può
risolvere nulla se prima non si elimina il crimine del signoraggio e
le inenarrabili contraddizioni che esso ha innescato nei secoli e che
si possono ormai risolvere solo confiscando le quote delle banche
centrali di proprietà delle banche private, istituendo sì un nuovo
ordine, ma nel quale lui e quelli come i suoi padroni, quelli ai
quali deve il suo ‘successo’, devono avere il ruolo di emblema di
ciò che non bisogna essere?
È
infatti possibile che quello che lega Scalfari a questi criminali sia
solo un fatto ‘culturale’? E cosa c’entra la cultura con il
crimine? O non è invece probabile che abbia ragioni più concrete
per difendere questa gentaglia con il suo silenzio?
Com’è
cioè possibile che un uomo che ha così tanto le mani in pasta sia
indenne da legami collusivi giuridicamente rilevanti con i criminali
del bilderberg, delle dinastie Rothschild e Rockefeller, e insomma
con la cupola dell’NWO?
Dobbiamo
davvero credere alle favole?
Max
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