La
Città è un bene la cui titolarità è dei cittadini che la vivono.
La
sfiducia nella politica e lo scollamento tra rappresentanti e
rappresentati non è conseguenza
solo
della questione morale e delle interconnessioni tra politica e
malaffare di cui le cronache
riempiono
quasi quotidianamente i giornali.
Crediamo
che il problema riguardi prima di tutto il rapporto tra le persone ed
i beni e servizi che le
circondano:
siamo convinti che non possano più essere solo le logiche del
mercato a regolare
questo
rapporto e che sia giunto il momento di ridare centralità alla
funzione che i beni e servizi (e
chi
li amministra e fornisce) devono svolgere per la cittadinanza.
La
Città è un Bene Comune che, in
quanto tale, deve essere gestito in modo da garantirne la piena
fruizione
a tutti i cittadini senza che nessuno possa essere escluso e,
soprattutto, senza che
qualcuno
possa anche solo tentare di vantare pretese esclusive o, peggio,
voglia lucrarci a spese
della
collettività.
Per
questi motivi abbiamo deciso di costruire un progetto politico capace
di guardare al futuro,
una
diversa idea della politica e delle sue forme che, ripartendo dal
Bene Città, abbandoni
l’abitudine
della «delega in bianco» per sostituirla con la buona pratica dei
beni comuni
amministrati
in favore ed in funzione dei cittadini. Solo
così l’esercizio del diritto di cittadinanza
potrà
essere pieno ed effettivo.
"Venezia
Bene Comune" è azione in grado
di mobilitare i cittadini, un terreno fertile per tutti i
gruppi,
i movimenti, i singoli, le associazioni e le aggregazioni sociali che
vogliano dare voce alle
proprie
istanze. E’ lo strumento per rafforzare il peso dei cittadini nelle
decisioni politiche e
amministrative.
E’
non rinunciare alla partecipazione al dibattito politico e non
nascondersi dietro l’impotenza
dell’astensionismo.
E’
modernità e solidarietà che riproponga la centralità del lavoro
come strumento per la
costruzione
del futuro e che abbia nell’equità e nella giustizia sociale
l’orizzonte del proprio
sviluppo.
E’
una Città accogliente, una Città che protegge i propri cittadini,
dove la bellezza possa finalmente
tornare
ad essere l’aggettivo che la caratterizza.
E’
il luogo nel quale cittadini, politici e amministratori dialogano e
prendono decisioni condivise su
tutte
le grandi trasformazioni che riguardano la vita della Comunità.
E’
ridare dignità ai cittadini ed alle loro aspirazioni, ai loro
interessi ed ai loro obiettivi.
E’
la forza delle idee e dei valori di Giustizia, Uguaglianza e Libertà
che ci ispirano e accompagnano
insieme
ai cittadini e a tutte le forze vitali della nostra comunità che
intendano ridare dignità,
protezione
e decoro perché torni a splendere la bellezza della nostra città.
RIDIAMO
DIGNITÀ,
PROTEZIONE
E BELLEZZA ALLA NOSTRA CITTÀ
La
lista "Venezia
Bene Comune" viene presentata in
appoggio a Felice Casson Sindaco ed in
contrapposizione
ai comitati di affari che anche in queste elezioni cercano di
consolidare i loro
interessi
predatori, senza alcuna attenzione per il bene comune.
La
lista è espressione di una nuova aggregazione politica che opera per
coinvolgere i cittadini
attorno
ai grandi temi della città: dal
lavoro, alla legalità, alla sicurezza, al benessere e alla salute.
E
da questa esperienza si intende proseguire valorizzando le esperienze
fatte e aprendosi alle
nuove
istanze della società: globalizzazione, società multietniche,
riflessi sul mondo del lavoro,
crisi
demografica, benessere equo e sostenibile, pace e diritti umani,
ambiente.
Nello
specifico di queste elezioni comunali la lista "Venezia
Bene Comune" intende sostenere il
sindaco
Casson in una difficile operazione di recupero dell'immagine di
Venezia, offuscata da un
uso
distorto e colpevole del bene pubblico. Operazione che rischia di
risultare vana se si verificasse
il
prevalere delle cricche affaristiche.
Alcuni
temi in particolare saranno sostenuti e portati all'attenzione del
sindaco e della giunta:
la
nuova Centralità delle politiche per l'occupazione ed il rilancio di
un progetto di Città
capace
di far ripartire l'economia ed il tessuto produttivo per rispondere
alla piaga della
precarietà
e della disoccupazione, specie per quanto riguarda i giovani, le
donne e i
lavoratori
“over50” colpiti dalle recenti riforme antipopolari in materia di
previdenza;
il
rilancio di serie e strutturate politiche per la residenza e per il
contrasto delle situazioni di
disagio
sociale, con particolare riferimento al fenomeno delle morosità
incolpevoli;
la
ristrutturazione di adeguate e universalistiche politiche di welfare
urbano capaci di
sostenere,
in un'ottica di giustizia sociale e sostenibilità economica, servizi
rivolti alle fasce
fragili
della società;
il
ruolo della terraferma come cardine della città Metropolitana;
il
rilancio della legge speciale a sostegno dell'unicità laguna-città;
la
politica di rigenerazione urbana e rigenerazione umana di Mestre e
Marghera;
la
reindustrializzazione dei siti industriali presenti nel territorio,
da Porto Marghera a
Murano,
attraverso il riavvio di una stagione di finanziamento pubblico;
una
azione di contrasto e alternativa alla monocoltura turistica con
attenzione alla
qualificazione
del lavoro e dell'impresa;
il
sostegno al progetto per Venezia Città della Pace e dei Diritti
Umani, anche con
l'affermazione
di buone pratiche nel contesto urbano;
il
miglioramento della efficienza della “macchina comunale” nel
servizio al cittadino e nella
promozione,
sviluppo e qualificazione delle attività produttive. Questo
valorizzando le
molte
competenze esistenti già oggi, ma ripensando il sistema
organizzativo e la logistica;
una
ridefinizione delle fonti di finanziamento e delle spese nel bilancio
comunale in modo
da
poter operare finalmente in condizioni di normalità, potendo così
programmare e
rispondere
alle esigenze dei cittadini.
Altre
indicazioni programmatiche si possono trovare nel programma di
coalizione che abbiamo
condiviso
e a cui abbiamo collaborato con notevole impegno.
Max
Vi auguro di avere l'opportunità di portare avanti, e a termine, tutti questi progetti che una città come Venezia si merita ampiamente. In bocca al lupo nuovamente.
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