Il Partito Democratico è, ufficiosamente, allo sbando più totale. Tra bersaniani che inseguono il cambiamento (ma solo in streaming), giovani turchi che il nome è tutto un programma, renziani belli e cool come "la gente" di centrodestra, dalemiani manovratori e veltroniani vendicativi, c’è da sperare di non vederli mai tutti insieme perché potrebbe scapparci un Fight Club di quelli epocali. Meglio spararsi fucilate su twitter, a colpi di 140 caratteri intrisi di veleno, in un tutti contro tutti che sembra un film già visto.
Se il Giovane turco Matteo Orfini, neodeputato, twitta di domenica mattina, rivolto a Dario Franceschini e al bersaniano Roberto Speranza, che «ci si confronta con tutti. Ma in maggioranza con chi l'ha distrutta non si salva l'italia», è chiaro che la giornata piddina risulterà piuttosto accesa. È toccato infatti a una franceschiniana che, per giunta viene dai Ds, come la marchigiana Francesca Puglisi, senatrice, prendere le contromisure.
«I Giovani turchi sono più interessati al controllo del partito che a risolvere i problemi urgenti dell'Italia», ha risposto sempre via Twitter, suscitando l'ironico risentimento di un altro 40enne di belle speranze, Andrea Orlando, che con Orfini e Stefano Fassina, guida quella corrente post-bersaniana: «Non è che se uno non vuole fare il governo con B. lo dice per prendere il controllo del partito», è stata la secca replica. Tono per nulla gradito dalla senatrice che c'è andata giù pesante: «Glielo dici tu agli esodati di stare altri quattro mesi senza stipendio perché noi parliamo solo con Beppe Grillo ma lui non parla con noi»?Meno ironica la controreplica: «Gli esodati sono stati prodotti da un governo di larghe intese», ha scritto Orlando, «mi pare che la via di mezzo si chiamasse governo di cambiamento!». Risposta che a Puglisi non è bastata: «Ma se Grillo non lo vuole e al senato non abbiamo i voti, con chi lo facciamo sto governo di cambiamento ?», ha chiesto perentoriamente l'altra di rimando.
E Orlando a ribadire che «il Pd ha deciso una linea, collegialmente alla direzione e io mi batto per affermarla». Intorno, su Twitter, una gruppetto di militanti, fra l'attonito e il divertito. «Ragazzi smettetela», ha twittato un signore coi capelli bianchi. Un altro ha confessato il suo sconcerto: «Dunque il Pd non sa che fare: si salvi chi può» e, un altro ancora, ha invocato il ritorno di «Palmiro Togliatti, e un po' di sano centralismo democratico», vale a dire la disciplina del Pci che riconduceva ogni dibattito a unità.
Un richiamo, quest'ultimo, che ha suggerito alla stessa Puglisi una considerazione caustica: «Sono d'accordo sul centralismo democratico», ha detto, «peccato che da dopo le primarie non si sia più riunita la segreteria». Quella segreteria dove i dissensi a Bersani potrebbero esprimersi e dove la sua disponibilità a farsi da parte, potrebbe essere anche accettata.
Mi dispiace di una cosa pero' tutto questo gran casino......che ancor oggi si crede nella figura di un Presidente della Repubblica che per il mio modesto punto di vista è stato una catostrofe unica.....ancor oggi ci sono moltissimi estimatori ma per me è e rimane la rovina di questo paese.
Peccato PD ora cercate di raccogliere i cocci.........siete FINITI!!!!!
Max
....altro che cocci ........BRICIOLE
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