Abbiamo dato molto in questi anni per la città di Venezia, ogni di noi viene dalla realtà della sinistra veneziana che non si sono riconosciuti all'interno ne di Rifondazione ne nel Partito democratico.
Abbiamo creduto nell'Italia dei Valori e in Di Pietro........ma dopo quello che si è verificato qualcosa in noi ci ha fatto riflettere.
Molti militanti non hanno votato, qualcuno per protesta avrà votato M5S altri Pd........ma qualcosa di amaro in bocca si sentiva.
Ma cosa si è verificato a livello comunale??? Assessori
consiglieri comunali e esponenti delle municipalità hanno fondano il
gruppo dei Federalisti Riformisti.
Fuga
di massa. Dopo le batoste elettorali, gli scontri interni e le
espulsioni, l'Italia dei Valori si azzera e transita in blocco nel
nuovo Movimento Federalisti Riformisti che si costituisce come gruppo
autonomo a Ca' Farsetti e si è presentato ieri in Municipio. Nel
partito dell'ex pm Antonio Di Pietro non resta praticamente più
nessuno: agli assessori Bruno Filippini e Pierfrancesco Ghetti e ai
consiglieri comunali Giacomo Guzzo (capogruppo) e Andrea Renesto,
messi alla porta nei giorni scorsi dopo che non hanno voluto
rinnovare la tessera, si aggiungono adesso anche gli eletti nelle
Municipalità. Se ne va Erminio Viero, presidente del parlamentino di
Venezia, i consiglieri di Mestre-Carpenedo Alberto Marzi e Bianca
Trotta, quello di Marghera Antonio De Dea e di Favaro Fulvio
Filippini, mentre gli altri rappresentanti degli organismi
territoriali non hanno ancora ufficializzato, ma hanno già deciso
l'addio e lo comunicheranno a breve. Peraltro, l'emorragia che segna
la fine dell'Idv a livello istituzionale si allarga oltre i confini
del Comune, visto che al nuovo soggetto politico hanno già aderito
anche Matteo Lazzaro, assessore alle Politiche giovanili a Spinea, e
Paolo Albertin, che a Quarto d'Altino è titolare dei Lavori
pubblici.
«In
questa fase critica della politica italiana, in cui cresce la
disaffezione e gli elettori non si sentono rappresentati, ci sembra
utile dar vita ad un movimento in grado d'intercettare e coinvolgere
i cittadini. Vogliamo partire dai problemi della gente e dei
territori, favorendo la partecipazione e mettendo a disposizione
luoghi e opportunità, reali e virtuali, dove far incontrare le
persone e fare politica intesa come servizio alla comunità», hanno
detto Filippini, Ghetti, Guzzo, Renesto, insieme agli altri
attivisti, nel presentare il nuovo simbolo. Il Movimento Federalisti
Riformisti si colloca nell'area di centrosinistra e assicura il pieno
appoggio al sindaco Giorgio Orsoni, a cui però lancia un messaggio:
«Chiediamo che si acceleri l'azione amministrativa su alcuni
obiettivi strategici come l'Arsenale, il nuovo Palacinema, l'accordo
sull'ex Umberto I e il completamento del tram che vanno chiusi entro
la conclusione del mandato, ma allo stesso tempo desideriamo
promuovere un contenitore di contenuti e proposte anche per il dopo
2015. Per il futuro sono già in via di costituzione tre gruppi di
lavoro sulla Città metropolitana, la questione lavoro e il rilancio
di Porto Marghera e il presidenzialismo».
Si torna a combattere.......non scappiamo certamente per colpa di qualche persona, la nomenclatura esisterà sempre all'interno di un partito o di un movimento, ma spesso ci vuole il coraggio di cambiare.....dunque si torna più convinti di prima.
Non siamo una "lista di disturbo".......crediamo in quello che facciamo.........
SI RICOMINCIA DA DOVE ABBIAMO INIZIATO !!!!!!!!
Max
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