Nella mente degli uomini cominciano le guerre, e nella mente degli uomini devono essere erette le difese della Pace. Con le pietre che ci ostacolano la strada si possono costruire cose meravigliose
lunedì 10 giugno 2013
.........PAURA DI SCHIERARSI !!!!!!!!!!
Finalmente il M5S ha scelto un portavoce meno urticante per diffondere i propri comunicati.
Fico appare sincero e motivato e quindi le sue dichiarazioni riteniamo che siano frutto di una posizione condivisa da tutti i parlamentari a nome dei quali parla, ad onta dei suggeritori genovesi dai quali, a gruppi di dieci, vanno periodicamente in pellegrinaggio.
Fico ha detto che “Il M5S non è un movimento di sinistra” ma poiché non ha aggiunto di essere di destra, né di essere di centro, dobbiamo procedere per indizi.
Hanno scelto di occupare, nelle aule parlamentari, i banchi di destra e dovremmo concludere che si tratti di un movimento di destra posto che questa scelta non è mai stata casuale nella storia dei regolamenti parlamentari delle democrazie occidentali.
Eppure questa definizione incontra la contrarietà di un terzo dei loro elettori.
Del resto ragionare con le categorie della filosofia politica e parlare di destra e sinistra è assolutamente inidoneo perché non è contemplato nei non-statuti.
Forse potrebbe essere più dirimente utilizzare, quale parametro, la Costituzione, espressione indiscussa delle forze antifasciste della Nazione.
Nella nostra Costituzione i partiti sono necessarie istituzioni all’interno del sistema democratico ma siccome sono diventati espressione della corruzione della società, secondo Fico occorre neutralizzarli, un po’ come decidere di chiudere le sale operatorie perché molti medici incorrono in errori professionali.
I partiti, come pure i movimenti, hanno bisogno di essere sostenuti e Fico esprime la posizione del suo movimento contro il finanziamento pubblico.
In molte democrazie il finanziamento pubblico viene erogato solamente in favore dei partiti d’opposizione sottoponendo a controllo i bilanci proprio per sottrarre i partiti dalle corruttele delle lobby private, come accade invece con quelle del petrolio e delle armi negli Stati Uniti.
In Italia gli scandali sui finanziamenti privati ai partiti portarono, circa quaranta anni orsono, a valutare positivamente l’ingresso del finanziamento pubblico.
Sembrò a molti una grande conquista di civiltà che avrebbe maggiormente garantito la trasparenza delle posizioni politiche adottate dai partiti.
I partiti, garantiti nella loro sopravvivenza da un sostentamento pubblico, avrebbero operato in adesione ai propri obiettivi politici e si sarebbe evitato l’inquinamento dei finanziamenti occulti.
Fico, e con lui il M5S, dà ad intendere di credere che la corruzione sia soltanto dei politici e dei partiti dei quali fanno parte, che non sia della società che li esprime, e dunque il problema si risolverà togliendo il finanziamento pubblico e lasciando ingresso, semmai, al finanziamento privato.
Poiché tuttavia i pentastellati non sono di destra e sono indifferenti al fascismo, nessuno potrà ragionevolmente esprimersi in dissenso rispetto alle loro posizioni.
Siamo certi infatti che chi oserà sostenere che il finanziamento pubblico è necessario purchè sottoposto a controllo della Corte dei Conti, come accade senza sconvolgimenti in molti Paesi, sarà sicuramente tacciato di essere a favore della casta.
Riepilogando, secondo Fico il finanziamento pubblico deve essere eliminato, e i partiti, come diceva il caro Benito, pure.
Il M5S non è di destra ma anche il partito fascista “che recupera i valori dell'intero Novecento italiano, non è di destra", parola di Benito.
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